- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (287) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org LA SICILIA MAFIOSA PUNTA AVANZATA DEL CAPITALISMO MONDIALE ?,di Augusto Cavadi

LA SICILIA MAFIOSA PUNTA AVANZATA DEL CAPITALISMO MONDIALE ?

di Augusto Cavadi

Riprendiamo questo articolo, su segnalazione dell'autore che ringraziamo, dal suo blog Augustocavadi.com
“Il Gattopardo”
Novembre 2018
I SICILIANI SPIEGATI AI TURISTI (24)
LA SICILIA MAFIOSA PUNTA AVANZATA DEL CAPITALISMO MONDIALE?
  In un libro di Ines Testori, docente di psicologia sociale all’Università di Padova, ho trovato una tesi che dà da riflettere: la Sicilia non è una delle regioni più arretrate dell’Occidente, bensì una sorta di avanguardia in cui si è già realizzato il destino del mondo capitalistico. La ragione? In essa sarebbe emerso, e si sarebbe radicato, il “nichilismo mafioso” che riduce le persone (specialmente le persone di sesso femminile) a “cose”, a oggetti da utilizzare e – quando ormai inservibili – da gettar via. Questo modo di concepire la vita, e di trattare gli altri, lungi dall’essere residuo di un passato atavico, risulta tremendamente attuale: tutto il mondo globalizzato, industrializzato, super-tecnologicamente avanzato tende, infatti, a condividerlo (in misura sostanzialmente identica, anche se in forme più sfumate, più soft).
  L’autrice de La frattura originaria. Psicologia della mafia tra nichilismo e omnicrazia non si limita alla diagnosi e propone una complessa e articolata terapia (che in queste poche righe non posso neppure sfiorare). Mi soffermo dunque solo sulla diagnosi: che pensarne?
  Da una parte direi che aiuta il turista, e più in generale lo straniero, a non supporre che la Sicilia, in quanto ancora infestata da organizzazioni criminali, sia una giungla selvaggia con una popolazione bloccata – mentalmente e nei costumi – a qualche secolo fa. La perversa genialità dei mafiosi si rivela appunto nel saper intrecciare la fedeltà alla tradizione con l’adattamento alle novità. Tecnica e capitalismo non solo non hanno sradicato la mafia, ma l’hanno resa più forte e più insidiosa. 
  D’altra parte, però, confesso di avvertire delle resistenze ad accettare un’interpretazione della mafia che le conferisce un rilievo eccessivo: una rilevanza che essa non merita. Una cosa, infatti, è sostenere che mafia e capitalismo mirano agli stessi traguardi (il profitto e il potere) e un’altra cosa è sostenere che la mafia sia la quintessenza del capitalismo, la sua forma adulta e per così dire ‘perfetta’. Che cosa li differenzia, nonostante le somiglianze? I mezzi. La mafia mira al denaro e al dominio ricorrendo alla violenza fisica come metodo, come strumento privilegiato (anche se non unico: cerca il consenso con la corruzione e altre forme di seduzione); un metodo, uno strumento, che al capitalismo viene precluso dalle normative statali. Certo la violenza non è solo lupara e bombe, ma mentre un capitalismo “dal volto umano”, “ben temperato” da un potere politico democratico e da una maturazione etica generale, è – almeno in linea teorica – ipotizzabile, la mafia è costitutivamente inemendabile. Sino a che sarà mafia, sarà disumana e incorreggibile. Siciliani e non-siciliani potranno estirparla solo a patto di rivedere l’idea sbagliata che si tratti di un relitto ottocentesco e di capire la sua diabolica abilità nel manovrare i computer e nel trasferire, con un click, i capitali sporchi da una banca all’altra.
     Augusto Cavadi
  www.augustocavadi.com



Venerdì 14 Dicembre,2018 Ore: 19:41
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Cultura

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info