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ISSN 2420-997X

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www.ildialogo.org Da 50 anni è morto  papa Giovanni. Ricordiamolo lunedì prossimo  tre giugno,di Il Comitato promotore di “Chiesadituttichiesadeipoveri”

Da 50 anni è morto  papa Giovanni. Ricordiamolo lunedì prossimo  tre giugno

di Il Comitato promotore di “Chiesadituttichiesadeipoveri”

Alle associazioni e riviste che hanno promosso i due incontri di "ChiesadituttiChiesadeipoveri" il 15 settembre a 50 anni dall'inizio del Concilio e il 6 aprile a 50 anni dalla firma della Pacem in terris

Carissimi,
ricorderete che, a conclusione dell'incontro del 6 aprile, proponemmo che i gruppi e le associazioni promotori dei due incontri ricordassero il prossimo tre giugno i 50 anni del transito al Padre di papa Giovanni o con la celebrazione di un'Eucaristia o anche in altro modo. A Roma e a Milano sono programmate due incontri di riflessione e di preghiera che si concluderanno con la celebrazione eucaristica (uniamo in allegato i programmi). Supponiamo che anche in altre situazioni ciò avvenga. Invitiamo tutti a darne comunicazione al nostro sito www.chiesadituttichiesadeipoveri.it
Restiamo uniti nel ricordo del grande papa.
Ti informeremo della continuazione del progetto per riprendere il messaggio conciliare che abbiamo avviato con gli incontri di settembre e di aprile e che si concluderà nel 2015 con un meeting internazionale a 50 anni dalla conclusione del Concilio.
Un abbraccio di pace
Il Comitato promotore di “Chiesadituttichiesadeipoveri”
(Vittorio Bellavite, Nandino Capovilla, Emma Cavallaro, Giovanni Cereti, Raffaele Corte, Franco Ferrari, Valerio Gigante, Raniero La Valle, Alessandro Maggi, Serena Noceti, Gianni Novelli, Enrico Peyretti, Stefano Toppi, Fabrizio Truini, Rosa Siciliano)

Per qualsiasi informazione o altro :

Vittorio Bellavite vi.bel@iol.it
Tel. 02-2664753, cell.3331309765

Raffaele Corte postmaster@chiesadituttichiesadeipoveri.it (webmaster) cell. 3298042334

Franco Ferrari fferraripr@gmail.com
Tel. 0521-242479 cell. 3400828488

Gianni Novelli novelli.gianni@gmail.com
Tel. 06-5814018 cell. 3356159057

Fabrizio Truini fabriziotruini@tiscali.it
cell. 3398928097


3 GIUGNO 1963. PAPA GIOVANNI E’ TRA I GIUSTI NELLA CITTA’ SANTA

A cinquant’anni da questo evento ricordiamo Papa Giovanni,

celebrando una Eucarestia con don Angelo Casati, don Gianfranco Bottoni, p.Cesare Azimonti e p.Giuseppe Bettoni.

MARTEDI’ 4 GIUGNO 2013 – ORE 18,30

San Gottardo in Corte al Palazzo Reale, via Pecorari 2, Milano (MMDuomo)

Comunità ecclesiale S.Angelo, Gruppo Promozione Donna, Noi siamo Chiesa, Preti Operai della Lombardia, il Guado, la Rosa Bianca, il Graal, centro Helder Camara, Coordinamento 9 marzo

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La “Chiesa di tutti, Chiesa dei poveri”

intende ricordare papa Giovanni nel 50° anniversario della sua morte.

Lunedì 3 giugno 2013 alle h. 16,45 nella biblioteca della chiesa di San Gregorio al Celio

P. Innocenzo Gargano terrà una relazione: “Da Gregorio Magno a Giovanni XXIII”,

e alle h. 18 presiederà la celebrazione eucaristica in memoria del papa del Concilio.

"Ci siamo dati agli affari terreni e non c'è armonia tra l'onore che ci fu conferito e l'immagine che

diamo di noi stessi col nostro ministero. Abbandoniamo i compiti della predicazione e, per quel che

vedo, siamo chiamati vescovi a nostra condanna (ad poenam nostram episcopi vocamur), avendo

solo il titolo connesso con l'onore, non i meriti. Le anime a noi affidate abbandonano infatti la fede

e noi restiamo in silenzio; giacciono nell'iniquità e non tendiamo la mano per correggere; si

macchiano ogni giorno di molte colpe e assistiamo inerti al loro procedere verso l'inferno. E

però, come possiamo intervenire sulla vita degli altri, se trascuriamo la nostra? Catturati in ansie

terrene, diventiamo tanto più insensibili nell'intimo quanto più ci mostriamo attenti agli affari di

questo mondo. Sempre immerso nelle preoccupazioni terrene, l'animo si fa insensibile ai desideri

celesti, e mentre incallisce in questa condizione per il continuo contatto col mondo, diviene cieco ai

valori dell'amore di Dio...Posti a custodire le vigne non abbiamo affatto cura della nostra, perché

implicati negli affari terreni, abbandoniamo i compiti del nostro ministero....Spesso - e questo è

ancora più grave - i sacerdoti che dovrebbero elargire le proprie sostanze sfruttano quelle altrui

(sacerdotes qui propria dare debuerant, etiam aliena diripiunt) mentre deridono quanti vivono

con umiltà e temperanza. Immaginate che fine faranno le greggi, se i pastori si mutano in lupi!

(Considerate ergo quid de gregibus agatur, quando pastores lupi fiunt)".

Gregorio Magno papa, Le Quaranta Omelie sui Vangeli, I, XVII, 14 (Città Nuova Editrice, Roma

1994, pp.213-215).

”Ora più che mai certo più che nei secoli passati siamo intesi a servire l’uomo in quanto tale e non

solo i cattolici, a difendere ovunque e anzitutto i diritti della persona umana e non solo quelli della

Chiesa Cattolica. Non è il Vangelo che cambia siamo noi che cominciamo a comprenderlo meglio”.

E’ giunto il momento di riconoscere i “segni dei tempi” di coglierne le opportunità e di guardare

lontano”.

Giovanni XXIII papa, 3 giugno 1963, in punto di morte

Il compito di un Pastore è proprio l’amore, ovvero “essere segno della presenza e dell'azione del

Signore risorto, a edificare, quindi, la comunità nella carità fraterna”. Tuttavia “anche l’amore più

grande quando non è continuamente alimentato, si affievolisce e si spegne”. Non a caso San Paolo

ammonisce: «Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge». Perché nel momento in cui viene meno

questa vigilanza il Pastore diventa “tiepido, distratto, dimentico e persino insofferente”. La mancata

vigilanza “lo seduce con la prospettiva della carriera, la lusinga del denaro e i compromessi con lo

spirito del mondo; lo impigrisce, trasformandolo in un funzionario, un chierico di Stato preoccupato

più di sé, dell'organizzazione e delle strutture, che del vero bene del Popolo di Dio”.

Papa Francesco ai vescovi italiani, 23 maggio 2013.




Giovedì 30 Maggio,2013 Ore: 17:15
 
 
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Concilio Vaticano II 50 anni dopo

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