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www.ildialogo.org FAVOLA CINESE DA FIUME DI STELLE. LA RANA E LA TARTARUGA DI MARE. PROFILODEGLI AUTORI.,A CURA DI CARLO CASTELLINI.

FAVOLA CINESE DA FIUME DI STELLE. LA RANA E LA TARTARUGA DI MARE. PROFILODEGLI AUTORI.

A CURA DI CARLO CASTELLINI.

CHI E' SOFIA GALLO?
E' nata a Torino dove vive e lavora. Ha insegnato per tanti anni nelle scuole medie e superiori e si è occupata a lungo di storia e di letteratura scrivendo saggi e curando libri di testo. Poi un bel giorno ha scoperto, con l'aiuto delle sue bambine (che ora sono grandi), che era divertente raccontare fiabe e storie e da allora non ha mai smesso di scrivere, di raccogliere testimonianze dai diversi paesi, di divulgare i classici della letteratura.......e ha pubblicato i suoi libri con varie case editrici. Recentemente ha fondato una società he progetta e realizza prodotti editoriali per bambini e ragazzi, attenta in modo particolare all'arte e alla “cultura del mondo”, tramite cui tiene laboratori di lettura e scrittura creativa nelle scuole; cura anche una rubrica di recensione sul sito www.filastrocche.it e......non ha mai perso la grande passione per la natura, i viaggi e le passeggiate in montagna. (A cura di Carlo Castellini).
IL TESTO DELLA FAVOLA.
Tanto tempo fa, dentro un pozzo abbandonato ai bordi di un campo viveva una rana. La rana era felice e considerava il pozzo tutto il suo mondo. Quando aveva fame mangiava gli insetti che, numerosi, popolavano le foglie dell'edera che cresceva scomposta lungo le pareti; quando voleva divertirsi si tuffava nell'acqua , che non mancava mai sul fondo del pozzo, e saltava da una pietra all'altra; quando aveva sonno dormiva su una sporgenza piatta del muro.
Il pozzo era il Mondo ideale per una rana e lei era consapevole della fortuna di poter vivere lì a suo aio, senza che niente e nessuno venisse a turbare la sua serenità. Anche quando alzava lo sguardo in alto e vedeva il cielo era piena di gioia.
“Il cielo è proprio grande come il mio pozzo”, diceva e non poteva immaginare una vita migliore della sua.
“Ch cosa mai potrei desiderare di meglio”, diceva e si riteneva molto, ma molto fortunata. Così passarono gli anni e la rana invecchiava felice.
Finchè un giorno vi fu una grande alluvione; piovve così tanto che il livello del mare si alzò e le acque ricoprirono vaste porzioni di terra. Arrivarono anche a lambire i bordi esterni del pozzo e trascinarono con sé una grande tartaruga marina.
La tartaruga, sballottata dalle acque del mare, fu subito incuriosita dal pozzo. Si affacciò con il grande testone e guardò giù per vedere che cosa ci fosse in quello strano ed enorme buco e vide la rana che saltellava contenta.
“Chi sei?”, le chiese.
“Chi sono?” Io sono una rana”, rispose la rana, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
“E tu chi sei?”
“Io sono una tartaruga di mare”, rispose la tartaruga.
“Ah,.....”disse la rana.
“E da dove vieni”?
“Come da dove vengo?” Te l'ho detto, vengo dal mare”.
“Ah,....”, disse la rana che non sapeva che cosa fosse il mare.
“Io vivo qui. Se vuoi ti posso ospitare.
“Volentieri”, rispose la tartaruga.
“Scendo”.
La tartaruga cominciò ad allungarsi per calarsi nel pozzo. Ma era grande e pesante e, come si sporgeva dal muro, la testa la trascinava giù ed ebbe paura di cadere e farsi male.
“Senti”, disse dopo vari ed inutili tentativi, “perchè non salti fuori tu e vieni a vedere la mia casa”.
“Ma qui si sta benissimo. Questo è il mo mondo!”, protestò la rana.
“Il tuo mondo è troppo piccolo per me”, dtsse la tartaruga e fece per andarsene.
“Aspetta”, urlò la rana. “Hai ragione, tu sei molto grande, vengo io”. E detto fatto con un balzo fu fuori dal pozzo.
Così la rana e la tartaruga si avviarono verso il mare che nel frattempo si era ritirato perchè le piogge erano cessate. Quando arrivarono al mare la rana sgranò gli occhi rotondi: “Ma cos'è questo? Tutta quest'acqua?”, disse stupita.
“Questo è il mare”, rispose la tartaruga. “E' la mia casa!”.
“Questa così grande è la tua casa?”
“Certo, io vivo nel mare”.
“E quello lassù cos'è?”, chiese ancora la rana alzando gli occhi in alto.
“Quello lassù è il cielo”.
“Il cielo!?” “Ma il cielo è grande come il mio pozzo!”
La rana era quasi indignata.
“Ma cosa dici? Il cielo è immenso, ancora più vasto del mare”.
“E io che credevo che il mondo fosse il mio pozzo. Invece è molto più grande e interessante. Ci sono un sacco di cose da fare e da vedere........Ti ringrazio, tartaruga!”.
“Io non ho fatto niente di speciale”, disse con modestia la tartaruga. “Oh, si', invece”. Se non fosse stato per te io sarei vissuta sempre in fondo ad un pozzo. E' stata una grande fortuna incontrarti.”.
E la rana prese a saltellare felice tra un sasso e l'altro sulla riva del mare, mentre lenta la tartaruga spariva tra i suoi flutti.
(di SOFIA GALLO, FIUME DI STELLE, 5 FAVOLE CINESI TRASCRITTE DAL RACCONTO A VIVA VOCE DI MAO WEN, a cura di Carlo Castellini).



Mercoledì 04 Settembre,2019 Ore: 22:38
 
 
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