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www.ildialogo.org OBSOLESCENZA PROGRAMMATA,di Michele Zarrella

Otto domande, otto risposte l’otto del mese.
OBSOLESCENZA PROGRAMMATA

di Michele Zarrella

Molte industrie fanno uso della obsolescenza programmata. Di cosa si tratta?

Si tratta del fatto che alcune parti elettroniche di un apparecchio, di un elettrodomestico o di una macchina sono già programmate dalla casa madre in modo tale che alcuni mesi dopo la scadenza della garanzia quelle parti si rompano.

E non si possono riparare?

Si, ma i pezzi di ricambio sono difficili da trovare in commercio per sostituirli non si trovano affatto e se si trovano il costo della riparazione è talmente elevato che quasi conviene comprarne uno nuovo.

È sempre così difficile riparare?

A volte potrebbe essere qualcosa di semplice sostituzione, ma il difficile è saperlo. E, nell’ignoranza,  si conclude che è meglio buttare l’apparecchio. Producendo così un ulteriore rifiuto.

E la garanzia a cosa serve?

La garanzia, che in Italia è di due anni, copre tale periodo di funzionamento. Ma la rottura dell’elemento programmato viene prevista poco dopo che è scaduta la garanzia. Quindi ricadiamo nel problema precedente: riparare con tutte le difficoltà o buttare.

Questo è un sistema per aumentare le vendite?

Si, aumentare le vendite e non far fallire le aziende. Ma è anche un sistema per aumentare i rifiuti e per sporcare la casa in cui si vive: il nostro bellissimo pianeta. L’Homo sapiens se le inventa di tutte pur di aumentare i profitti senza rendersi conto delle conseguenze in termini di spreco di risorse preziose e di inquinamento.

Molto spesso nuovi modelli sostituiscono quelli vecchi.

Anche questo è un modo per aumentare le vendite. Purtroppo a volte mettiamo in cantina e poi buttiamo anche apparecchiature perfettamente funzionanti solo perché è uscito un modello nuovo, solo perché la pubblicità lo impone o solo  perché non è più di moda.

Ma la crisi spazzerà tutto ciò che non ha valore?

Dove non arriva il buon senso arriverà la crisi. La crisi fa decantare il buono, l’utile e il necessario e farà sedimentare ciò che non serve, il superfluo e l’inutile.

Come difendersi?

Aborrendo lo spreco, con l’apprendimento e la riflessione. La conoscenza è potere. Per prima cosa informarsi, imparare a leggere le riviste specializzate e acquistare prodotti di ottima qualità che garantiscano una maggiore durata, maggiore resistenza e minore inquinamento.

Gesualdo, 8 maggio 2013

Michele Zarrella

Per contatti zarmic@gmail.com

sito web: http://digilander.libero.it/prolocogesualdo/indice.html

 

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Mercoledì 08 Maggio,2013 Ore: 00:03
 
 
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