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www.ildialogo.org IL PROCESSO PER ADULTERIO, TRATTO DAL LIBRO DELLE MEMORIE DI FRANCO MASOLI,a cura di Carlo Castellini

IL PROCESSO PER ADULTERIO, TRATTO DAL LIBRO DELLE MEMORIE DI FRANCO MASOLI

a cura di Carlo Castellini

L'amico FRANCO MASOLI, mi scrive dalla Spagna e mi confida di avere tratto dal suo LIBRO DELLE MEMORIE, un episodio realmente accaduto nell'Africa del Mozambico non tanti anni fa. All'episodio che presto vi descriverà ha dato il nome di IL PROCESSO PER ADULTERIO.
Tale scelta di FRANCO MASOLI è stata sollecitata dalla lettura della pubblicazione sul nostro DIALOGO DEL CONTRIBUTO di ILEANA MONTINI in data 17 luglio scorso dal titolo LA VIOLENZA NEI LEGAMI D'AMORE, CONSULTORIO FAMILIARE ONLUS DI BRESCIA.
Questo racconto di vita vissuta, testimoniato nella realtà umana, sociale e tribale nell'Africa del Mozambico, presenti Franco Masoli e Claudio Crimi, quali testimoni, mediatori e facilitatori, ci dicono quanto ancora l'ignoranza, la legge tribale e quant'altro, sia ancora moventi che spingono l'uomo a controllare il corpo e l'acquisto della donna come merce e come oggetto, senza nessun rispetto dei sentimenti amorosi degli altri. Proprio ciò che aveva scritto Ileana Montini, psicoterapeuta. Dal raccontano però l'attenta presenza e mediazione dei nostri due amici, si conclude con l'amarezza della non riuscita. (Carlo Castellini).

Il processo per adulterio
È un avvenimento incredibile per la nostra mentalità europea, ma è totalmente vero.
-Domani andiamo al villaggio di Manuela – mi dice Claudio – a trovare sua sorella sposata e perché è da tanto tempo che non celebriamo la messa là.
Manuela è un nome fittizio perché non mi ricordo il suo nome esatto. È alunna dell’internato femminile condotto dalle suore. Ha una storia abbastanza comune in Mozambico. Quando è nata, 15/16 anni prima, è stata promessa sposa ad un neonato della capanna vicina. Lei non vede il suo futuro a lato di quel ragazzo che non le piace per niente. Sente ripulsa ad un matrimonio deciso da altri, quando lei non capiva niente. Piange quando parla di questo schiavismo che inciderà su tutta la sua vita e convince P. Claudio ad aiutarla.
Claudio fa incontrare le parti e, con l’aiuto della sorella e del cognato, riesce a convincere, dopo un arrangiamento economico, i parenti del ragazzo. Finale della storia? Sì, esattamente quella che P. Claudio non vuole: la ragazza diventerà la seconda moglie del cognato, dimostrando che il suo aiuto era interessato.
Ritornando alla nostra storia. Arriviamo al mattino presto, portiamo Manuela da sua sorella e noi ci dirigiamo verso la cappella. Strade deserte, nessun passante. Arriviamo alla chiesetta e il deserto si ripete: nessuno! Capanne vuote, nessun movimento. Non troviamo nessuno a cui chiedere qualche informazione. Camminiamo intorno a tutto il villaggio e finalmente vediamo, sotto alcuni alberi, un cerchio di persone sedute per terra e in mezzo una mucca brucando tranquillamente i pochi fili d’erba risparmiati dalla siccità ed 202
indifferente alle chiacchere del cerchio umano. La discussione sembra animata
Ci sediamo con loro e chiediamo al vicino:
-Che è successo?
-Quell’uomo in piedi, col bastone in mano, è stato trovato in delitto flagrante mentre si relazionava con una donna sposata, quella là con la testa bassa. Il marito è quello lì vicino a voi e vuole essere risarcito. L’altro vicino a lui è il giudice. Questo è un giudizio popolare, secondo le nostre tradizioni e il permesso dell’autorità politica del villaggio.
-Da quanto tempo state qui? –chiedo al mio vicino. –
-Sono già due ore.
-Quando finirà?
-Uhhhh, chi lo sa!
Parla il giudice:
-Tu riconosci di essere stato con questa donna che non ti appartiene? Hai avuto una relazione sessuale con lei?
-Sì e le voglio bene.
-Allora ti riconosci colpevole?
-Sì.
-Lo sai che la colpa si paga, non con la prigione che qui non c’è, ma con mucche o beni corrispondenti, conforme alle nostre usanze? Lo sai?
-Lo so e per questo ho portato questa vacca.
-Secondo te – chiede al coniuge tradito – è sufficiente la multa proposta da questo signore che ha tradito la tua fiducia e si è messo con tua moglie?
-Io non voglio nessun animale, ho bisogno di soldi.
-Che cifra proponi?
-3.500 escudos mozambicani e non accetto altro. Questa bestia non vale più di 2000.
-Io - interviene l’accusato - non possiedo denaro e l’unica cosa che ho è questo animale.
La discussione continua per tempo e tempo e non si raggiunge un accordo. Qualcuno va a casa mangiare qualcosa e torna. Il tempo non esiste.
Finalmente interviene un uomo e dice:
-Per finire con questa causa, propongo di comprare la mucca per 3.500 escudos e così la finiamo. Se vi va bene, vado a prendere i soldi.
-Penso – dice il giudice - che risolverebbe il problema.
-A me va bene dice il traditore – ma se io pago, voglio tenermi la donna che questa notte ha consumato un amplesso con me. Secondo la nostra tradizione, una volta contrattata la donna, resta con chi ha pagato.
-Non creare confusione! – interviene cupo il tradito. 203
-No, caro il mio signore – grida il giudice - tu hai pagato una multa per un delitto commesso, non per una donna da sposare.
Il sole sta declinando e sparge i suoi raggi giallo-rossi, sempre più deboli, tra le foglie degli alberi e davanti alla mucca che continua a brucare del tutto indifferente ai problemi umani.
-Senti - mi sussurra Claudio - ne ho abbastanza, meglio andare. Qui ci possono passare tutta la notte per arrivare ad una conclusione.
Ce ne andiamo ed arriviamo a casa con la delusione di un romanzo abbandonato prima di arrivare all’ultima pagina.
Ricordi



Venerdì 27 Luglio,2018 Ore: 17:21
 
 
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