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www.ildialogo.org In ricordo di Lidia Menapace,di Osservatorio Interreligioso contro le violenze sulle donne (OIVD)

In ricordo di Lidia Menapace

di Osservatorio Interreligioso contro le violenze sulle donne (OIVD)

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Noi donne dell’Osservatorio Interreligioso contro le violenze sulle donne (OIVD) vogliamo dedicare a Lidia Menapace, recentemente mancata all’età di 96 anni, questo ricordo che pubblichiamo come testimonianza della riconoscente amicizia che a lei ci lega, anche per la stretta vicinanza e condivisione dei suoi ideali ed obiettivi.
La sua storia, dall’appartenenza alla FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana) alla guerra partigiana, dall’impegno politico come amministratrice pubblica e come parlamentare comunista, all’attività nella Convenzione permanente di donne contro tutte le guerre, nonché quella che i suoi scritti ci tramandano, ci richiamano oggi più che mai all’impegno in difesa delle libertà delle donne.
È stata una femminista considerando la questione del cambiamento di linguaggio discriminante come una questione fondamentale, è stata una pacifista intendendo l’azione nonviolenta come una pratica politica moderna ed efficace, una voce critica e forte anche nei confronti della chiesa cattolica da cui proveniva; è stata una credente con una spiritualità profonda che non ha mai voluto confondersi con l’osservanza rigida e antistorica dei dogmi, ma ha avuto una fede autentica che l’ha portata a prendere posizione ferma e seria nei confronti dei pronunciamenti delle gerarchie ecclesiastiche cattoliche sulle tematiche della sessualità, della famiglia, dell’interruzione di gravidanza, dell’omosessualità e delle violenze subite dalle donne.
Una riflessione per tutte, la ricordiamo quando disse al papa che chiedere scusa delle colpe della chiesa nei confronti delle donne non era sufficiente se non si ammettevano i gravi errori commessi e se a quelle dichiarazioni non seguivano fatti di una vera inversione di tendenza.
In questo senso si è sempre ritrovata in vicinanza con il movimento delle Comunità cristiane di base, a cui più volte ha partecipato, nel percorso di ricerca alternativo delle donne e dei giovani.
Nel ricordare ciò, la sentiamo vicina anche nel disvelamento di teorie che hanno discriminato da sempre le donne. La sua lettura delle ‘origini’ è illuminante: «Ormai il terreno della conoscenza è stato riconquistato: la condanna di Eva perché voleva avere accesso ai frutti dell’albero della conoscenza del bene e del male, cioè voleva diventare adulta e accedere alla responsabilità, potrebbe essere cancellata e diventare una lettura della Genesi non punitiva per lei, anzi con il riconoscimento che il cammino dell’umana civiltà incomincia perché nel mito delle origini Eva spinge Adamo fuori dal suo torpore e lo incita a fare ciò cui – a quanto pare - Dio lo aveva destinato, cioè a dare il nome a tutte le cose, tranne che ad Eva che non era una cosa»!
Così ha interpretato bene quelli che anche lei chiamava i segni dei tempi; la sua disobbedienza civile è oggi più che mai necessaria per il movimento delle donne che può riemergere, da periodi di quiescenza, proprio nei confronti dell’immaginario patriarcale imposto dalle religioni.
L’atteggiamento di denuncia che ha sempre avuto con franchezza e senza sotterfugi, per una politica integra e seria, unita ad una caratteristica della sua persona, gioviale, allegra e aperta verso l’incontro, l’ascolto e considerazione per le diversità, ci indica ancora una volta quale può essere la strada: mondare il riso, come racconta di aver fatto da bambina, «Sassi e macigni che ingombrano il cammino hanno nomi noti: guerra, militarismo, patriarcato…sono da buttare…anche le forme politiche consunte che sono nel passato, come i partiti…» in questo è lungimirante!
Una visione rivoluzionaria e anticipatrice come quella a cui si ispirava e che caratterizzò le scelte politiche e di vita di Rosa Luxemburg, donna fragile e forte nello stesso tempo, che aveva a cuore come lei l’amore per la natura, il mondo agricolo e per gli animali.
L’insegnamento di Lidia Menapace ci accompagna in questo percorso di ricerca e rinnovamento del movimento delle donne, espressione di diverse religioni, fra noi accomunate da un desiderio forte e determinato di contrasto verso le violenze sulle donne, soprattutto quelle derivanti dalla formazione di miti, simboli, dottrine delle religioni patriarcali.



Giovedì 10 Dicembre,2020 Ore: 18:08
 
 
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