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www.ildialogo.org CARO MATTEO RENZI, OGGI SEI A NAPOLI, E SULL’ACQUA DELLA CAMPANIA, TI RACCONTIAMO…,di COORDINAMENTO DEI COMITATI PER LA GESTIONE PUBBLICA DELL’ACQUA

CARO MATTEO RENZI, OGGI SEI A NAPOLI, E SULL’ACQUA DELLA CAMPANIA, TI RACCONTIAMO…

di COORDINAMENTO DEI COMITATI PER LA GESTIONE PUBBLICA DELL’ACQUA

 
IL SEGRETO DI PULCINELLA: tutti sapevano (accordi, affari, ecc.) e nessuno ha parlato, tranne che per incolparsi e discolparsi a vicenda … E INTANTO IL PRESIDENTE CALDORO PIGLIA TUTTO.
E’ ormai chiaro e tutti sanno che sull’acqua della Campania ci sono molti interessi e che Caldoro sta rafforzando i privati (G.O.R.I., Acquedotti S.c.p.a. e Co). A cominciare dal Sindaco De Magistris, dal Commissario di ato2 Peppe Bruno, dal Dirigente regionale Palmieri, e da tanti finti amici del Movimento dell’acqua.
Tutti sapevano tutto ed oggi assistiamo ad uno scaricabarile
Vergognoso!
TUTTO IN BARBA ALLA VOLONTA’ POPOLARE ESPRESSA ATTRAVERSO I REFERENDUM DEL 2011.
Caldoro , con l’affidamento “provvisorio” della gestione delle fonti a soggetti terzi, anche privati, senza bando di gara, in realtà ha avviato la più grande operazione di privatizzazione del servizio idrico integrato in Campania (in Italia non c’è nulla di più definitivo del provvisorio…) - Attenzione solo le fonti non affidate, perché quelle affidate sono già in mano a Acquacampania SpA (quote maggiori a Caltagirone/Vianini, Impregilo, ecc,) e a G.O.R.I. SpA (sempre Caltagirone/Acea e Co).
La Giunta regionale campana e le facilitazioni alla G.O.R.I. SpA:
la Regione Campania, prima condona 70 mln di euro alla G.O.R.I. ( parte del debito contratto con la Regione), poi le concede una dilazione dei restanti 213 mln, la cui restituzione (parzialmente con interessi) è prevista per i prossimi 20 anni,
poi cambia i vertici della G.O.R.I. nominando presidente l’ex deputato Amedeo Laboccetta ( PDL, indagato per favoreggiamento),
ed infine il collegato alla legge di stabilità regionale approvata il 31 luglio scorso in Consiglio Regionale, in cui, attraverso un maxiemendamento, sono stati inseriti 11 commi sull’acqua, e istituita una
STRUTTURA DI MISSIONE che avrà il compito di
COORDINARE I PIANI STRATEGICI REGIONALI PER L’USO DEI FONDI REGIONALI, NAZIONALI ED EUROPEI.
Tale Struttura verrà costituita in Giunta regionale.
In più la proposta di legge regionale sul riordino del servizio idrico (Ddl 204/13) che già dava potere decisionale in massima parte alla Regione, in tal modo resterà a lungo in sospeso. A pieno vantaggio loro!
TUTTO QUESTO STA ACCADENDO VELOCEMENTE TRA LE STANZE DI CALDORO & Co., senza coinvolgere i cittadini.
Il Coordinamento Campano per la Gestione Pubblica dell’Acqua aveva chiesto più volte a Caldoro d’interloquire con lui ma, tranne le sue promesse, non ci sono stati i fatti.
I FATTI, azioni concrete e coerenti. È QUESTO CHE OGGI CHIEDIAMO.
Non incontreremo più nessuno fino a che non avremo atti concreti da chi in questi giorni (De Magistris, Bruno, Mattei, Consiglieri regionali/comunali/municipalità, partiti, sindacati, ecc) non saranno conseguenziali con quanto promesso attraverso gli organi di comunicazione in questi giorni.
Il Sindaco di Napoli , che si è espresso a favore dei Comitati dell’acqua e contro le scelte pericolose della Regione ( INNANZITUTTO per l’A.S. Abc Napoli), e al maxiemendamento Caldoro , agisca!
 Inoltre, si decida a completare l’iter della ripubblicizzazione della Az. Speciale Acqua Bene Comune Napoli con la messa in sicurezza, ossia l’ affidamento del servizio. Accorpi la gestione dell’acqua dei rubinetti e delle fognature, solo così l’AS Abc Na sarà idonea a concorrere all’affidamento, a cui anela la G.O.R.I.
Come se non bastasse la giunta De Magistis ha proposto modifiche statutarie tali da poter oggettivamente facilitare un ritorno alla gestione privatistica, con un sostanziale svuotamento di ABC attraverso la possibilità di costituzione di società partecipate (anche miste) e l’ acquisizione di partecipazioni azionarie.
Tutto questo è possibile grazie anche ad alcune disposizioni del vigente statuto comunale che vanno assolutamente cambiate (il riferimento è agli articoli 55 e 59).
Queste modifiche sono, nei fatti, come una sorta di tradimento che il Sindaco sta facendo ai referendum e non trovano riscontro nella vigente normativa (si veda l’ art. 114 del Testo Unico Enti Locali) che non
prevede tra gli “atti fondamentali” delle Aziende Speciali (organismi di diritto pubblico) la possibilità di poter costituire società di capitali e acquisire partecipazioni azionarie.
ABC non può correre il rischio di diventare una sorta di “scatola vuota”, pubblica soltanto sul piano meramente formale, mentre alcune attività ne vengono portate all’ esterno.
Ciò, sarebbe una delle modalità di applicazione della peggior prassi liberista la stessa che è stata sconfitta
dal referendum di giugno 2011 e la stessa che oggi vuole smantellare l’ intervento pubblico per svendere il patrimonio industriale e i beni comuni del Paese.
Il Presidente dell’Azienda Speciale ABC Na, Ugo Mattei, che ha dichiarato di voler agire legalmente contro la Regione, agisca!
Il Commissario Giuseppe Bruno, che ha dichiarato di aver già prodotto l’atto per l’affidamento del servizio idrico all’AS ABC Na, agisca!
I Consiglieri tutti che si stanno esprimendo contro le scelte della Regione e/o contro la proposta di modifica dello Statuto ABC, agiscano!
La CGIL che si è espressa a favore dell’acqua pubblica, e contro le scelte della Regione Campania, agisca!
I Presidenti delle Commissioni, i Gruppi Consiliari, che hanno espresso dissenso su quanto deciso in Giunta e in Consiglio Regionale, agiscano!
IL DIRIGENTE PALMIERI HA DATO PARERE CONTRO LA MESSA IN SICUREZZA DELL’A.S. ABC NA;
CI SPIEGHI IL PERCHE’, VISTO CHE NON L’HA FATTO ANCORA.
NOI AGIREMO PER IL RISPETTO DEI REFERENDUM,
E LORO?
Campania, 14 Agosto 2014
COORDINAMENTO DEI COMITATI PER LA GESTIONE PUBBLICA DELL’ACQUA beni_comuni@libero.it



Giovedì 14 Agosto,2014 Ore: 08:58
 
 
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