- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (170) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org In quale mondo stiamo per entrare ? (Johan Galtung),di Giuseppe Bruzzone

In quale mondo stiamo per entrare ? (Johan Galtung)

di Giuseppe Bruzzone

"Da un mondo di stati-nazione verso un mondo di regioni -civiltà, forse un decimo, su per giù ". Questo è il giudizio di Galtung desunto da un articolo riportato dal Centro Studi Sereno Regis. Cambiamento, la cui forza propulsiva, deriverebbe dalla tecnologia non dei mezzi di produzione , ma dei trasporti e comunicazione. "Dal cavallo e i velieri, ai voli aerei e ai missili, dai segnali di fumo, alla velocità della Luce"
Personalmente mi sto chiedendo se è sufficiente, per la realtà che stiamo vivendo, per il Clima, che riguarda tutti i Paesi, per un virus che ha colpito e sta colpendo la stragrande maggioranza di questi e per la Pace, intesa almeno come assenza di guerra, per lo meno nucleare. Vale a dire se è proprio impossibile sentirsi figli della Terra e della Natura, quindi eguali "essere umani"e dopo "figli dello Stato" o della "Regione-Civiltà" senza nessuna abiura di niente, perché questa è stata la nostra Storia fino ad oggi, bella o brutta che sia stata, e dobbiamo sentirla propria ? Ma un conflitto che potrebbe presentarsi in questi tempi, perfino per errore( non ci sono missili nucleari già armati in sottomarini e in qualche parte terrestre - non potrebbe esserci qualche errore di comunicazione o assenza di questa per qualsiasi ragione, cose già avvenute nella realtà- a farla scoppiare in una situazione di tensione fra le parti interessate ? E noi cittadini dello Stato o della Regione- Civiltà, magari non interessati al conflitto, sappiamo che saremmo coinvolti comunque? La accettiamo come "normalità" ? Vogliamo andare fino in fondo e domandarci se lo Stato siamo noi o altri ? Chi gli ha dato la propria violenza, nel tempo, perché potesse essere impiegata direttamente, o alienata per costruire nuove armi , fino ad arrivare all' oggi ? E la nostra vita non è " oggi" ? Ecco la ragione per cui dovremmo assumerci la responsabilità di essere Uomo o Donna- Stato nel modo più autentico guidando la nostra vita insieme agli altri per scelte che vogliano dire Vita, socialità, lavoro senza sfruttamento,rispetto dell' ambiente in tutti i sensi, istruzione, prevenzione e salute per tutti. Cambiamento epocale ad una situazione altrettanto epocale.
Giuseppe Bruzzone
Milano 19 settembre 2020



Lunedì 21 Settembre,2020 Ore: 17:29
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Cultura

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info