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www.ildialogo.org I RISCHI E LE SFIDE DELLA SOCIETA' DIGITALE, CHE SI STA AFFERMANDO CON PROFONDA INCIDENZA SU COMPORTAMENTI INDIVIDUALI E COLLETTIVI, DI GIANNINO PIANA, (ROCCA),A CURA DI CARLO CASTELLINI

I RISCHI E LE SFIDE DELLA SOCIETA' DIGITALE, CHE SI STA AFFERMANDO CON PROFONDA INCIDENZA SU COMPORTAMENTI INDIVIDUALI E COLLETTIVI, DI GIANNINO PIANA, (ROCCA)

A CURA DI CARLO CASTELLINI

Il digitale ha raggiunto anche nel nostro Paese livelli di diffusione elevatissimi, con un avanzamento costante e un coinvolgimento sempre maggiore di persone di età diverse e appartenenti alle diverse categorie sociali. Per limitare il riscontro ad un solo esempio INSTAGRAM, che è il SOCIAL più in voga del momento attuale ha raggiunto lo scorso anno in Italia 19 MILIONI di utenti attivi ogni mese contro i 14 MILIONI dell'anno precedente; una crescita del 36% superiore a quella del 27% registrata un anno prima.
Secondo le stime dell'OSSERVATORIO NAZIONALE sull'andamento dei social è possibile ipotizzare un utilizzo giornaliero di almeno 11 MILIONI di Italiani. Crescite inferiori ma non lontane si sono verificate (e si verificano) a proposito di altri social, lasciando intravedere quanto la SOCIETA' DIGITALE sia ormai diventata la società tout court, con una inevitabile (profonda) incidenza sui comportamenti individuali e collettivi.
Il che implica una cambiamento di MENTALITA' E COSTUME di vaste proporzioni, un vero e proprio nuovo modo di essere-al-mondo con lo sconvolgimento delle tradizionali modalità di vivere il rapporto con gli altri, con le cose, con il tempo.
ALCUNI PROCESSI DEGENERATIVI.
Molte e di diversa natura sono le riflessioni critiche sollevate in questi ultimi anni da filosofi, antropologi e psicologi. L'obiezione più rilevante che viene da più parti avanzata, è quella di andare soggetti a una sorta di OMOLOGAZIONE, che si traduce sul piano personale nell'attenuazione (fino alla sparizione) del senso critico e della capacità creativa, in un adeguamento passivo alle logiche dominanti, con la conseguente espropriazione della propria IDENTITA' INDIVIDUALE. Come rileva giustamente BERNARD STIEGLER la “eliminazione di quanto non è calcolabile e la marginalizzazione di ciò che è singolare” conducono inevitabilmente ad essere teleguidati sulla base di criteri di mercato”, dando vita a quell' ”uomo senza qualità” di cui parla MUSIL.
Le ragioni di questo processo vanno ricercate su più fronti, ma hanno tutte uno stretto legame con le dinamiche proprie dei nuovi strumenti. L'uso continuato del DISLAY impedisce infatti, da un lato, la concentrazione, e allenta, dall'altro, le emozioni, soprattutto per l'assenza del corpo, favorendo di conseguenza l'inaridimento interiore e persino la dissociazione personale.
L'ILLUSIONE è di vivere una vita iperconnessa, ma in realtà il mondo che si conosce è soltanto quello rappresentato dai MEDIA – ciò che non passa attraverso la loro mediazione è considerato quasi nulla -, e si tratta di un mondo frantumato e diviso, di una vita “a una dimensione”, che genera solitudine e sviluppa una tendenza alla “polarizzazione culturale” a credere e a diffondere cioè la “propria verità”, ignorando la realtà a vantaggio delle proprie opinioni soggettive.
A risentirne è anche la vita sociale, dove le strutture di convivenza vengono svuotate dei loro contenuti e della loro funzione; dove, anche a causa dell'annullamento delle proprie diversità, viene a mancare la crescita di quella razionalità critica che è condizione necessaria per dar vita ad una società aperta.
Si comprende in questa situazione l'affermarsi del fenomeno delle FAKE NEWS, che hanno avuto, ed hanno tuttora, una consistente incidenza sulle sorti della democrazia. Clamoroso è stato in proposito lo scandalo della CAMBRIDGE ANALYTYCA una società di consulenza politica, i cui dati raccolti da ben 87 milioni di utenti di FACEBOOK hanno influenzato la campagna presidenziale USA del 2016, dando un importante contributo alla vittoria di TRUMP.
L I B E R T A ' E T E M P O.-
Oltre a quanto fin qui segnalato sussistono significativi risvolti della società digitale che meritano particolare attenzione per gli immediati riflessi di carattere antropologico. In gioco vi è infatti anzitutto a tale riguardo la QUESTIONE DELLA LIBERTA'.
Non è vero che una società ricca di informazioni e in cui tutti possono esprimersi sia automaticamente una società più libera. Il flusso di connessioni multiple e permanenti e la totale trasparenza, al di là del rischio, (sempre in agguato) di venire travolti dalla valanga, dei dati ricevuti, generano disorientamento e accrescono la possibilità di ESSERE MANIPOLATI.
Senza dire che la tendenza alla ASSOLUTIZZAZIONE del proprio punto di vista, di cui si cerca conferma attraverso i MEDIA, provoca l'accentuarsi della VIOLENZA NEL DIBATTITO SOCIALE E POLITICO.
Il prevalere del conformismo scatena forti contrapposizioni, trasformando in nemico chi pensa diversamente e polverizzando di fatto la comunicazione. Caratteristico è il caso di FACEBOOK, dove l'uso di tecniche sempre più sofisticate, volte ad indurre dipendenza negli utenti, favorisce il dilagare di linguaggi che alimentano l'INTOLLERANZA.
Si assiste così ad un forte incremento dello SCONTRO SOCIALE, mentre la libertà subisce una forte contrazione, e viene soprattutto vissuta, - osserva acutamente GIANNI VATTIMO,- in una condizione particolarmente precaria, “come oscillazione tra appartenenza e spaesamento”.
Un'altra questione non meno rilevante, è costituita dalla PERCEZIONE DEL TEMPO. Come rileva l'economista DANIEL KAHNEMAN, il quale distingue tra “pensieri veloci”e “, i “pensieri lenti”, il digitale spinge a ricorrere con sempre maggiore frequenza a quelle veloci, atrofizzando la capacità di affrontare con pensieri lenti, anche le situazioni più complesse, che esigono decisioni ponderate, per le quali un'importanza determinante rivestono la valutazione dei fattori in gioco, l'avanzamento di ipotesi e il discernimento mentale, sorretto da solide argomentazioni.
L'esperienza di un tempo contratto, in ragione della rapidità con cui si devono affrontare, le situazioni, costringe a rimanere in superficie, abituandosi a fare esclusivamente spazio a temi leggeri – la stessa lettura subisce il contraccolpo: la velocita' rischia di comprometterne la comprensione – e pervenendo ad una raffigurazione parziale, (e spesso deformata) della vita e del mondo.
LE SFIDE ED I RIMEDI.
Non ostante gli aspetti negativi segnalati, la SOCIETA' DIGITALE presenta – come ogni esperienza umana – caratteri ambivalenti. Accanto ai rischi, che impongono sorveglianza e controllo, si danno infatti nuove possibilità di crescita, che meritano di essere esplorate e valorizzate.
Molte sono le sfide che si aprono e che vanno raccolte. ?inarrestabilità del futuro – è assurdo pensare che si possa tornare indietro,esige la predisposizione di anticorpi che consentano di evitare le RICADUTE NEGATIVE ricordate e impone lo sviluppo di condizioni che permettano di sfruttare positivamente le nuove opportunità che si aprono.
Il primo ordine di interventi necessari perché questo si verifichi, chiama in causa le ISTITUZIONI PUBBLICHE, sollecitate a promulgare nuove regole e a comminare nuove SANZIONI per garantire TRASPARENZA ai processi in corso. Qualche direttiva in questa direzione è fortunatamente già stata intrapresa. E' del 25 maggio dello scorso anno il REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE EUROPEA finalizzata a “rafforzare e rendere più omogenea LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI”.
In tale regolamento sono incluse una serie di misure destinate a dar vita ad un regime di TRASPARANZA, il quale prevede che l'uso dei dati degli utenti non possa avvenire senza la loro diretta AUTORIZZAZIONE, con l'obbligo della loro cancellazione, nel caso in cui venga da essi ritirato il CONSENSO: che si debbano informare i CLIENTI della eventuale esistenza di una campagna politica sulle loro pagine e si dia conto di coloro che pagano le INFORMAZIONI; infine che vengano predisposti sistemi capaci di riconoscere le FAKE NEWS e di togliere i contenuti violenti.
Il tutto con l'imposizione di un'AUTOREGOLAMENTAZIONE e con la previsione di SANZIONI fino al 4% del fatturato.
A quest'azione lungimirante sul versante istituzionale, finalizzata a mettere ordine in rete per tutelare LA LIBERTA' E I DIRITTI DEGLI UTENTI, sono venute poi affrancandosi, in questi ultimi anni., iniziative non meno lodevoli, di cittadini preoccupati dalla salvaguardia del BENE COMUNE. Merita di essere, a tale riguardo, ricordata per la sua esemplarità la creazione di INRUPT, una START UP si propone di togliere il controllo su sul WEB a giganti come GOOGLE, FACEBOOK e AMAZON mediante l'attivazione di una piattaforma libera denominata SOLID, la quale consente a ciascuno di conservare i propri dati e di evitare il loro controllo, decidendo semmai con chi condividerli.
TIMOTHY BERNERS LEE, l'autore di questo progetto, afferma di essersi sentito in dovere, di fronte all'uso perverso del WEB. Da forze potenti che perseguono i propri scopi utilitaristici, di agire, per “ripristinare il potere e l'azione della persona”. Accanto a questi provvedimenti pubblici e privati, destinati a dare un volto umano e democratico al WEB nel segno della trasparenza e della libertà, non può e non deve tuttavia mancare, un'azione educativa all'uso degli strumenti che sviluppi la capacità di interagire criticamente con i contenuti da essi forniti, sapendo riconoscere le deformazioni della verità dovute non soltanto a forme esplicite di falsificazione, ma anche e soprattutto, alla presentazione di episodi reali, che assumono grazie alla loro ossessiva riproposizione, connotati del tutto irreali.
La complessità dei processi della società digitale e la molteplicità degli effetti da essa scaturenti rendono necessario un surplus di SENSO CRITICO, che non consenta solo di prendere la distanza dalle FALSE NOTIZIE, individuandone la provenienza e le modalità di espressione, ma aiuti anche a non scambiare per verità ciò che è soltanto opinione, per quanto plausibile – gli algoritmi non sono altro che opinioni espresse in codice informatico – e, a conservare l'attitudine al discernimento in ogni situazione.
A queste condizioni, (e soltanto a queste), è possibile fruire delle potenzialità positive del WEB, senza incorrere in forme di manipolazione e acquisendo nuove possibilità di conoscenza e di azione. (GIANNINO PIANA, a cura di Carlo Castellini).



Mercoledì 27 Marzo,2019 Ore: 22:28
 
 
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