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www.ildialogo.org CON I PIEDI NEL FANGO, DI GIANRICO CAROFIGLIO, INTRODUZIONE DI JACOPO ROSATELLI, EDITORE GRUPPO ABELE,A CURA DI CARLO CASTELLINI.

CON I PIEDI NEL FANGO, DI GIANRICO CAROFIGLIO, INTRODUZIONE DI JACOPO ROSATELLI, EDITORE GRUPPO ABELE

A CURA DI CARLO CASTELLINI.

CHI E' GIANRICO CAROFIGLIO?
Ha lavorato a lungo come magistrato ed è stato senatore della Repubblica. I suoi racconti, romanzi, saggi, sono tradotti in tutto il mondo. E' apparso più di una volta nello studio di Corrado Augias, per la rubrica giornaliera QUANTE STORIE, come gradito ospite. E' pacato nei toni, di aspetto modesto e rispettoso, ricco di idee e riflessioni, comprensibile nelle sue esposizioni, condivisibile nelle sue opinioni personali.
Come personalità politica e culturale, ha parecchio da condividere con il bresciano MINO MARTINAZZOLI, che di recente gli amici hanno fatto conoscere al grande pubblico con l'edizione della sua piccola autobiografia dal titolo NON OSTANTE TUTTO, a cura di Tino Bino che ne ha curato l'intelligente introduzione.
In comune hanno anche una approfondita conoscenza della legge e della Costituzione, e l'amore delle buone letture, ma anche la pacatezza dei toni e una riflessione critica sulle politiche di ieri e di oggi, e dei suoi protagonisti. E non è cosa da poco.(Carlo Castellini)
CHI E' JACOPO ROSATELLI?
Dottore di ricerca in studi politici, insegna nelle scuole superiori; collabora con il Manifesto, l'indice dei libri del mese, Aspenia on-line. Ha curato l'introduzione di questo libretto, che è la continuazione ideale dell'altro opuscoletto dal titolo CON PAROLE PRECISE. BREVIARIO DI SCRITURA CIVILE del 2015.
“.......Se ti capita di avere fatto il magistrato e il parlamentare, e di scrivere libri, ti capita anche , piuttosto spesso, di sentirti chiedere che cosa abbiano in comune (se hanno in comune qualcosa) questi tre lavori”.
“La risposta è che queste tre attività così diverse tra loro hanno tutte e tre a che fare con le parole e la verità. Meglio: con il potere delle parole e il dovere di usarle responsabilmente per dire, in forme e contesti diversi, la verità”.
Così scrive GIANRICO CAROFIGLIO nel suo CON PAROLE PRECISE. BREVIARIO DI SCRITTURA CIVILE, pubblicato nel settembre 2015. Il libro che avete tra le mani ne è un'ideale prosecuzione. Una prosecuzione nel tema- qui in particolare si concentra sul rapporto tra VERITA' E POLITICA – e nello spirito: offrite qualcosa di utile al miglioramento della qualità del nostro dibattito pubblico. Contro l'irrilevanza delle parole, all'insegna del nesso necessario tra linguaggio ed etica.
“La parola è un impegno verso qualcuno”, ha scritto VITTORIO FOA. Questo testo vorrebbe aiutare a ragionare sulla complessità della relazione – difficile, da sempre -tra politica e verità. Per farlo occorre essere disposti a mettere in discussione alcune semplificazioni in voga.
La prima è quella che vuole LA SOCIETA' CIVILE “buona” contrapposta a una politica “cattiva”. Da una parte ci sarebbe un popolo sempre sincero e giusto, dall'altra una casta bugiarda e truffaldina. E' una semplificazione che si specchia in quella
contraria: la gente ignorante e diseducata contro classi dirigenti sapienti e responsabili. Da una parte una massa da tenere a bada (altrimenti vota per la Brexit e sceglie Trump), dall'altra un'élite di esperti ai quali affidare “chiavi in mano” il governo delle cose.
Nella politica nulla è o bianco o nero, nessuno ha tuttele ragioni o tutti i torti, nessuno è mai totalmente colpevole o totalmente innocente. Già Aristotile diceva che la politica non è una scienza esatta ma un insieme “di cose che sono per lo più”, dove i confini sfumano e le certezze non sono mai granitiche.
Se questo è vero, bisogna allora arrendersi alla complessità, al garbuglio di questioni troppo difficili? No. Il rifiuto delle semplificazioni di chi dice “è assolutamente così”, porta con sé lo sforzo di saper distinguere, provare a definire, tentare di sciogliere i nodi. Per poi, liberamente, e consapevolmente schierarsi.
In queste conversazioni abbiamo cercato di attenerci sempre a questa regola: da un lato far vedere che nell'universo della politica nulla ammette letture banalizzanti, dall'altro dimostrare che tutto può essere adeguatamente capito (non giustificato!) se ci si sforza di “parlare con precisione”.
Nel discutere, confesso che ci siamo anche divertiti. Un'altra regola che abbiamo applicato – non meno importante -è quella che suggerisce che per prendere sul serio le cose di cui si parla serve prendere un po' meno sul serio sé stessi.
Realizzando questo piccolo volume, in cui si guarda al mondo da sinistra, la speranza è di offrire spunti di riflessione e stimoli per ulteriori letture, e per ogni forma di impegno, a chiunque senta di avere a cuore la DEMOCRAZIA. Comunque la si pensi sui temi che dividono gli schieramenti politici, qualunque sia, (se esiste) il partito che si sente più vicino, o meno lontano.
Un'ultima avvertenza a scanso di equivoci. Non si tratta di un dialogo filosofico, in cui trovare una teoria della verità nella politica. E nemmeno un'intervista in cui leggere giudizi e commenti sulla stretta attualità – queste pagine- è bene sottolinearlo, vanno in stampa prima delle lezioni di marzo.
Tra l'eternità dei cicli della speculazione intellettuale e il vuoto “qui e ora” delle polemiche quotidiane, c'è una vasta terra di mezzo. Quella dove si sta con I PIEDI NEL FANGO, provando caparbiamente, tra difficoltà e contraddizioni, con pazienza e sguardo lungo, a cambiare realmente le cose, a riflettere e agire,
come insegnava DON MILANI, PER “SORTIRE INSIEME”, dai problemi. In quello spazio trova posto questo libro. (Gennaio 2018, JACOPO ROSATELLI, a cura di Carlo Castellini).



Martedì 30 Ottobre,2018 Ore: 16:58
 
 
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