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www.ildialogo.org CAMBIAMO IL PUNTO DI VISTA,di Michele Zarrella

Otto domande, otto risposte l’otto del mese
CAMBIAMO IL PUNTO DI VISTA

Dal denaro al rispetto di sé


di Michele Zarrella

Molti pensano che il denaro sia la cosa più importante nella vita e per esso continuano a inquinare il pianeta. Come si può cambiare?

Si può cambiare cambiando il sistema di riferimento. Occorre una rivoluzione come quella di tipo Copernicano: per migliaia di anni l’uomo ha pensato di essere al centro della Terra e del Sistema Solare, ma poi Copernico, Galileo, Newton, Keplero hanno dimostrato che non era così. Pensare che il denaro sia la cosa più importante nella vita è un grosso errore un nuovo punto di vista.

E quale potrebbe essere il nuovo sistema di riferimento?

Il rispetto di se stesso. Se l’uomo rispetta se stesso, avrà a cura la sua salute, il suo benessere e la continuità della specie.

Sembra una soluzione semplice.

Sembra, ma poi non la si mette in pratica. Eppure in poche parole si tratterebbe di non inquinare e non sprecare. Se non inquiniamo, rispettiamo noi stessi, la nostra nobiltà di sentire e di pensiero, la nostra dignità di uomini. Sprecare equivale a negarla, offenderla, tradirla.

Cosa ci può far cambiare idea?

Una rivoluzione interiore, un cambiamento interiore di ognuno di noi, che si può avere solo se cambiamo il punto di vista, uscendo dalla “trappola” denaro-profitto che equivale a pensare che la Terra è al centro dell’Universo.

Faccia un esempio?

Da quando l’uomo si affacciato nello spazio ha potuto “vedere” il nostro pianeta da fuori. Per gli astronauti che sono andati sulla Luna vedere che la Terra ruota è una ovvietà. L’uomo per capire ciò ha impiegato millenni. Ora per capire che la società dei consumi senza limiti non può essere sostenuta dal nostro pianeta è la rivoluzione che dobbiamo effettuare. Occorre cambiare unto di vista e pensare all’inquinamento sconsiderato, al riscaldamento globale, ai cambiamenti climatici e alle future generazioni. Prendendo coscienza di come vanno effettivamente le cose, così come ci ha fatto fare Copernico.

Prendendo coscienza dell’inquinamento si può effettivamente cambiare?

Ma certamente. Quale malvivente sapendo che poi non potrà più bere l’acqua che ha contaminato lo farà. Quale uomo mangerebbe i frutti della terra che ha avvelenato. Chi continuerebbe a fare tutto ciò?

Si riferisce alla terra dei fuochi.

Ma non solo. Basti pensare all’ILVA di Taranto, all’Eternit di Casale Monferrato, all’inquinamento dei fiumi, ecc. Versare nell’atmosfera tonnellate di anidride carbonica e fiumi di polveri di ogni tipo significa cambiare il clima, significa rendere l’aria irrespirabile, con il rischio che, quando ce ne accorgeremo, potremmo aver raggiunto il punto di non ritorno e potrebbe essere troppo tardi.

La natura e le conoscenze scientifiche tutto questo ce lo dicono?

Sì e anche chiaramente, ma non le ascoltiamo. Ce ne ricordiamo e ne parliamo solo quando calamità e tempeste, sbandierate dalla stampa non dipendenti dall’uomo ma come fenomeni repentini ed imprevedibili della natura, si abbattono su di noi e ci travolgono come fuscelli. Nella nostra trappola folle del “denaro-profitto” ci percepiamo padroni del mondo mentre ce ne rendiamo schiavi e prigionieri, ci illudiamo di essere invincibili e potenti, di poter sempre sopperire con qualche nuova tecnologia alla bisogna e dimentichiamo che siamo fragili e inermi di fronte alla forza dell’atmosfera la più grande che la natura possa dispiegare sul pianeta. Cambiare prospettiva equivale perciò ad impegnarsi a vivere con rispetto, serietà e coscienza. Cambiare prospettiva significa preparare il domani con onestà e responsabilità nei confronti delle future generazioni. Cambiare prospettiva significa rispettare l’ambiente e quei valori ed ideali di umanità veri ed eterni che consentono all’uomo di riconoscersi tale.

Gesualdo 8 novembre 2013

Michele Zarrella

Per contatti zarmic@gmail.com

sito web: http://digilander.libero.it/prolocogesualdo/indice.html

 

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Venerdì 08 Novembre,2013 Ore: 08:11
 
 
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