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www.ildialogo.org "Il compromesso squallido".,di Mario Mariotti

Editoriale
"Il compromesso squallido".

di Mario Mariotti

Tutte le volte che qualche personaggio arriva al successo, attorno a lui si raduna una folla di mosconi che fa a gara per celebrarne le doti e le lodi. L'ultimo esempio è quello di Salvini, al quale i precedenti mosconi, attratti soprattutto dall'azoto, attribuiscono acume politico eccezionale ed una grande abilità nel perseguire i propri obiettivi di potere. Io la vedo un po’ diversa, e l'acume politico lo vedo della stessa qualità che attira i mosconi. Cosa era un tempo la Lega di Bossi? Un movimento regionale secessionista, che voleva separare la Padania, la zona più ricca del Paese, dal resto del Paese, che era più povero ed in certe parti anche poverissimo. Cosa è, oggi, la Lega di Salvini? Un movimento nazionale secessionista che vuole separare l'Italia dal popolo dei migranti, che vengono dai Paesi poveri e sono poveri essi stessi. La motivazione profonda è sempre la stessa: il rifiuto della solidarietà, che presenta il rischio di tradursi in condivisione. I ricchi vogliono tenere i poveri a casa loro, per non dover condividere quelli che vengono considerati diritti acquisiti, cioè il proprio livello di benessere e di consumi. Il successo di Salvini è imputabile al fenomeno delle migrazioni, che è strutturale in un mondo in cui il 20% della popolazione divora l'80% della ricchezza, lasciando il 20 al popolo degli 80. Se questo fenomeno non si fosse accentuato, la Lega sarebbe ancora a starnazzare per la Padania contro Roma ladrona; oggi il nemico viene sempre dal Sud, sempre dai poveri, ed allora il nostro popolo dalle radici cristiane teme di essere privato delle risorse necessarie per poter pagare un calciatore vari milioni di euro...
E d'altra parte la storia si ripete prima che si rincoglionissero del tutto, una volta la parte dei migranti, cioè dei poveri, la facevano i comunisti; e chi voleva tenerli bassi per non condividere, era la DC, la Democrazia di ispirazione cristiana, che usava la sua ispirazione per rifiutare quello, la condivisione, che sarebbe dovuto derivare proprio da quella ispirazione. La stessa malattia ha poi colpito anche i portatori di ispirazione comunista: man mano che cresceva il loro benessere ed il loro reddito si convertivano al mercato ed alla competizione; ed oggi, i cristiani per mammona, corrispondono i compagni per il capitalismo. Da queste mirabolanti conversioni c'è forse da meravigliarsi se esce il fenomeno Salvini? Possiamo anche stare tranquilli in rapporto al fascismo del quale viene accusato il fenomeno, che fra l'altro, si impegna ad imitarne gli slogans e la sceneggiatura. Nel fascismo non ci possiamo finire perché ci siamo già: differenze blasfeme fra i primi e gli ultimi, l'informazione con gli occhi dei ricchi, una cultura violenta, priva di etica, basata sul mercato e la competizione. Questo è il fascismo democratico made in USA, e Salvini canta la musica di Trump come se ne fosse a libro-paga, perché al presidente USA un'Europa divisa, un'Inghilterra comprata per poco, ed un'Italia che arciriconferma per l'eternità la scelta atlantica, collimano con i propri obiettivi di incancheramento planetario.
Cari fratelli dalle radici cristiane e cari compagni dalle radici marxiste, avete fatto, purtroppo, un nuovo compromesso storico, scavando la fossa alle vostre ispirazioni, alla memoria storica, alla resistenza al pensiero unico neoliberista. Non si sa bene se di là ci sarà l'inferno ad aspettarvi; per ora voi ne create le condizioni nell'al di qua, e voi stessi, se non lo siete già, finirete con l'esserne i fruitori.



Domenica 20 Ottobre,2019 Ore: 20:33
 
 
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