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www.ildialogo.org ANBAMED, notizie dal Sud Est del Mediterraneo del 1 Luglio 2020,a cura di Farid Adly

ANBAMED, notizie dal Sud Est del Mediterraneo del 1 Luglio 2020

a cura di Farid Adly

Rassegna Anbamed del 1° Luglio 2020
I titoli:
Sudan: manifestazioni per l'equità sociale
Mauritania: Un vertice dei 5 paesi del Sahel con Macron per le misure contro il terrorismo
Iran: condannata a 5 anni di reclusione la scienziata franco iraniana, Fariba Adelkhah
Gaza: verso la marcia del ritorno contro l'annessione
Egitto: nell'anniversario della marcia del 30 Giugno, repressione contro l'informazione libera
Sudan: manifestazioni per l'equità sociale
Centinaia di migliaia di sudanesi sono scesi in piazza a Khartoum e in diverse città, nel 31esimo anniversario del colpo di Stato di AlBasheer. Gli slogan sono stati improntati alle rivendicazioni di equità sociale e di processi per i responsabili degli eccidi avvenuti durante la rivolta pacifica di un anno fa, che ha portato alla defenestrazione del dittatore. I manifestanti portavano le foto delle 246 persone uccise durante la rivolta popolare.
Al Basheer è stato condannato a 2 anni di carcere per le accuse di corruzione, ma all'interno delle forze di sicurezza e dell'esercito ci sono ancora suoi seguaci che tramano da dietro le quinte per far fallire l'esperienza del dopo rivolta. L'ex dittatore attende ancora altri processi per l'assassinio dei manifestanti ed è inseguito da un mandato di comparizione della Corte penale internazionale.
Il Sudano è retto da un governo transitorio, formato da civili e militari, ma la crisi economica attanaglia le famiglie ed i privilegi della casta militare sono ancora forti nel condizionare le politiche economiche e bloccare ogni riforma.
Mauritania: Un vertice dei 5 paesi del Sahel con Macron per le misure contro il terrorismo
A Nouakchout, capitale della Mauritania, si è tenuta ieri una riunione al vertice tra i 5 stati del Sahel, Mali, Mauritania, Burkina Faso, Niger e Chad, alla presenza del presidente francese Emanuel Macron. Alla riunione hanno partecipato in videoconferenza il presidente del Consiglio Giuseppe Conti e la cancelliera tedesca, Angela Merkel. Il vertice è stato centrato sulla questione della lotta contro il terrorismo jihadista. Gli attacchi terroristici in Mali, la presenza di vaste aree della regione fuori dal controllo degli stati e la guerra interna tra Al Qaeda e Daiesh (Isis) hanno destabilizzato la regione e creato spazi di criminalità comune che traffica in ogni attività illecita, dal contrabbando al traffico di droga e all'industria dei rapimenti. La zona è di interesse delle potenze europee per le ingenti risorse minerarie da sfruttare, ma il costo sociale di queste politiche lo si vorrebbe far pagare ai paesi africani. All'inizio del mese, le truppe francesi di stanza in Mali, 5000 soldati, hanno compiuto alcuni successi nella lotta contro le organizzazioni terroristiche con l'uccisione del capo del gruppo affiliato ad Al Qaeda, l'algerino Abdelmalek Drokdal, durante un bombardamento al confine con l'Algeria.
Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ha rinnovato lunedì scorso la missione per la stabilizzazione del Mali (MINUSMA) per un altro anno fino al Giugno 2021.
Iran: condannata a 5 anni di reclusione la scienziata franco iraniana, Fariba Adelkhah
La corte d'appello di Teheran ha confermato la condanna per 5 anni di reclusione contro la professoressa franco iraniana, Fariba Adelkhah. L'accusa risibile e tutta politica è di “complotto contro l'interesse nazionale”.
Adelkhah è direttrice delle ricerche presso L'Istituto di studi politici di Parigi. Il comitato di sostegno (in Francia) ha stigmatizzato la sentenza definendola farsa giudiziaria ed ha chiesto l'immediato rilascio della ricercatrice. AdelKhah ha compiuto uno sciopero della fame da Dicembre 2019 a febbraio 2020 e la sua salute si è molto indebolita e si teme per la sua vita a causa della diffusione del Covid19 nelle carceri iraniane.
Gaza: verso la marcia del ritorno contro l'annessione
Proseguono le attività di mobilitazioni popolari palestinesi per contrastare l'annuncio delle annessioni del 30% dei territori del futuro stato di Palestina ad Israele. A Gaza sono in corso i preparativi per una grande manifestazione nei pressi della rete di demarcazione con Israele. Migliaia di persone si sono radunati alzando bandiere palestinesi.
Nella notte, si sono sentiti esplosioni nel nord della striscia. Secondo fonti non ufficiali, si tratterebbe di prove di razzi compiuti nel mare di Gaza, per sperimentare un razzo di fabbricazione locale, con una gittata maggiore rispetto a quelle precedenti.
Sabato scorso si è tenuto a Gaza una catena umana di migliaia di giovani per dire no all'annessione. Le autorità israeliane hanno chiuso oggi alcuni valichi di passaggio nei pressi di Ramallah, in Cisgiordania occupata.
La marina israeliana ha attaccato con colpi di mitra, la scosa notte, le barche dei pescatori palestinesi al largo di Gaza. Un'unità dell'esercito israeliano ha compiuto un'incursione armata entrando in territorio palestinese, nei pressi di Khan Younis, nel sud della striscia.
Egitto: nell'anniversario della marcia del 30 Giugno, repressione contro l'informazione libera
Le autorità egiziane e la stampa statale hanno festeggiato ieri la ricorrenza del 30 Giugno, la manifestazione popolare contro il governo dell'ex presidente Morsi, che si è sfociata poi nel colpo di Stato di Al Sissi del 3 luglio 2013. ِ Alla vigilia della ricorrenza, le autorità di sicurezza egiziane hanno compiuto una serie di arresti tra i giornalisti di diverse testate indipendenti online, unica forma economicamente possibile per far fronte al totale controllo dello Stato nel campo mediatico. La scorsa settimana è stata arrestata la direttrice del sito Al-Manassa (La piattaforma), Noura Younis. Non sono valse a nulla le proteste del sindacato dei giornalisti e la campagna internazionale di solidarietà, per farle ottenere la libertà su cauzione.
Oggi sul principale quotidiano egiziano, Al-Ahram di proprietà dello Stato, campeggia un editoriale dal titolo significativo: “Il controllo sul panorama mediatico e la libertà responsabile sono le priorità della rivoluzione del 30 Giugno”. Imbavagliare i giornalisti è la strategia del governo del Cairo per non far trapelare notizie di corruzione, di incapacità e disastri economici e finanziari, cause principali della povertà dilagante nella società egiziana.
A domani!



Mercoledì 01 Luglio,2020 Ore: 17:04
 
 
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