- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (238) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Epidemiologia della guerra infinita. 82 conflitti tra il 1945 e il 2015 (altro che pace),di Laura Tussi

Recensione
Epidemiologia della guerra infinita. 82 conflitti tra il 1945 e il 2015 (altro che pace)

di Laura Tussi

Recensione di Laura Tussi
Epidemiologia della guerra infinita. 82 conflitti tra il 1945 e il 2015 (altro che pace)
Libro di Maurizio Marchi: realizzato con l’intento e con la volontà di abolire le guerre
19 dicembre 2019
Libro di Maurizio Marchi
Recensione di Laura Tussi
“Epidemiologia della guerra infinita” giugno 2019     
82 conflitti in tempi "di pace" tra il 1945 e il 2015 con 24 milioni di morti diretti più almeno altrettanti per carestie, epidemie, esodi forzati di massa (profughi), inquinamento di immensi territori, 600 pagine
Il libro “Epidemiologia della guerra infinita. 82 conflitti tra il 1945 e il 2015” dello scrittore Maurizio Marchi è realizzato con l’intento e con la volontà di abolire le guerre ovunque vengano innescate dall’apparato, sistema e complesso industriale, militare e fossile e di disvelare la mitologia guerrafondaia e la politica del riarmo che la NATO propugna in quanto istituzione che, come millanta il potere e come vantano in maniera infondata i poteri forti, avrebbe garantito la pace dopo la seconda guerra mondiale fino ai giorni attuali. Infatti non si trova nella stampa cartacea e in Internet un libro, come questo, che svolga una ricognizione dei conflitti armati nel mondo dal dopoguerra al periodo contemporaneo e attuale. Da un’intervista di Pax Christi, l’autore Maurizio Marchi afferma che scrivendo questo libro, che risulta costituire un’autentica ricerca dettagliata, un esaustivo compendio storiografico, ha imparato molto lui stesso e è riuscito a entrare a conoscenza di realtà spesso ignorate dai massmedia tradizionali e censurate dai mainstream ortodossi. Marchi ha potuto focalizzare e appurare che sono avvenuti ben 82 conflitti tra il 1945 e il 2015, con 24 milioni di morti diretti, cioè deceduti a causa delle armi utilizzate nelle guerre, ossia violenza diretta e altrettante persone decedute per epidemie, esodi forzati di massa, inquinamento di grandi territori, carestie: quindi l’equivalente di un genocidio e di una ecatombe equiparabili a quelli della seconda guerra mondiale 1939/1945. Ma tutte le istituzioni e i politici di governo parlano invece di settant’anni di pace. Secondo l’opinione dello scrittore Maurizio Marchi, attivista di Medicina Democratica, ampiamente condivisa da tutti noi ecopacifisti per il disarmo nucleare unilaterale e per l’abolizione degli ordigni di distruzione di massa soprattutto nucleari, la guerra costituisce la “nocività assoluta” in quanto comporta i cosiddetti effetti collaterali sulle persone come la miseria, la malnutrizione e la fame, che conducono alla morte per stenti.
Il presidente Mattarella nell’aprile 2019 in occasione del settantennale della fondazione della Nato, afferma che quest’istituzione ha garantito settant’anni di pace. Questa è un’affermazione basata su un dato falso. La Nato ha garantito una finta stabilità, un assetto sicuro, una pace surrettizia a una piccola parte dell’umanità ossia all’umanità che sta sotto l’egida della Nato, i paesi europei e la Turchia. Al contrario, ben 6 miliardi di persone sono vittime e hanno subito guerre atroci, devastanti e fatali. Le malattie più diffuse e connesse alla guerra possono essere anche semplici disagi e banali patologie. Infatti quando i bambini e anche gli adulti sono malnutriti, addirittura il freddo e i virus presenti nell’aria possono essere letali. Oltre alle morti per violenza armata, le guerre distruggono e annientano l’ecosistema, l’ambiente e la salute delle popolazioni e degli stessi militari [1]. L’analisi andrebbe estesa a tutti i militari, di qualsiasi nazionalità, coinvolti nelle guerre più recenti, in particolare in Jugoslavia, in Libia e soprattutto alle persone che hanno subito bombardamenti con questi proiettili devastanti e letali. Si riscontrerebbero centinaia di migliaia di casi di tumori e altre patologie. Inoltre, interi territori sono dichiarati inagibili per le sostanze tossiche dei bombardamenti. Lo spargimento di altre sostanze tossiche, radioattive e chimiche, come l’agente Orange in Vietnam e il CVM e gli idrocarburi emessi dopo il bombardamento della raffineria di Belgrado nel bacino del Danubio , comportano e comporteranno altre centinaia di migliaia di malformazioni e vittime. Quindi il calcolo e la stima delle vittime indirette è molto più difficile, perché quando il conflitto armato è terminato e non “fa più notizia” e si spengono i riflettori sulla popolazione civile, le sostanze tossiche, chimiche e radioattive, le carestie ed epidemie continuano a mietere vittime anche se non hanno più incidenza e rilevanza cronachistica dettata e riportata dai massmedia tradizionali. Ad esempio, le guerre in Africa hanno causato la morte di 8 milioni di bambini tra il 1995 e il 2005  di cui 3 milioni con meno di un anno di vita, secondo uno studio recente pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet, frutto della ricerca di un team guidato dal Dottor Eran Bendavid della Stanford University in California, nel settembre 2018. Estendendo prudentemente i dati dello studio a tutto il mondo (non solo all’Africa) e al periodo 1945/2015 si possono stimare 24 milioni di vittime indirette, non solo bambini, nel periodo del dopoguerra dal 1945 al 2015 in tutto il mondo.
[1] Ad esempio, sulle vittime da uranio impoverito, possiamo segnalare lo studio dell’epidemiologo Valerio Gennaro “Incidenza di tumori maligni 1996-2012 in giovani militari italiani inviati in missione all’estero. Analisi preliminare dei dati della commissione parlamentare di inchiesta su uranio impoverito e vaccini” che quantifica 3663 casi di tumore tra i militari italiani.
[2] (Cfr. "Il problema del cancro a Gaza" di Filippo Bianchetti, medico di base, Varese; Flavia Donati, psichiatra e psicoanalista, Roma; Fiorella Gazzetta, medico di base, Varese; Laura Franceschini, psichiatra, Imperia; Loretta Mussi, medico in pensione; Rosa Raucci, Direttore Pronto Soccorso di Aversa; Khaled Rawash, medico di base e criminologo, Imperia; Khader Tamimi, pediatra di base, Rho (Milano) peacelink.it).
Articoli correlati
  • Incontro con i movimenti per il futuro
    Nella ricorrenza dell'assassinio di Chico Mendes
    Azione diretta con gli attivisti di XR - Extinction Rebellion Pace e Sardine
    18 dicembre 2019 - Laura Tussi
  • PeaceLink e Unimondo - La Solidarietà non si arresta
    Beneficenza per Riace
    Mimesis Edizioni e i curatori del libro "Riace. Musica per l’Umanità" Laura Tussi e Fabrizio Cracolici donano 1110 euro alla Fondazione Riace - E' stato il vento 
    18 dicembre 2019 - Laura Tussi
  • Conferenza stampa a Roma: emergenza climatica e nucleare
    Presso il Senato della Repubblica -  Palazzo Madama
    Considerare, a partire da subito, la lotta al cambiamento climatico e la transizione a un’economia sostenibile, il Green New Deal, come la priorità del presente e dei prossimi anni, da sostenere con un grande programma di investimenti pubblici
    17 dicembre 2019 - Alfonso Navarra - Disarmisti Esigenti, Ican
  • Salute e diritti umani a Gaza: una vergogna mondiale
    Palestina- Gaza
    Provo sentimenti forti riguardo ai temi trattati in questo articolo perché ho assistito alle condizioni di vita a Gaza e ho amici a Gaza che hanno sopportato avversità e ingiustizie così a lungo senza perdere il loro calore e nemmeno la loro speranza
    10 dicembre 2019 - Richard Falk



Sabato 21 Dicembre,2019 Ore: 17:23
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Cultura

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info