Tu sai che il mio scopo principale è di fare la scuola per le bambine piccole e queste sono 6 o 7. Io penso soprattutto a loro perché l’anno prossimo voglio fare loro l’Avviamento come ho fatto coi ragazzi. Voglio educarle in tutti i modi per farne delle figliole intelligenti, furbe, sveglie, capaci di difendersi, di guadagnarsi il pane,di mandare avanti la famiglia…
Così don Lorenzo Milani spiegava il valore, per lui, dell’educazione delle bambine in una lettera del 1959: finora rimasta inedita, e che per la prima volta esce nel libro di Sandra Passerotti, Le ragazze di Barbiana. La scuola al femminile di don Milani pubblicato dalla Libreria Editrice Fiorentina. La destinataria della lettera, Eugenia Pravettoni, operaia in un’azienda tessile di Rho, aveva conosciuto Maresco Ballini, che dopo essere stato allievo di don Lorenzo a Calenzano era entrato nella Cisl ed era arrivato a Milano da sindacalista. Nel 1959, andarono a chiedere a don Milani di potersi sposare a Barbiana: il priore (è la figlia Viviana che racconta l’episodio) chiese a Eugenia di tornare anche in agosto, per tenere un corso di taglio e cucito alle bambine. Il 23 luglio don Lorenzo le scrive una lettera, in cui affronta alcune questioni pratiche sull’organizzazione e sui fini della scuola.
Il libro raccoglie questa e altre testimonianze di donne che, negli anni ’50 e ’60, hanno avuto don Milani come maestro, sia a San Donato di Calenzano, dove da giovane viceparroco aprì la prima scuola popolare, che a Barbiana. Dalla lettera, della quale è anche riprodotto il testo autografo,  emerge tutta l’importanza che don Lorenzo Milani, secondo la Costituzione, attribuiva invece alla scuola anche per l’emancipazione femminile, contro tanti stereotipi diffusi sul suo disinteresse all’istruzione per le ragazze. Particolarmente significative sono le parti, in cui si dà voce ad alcune ex-allieve delle scuole  insieme  a donne che svolsero un ruolo educativo. Ricostruiscono in prima persona sia il contesto lavorativo – artigiano, agricolo o familiare -  in cui  vivevano sia il potere attribuito da don Milani all’istruzione per aprire le menti e difendere i diritti dei più deboli. Il testo è fatto di persone vere, nelle cui parole anche la cultura materiale assume piena dignità.
Don Lorenzo Milani continua a essere riferimento costante per chi s’impegna, in uno spirito di autentico servizio alla persona, a fianco degli ultimi, che si vogliono cancellare dalla società e dalla storia. Perciò le comunità parrocchiali di Vicofaro e di Ramini-Bonelle, il Centro “don Lorenzo Milani” di Pistoia, l’Assemblea permanente antirazzista antifascista/Vicofaro organizzano nel Centro di accoglienza di Vicofaro, sabato 18 gennaio alle ore 17,30, la presentazione del libro Le ragazze di Barbiana. Interverranno l’autrice Sandra Passerotti e alcune testimoni delle scuole di don Lorenzo.  Seguirà un apericena  solidale a offerta libera.