Dall’11 maggio al 2 giugno, tempo atmosferico bizzarro, a Bardolino che, fra l’altro, possiamo definire una linda comunità del lago di Garda, presenze scelte hanno potuto leggere la silloge di opere d’arte del veneto Silvio Zampieri. Le opere, di varia tecnica, come già divulgato da questo giornale, sono state accolte nella struttura “Barchessa Rambaldi”(XVI sec.), via San Martino, 28”. E recano - può giovare ripeterlo - il titolo in latino: “In cruce dolor in cruce quies, Domus mea domus orationis est, Regnum Dei intra vos est, Virgo cum infante, Suum Benacum S. Vigilius somniat, Solida virtus non flectutur ventis”.

Non sono solo queste le opere, dal titolo aulico, ispirate dalla storia del Cristianesimo, ma altre, che sono nature morte e ritratti. Questi ultimi (sanguigna su carta) riguardano tre immagini, due dedicate a Giuseppe Verdi, per la circostanza del bicentenario della sua nascita, una dedicata a Giuseppe Ungaretti, che resta un’alta testimonianza di poesia, dalla quale emerge, e ci offende, la tragicità di una guerra vissuta, la fede cristiana, il dolore del poeta e quello universale.

Durante l’inaugurazione dell’11 maggio, Paolo Braghieri ha sintetizzato la poetica dell’artista, Mariella De Santis e Anthony Robbins hanno letto loro testi poetici, il soprano Lorena Santangelo ha cantato, il maestro Alessandro Pierfederici al pianoforte ha eseguito tratti di musica verdiana, non solita.

Il 18 maggio hanno letto loro testi poetici Anna Maria De Pietro e Alessandro Assiri, Davide Palmieri ha eseguito un concerto di pianoforte. Il 25 maggio ha eseguito un altro intervento Paolo Braghieri, hanno letto loro testi poetici Adam Vaccaro ed Anna Maria Ercilli, Alberto Tosi ha eseguito un concerto con flauto traverso.

L’ultimo giorno dell’evento, chi questa nota redige, ha letto, con un rapido commento, alcune poesie di Ungaretti e ha ricordato come la sua singolare maschera abbia ispirato alcuni artisti di spicco; tra questi, Manzù, Scipione, Fazzini, Cagli, Dragutesco e, come accennato, Zampieri. Fresche, come la loro età, le musiche al pianoforte e al violino di Tommaso Saturnia e di Stefano Gerard.

Silvio Zampieri, che continua a divulgare, come meglio e sinceramente crede, la cultrice d’arte e di lettere Nadia Ferroni, resta, “l’artista della luce”, uno di quel delicato movimento del chiarismo, ancora inteso e che conquista l’occhio ed educa la mente delfruitore. Zampieri è stato a Parigi, la meta agognata di tanti pittori del mondo, a Lugano, Nizza. Nella città di adozione, Milano, ha proposto più mostre di sue opere. Pure nel suo Veneto. Nel Museo Luino, nelle sale del Consolato Kuwait, esistono sue opere.

Ma ritorniamo alle giornate, quattro, durante le quali, l’artista, grazie alla cura di Nadia Ferroni, ha voluto unire gente della musica e della scrittura. Per significare che egli, pittore, si è voluto ritenere “protagonista” dell’evento assieme ad altri, che hanno inteso la poesia e la musica. Così ha contribuito che questi altri fossero, esistessero assieme a lui, uomo solare. Un gesto, questo, che lo contraddistingue e costituisce un’ autentica notizia, che vale più di quella che avrebbero potuto divulgare i nostri giornali cartacei, non privi di poveri redattori.

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Sabato 08 Giugno,2013 Ore: 22:07