- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (4288) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org RICORDARE CHERNOBYL !,di Mario Pavan, Vicenza

RICORDARE CHERNOBYL !

di Mario Pavan, Vicenza

-Rivive in una mostra il disastro alla centrale nucleare ucraina del 26 aprile del 1986 -A Vicenza realizzata da Devis Vezzaro presidente dell’associazione “I luoghi dell’abbandono ”- Prossimamente la grande rassegna sarà a Bologna e Milano-
Il 26 aprile del 1986 scoppiò il reattore 4 della centrale nucleare ucraina di Chernobyl, provocando la catastrofe delle catastrofi delle centrali, per decessi, postumi e conseguenze nel mondo non solo sanitarie, ma ambientali, economiche e soprattutto con il forzato abbandono della città di Pryp’jat’.
La mostra di tutto questo male globale, avvenuto per un errore umano e mai del tutto spiegato chiaramente all’umanità, rivive alla caserma Borghesi di Borgo Casale a Vicenza in 4 mila metri quadrati di esposizione, con 400 foto autentiche, desunte da pubblicazioni e libri di coraggiosi testimoni dell’epoca e disposte in 40 stanze, accanto a suppellettili, mobili, apparecchiature e strumenti di quel periodo del mondo sovietico.
Fanno impressione i manichini delle persone ,davanti agli spezzoni trasmessi dai telegiornali di quegli anni , le bottiglie vuote di vodka, i banchi della scuola, i letti dell’ospedale, la sala del cinema, le vetrine del bar, ciò che resta delle cliniche psichiatriche, dell’orfanotrofio e dei resti anche delle feste e delle parate del 1 maggio, accanto alle tute dei vigili del fuoco. Senza dimenticare i cosiddetti “liquidatori”, 600 mila incaricati dal governo sovietico e che contribuirono, con abnegazione, alle operazioni di recupero e di decontaminazione dell’edificio e del sito come alla copertura del reattore con una specie di “sarcofago” e che, alla fine, patirono le più gravi conseguenze. Artefice di questa mostra- meditazione, intitolata: “Il silenzio assordante di Chernobyl” che lascia sconvolti e che tocca l’intimo dei visitatori, è un vicentino, presidente dell’associazione “I luoghi dell’abbandono” che ha dedicato a questo un impegno totale, insieme con la moglie. Si chiama Devis Vezzaro. Vicenza avrebbe forse dovuto f capire di più tale realtà anche se dura e non facile e resa plastica, realistica. Ed essenziale anche nell’allestimento. Le visite, in periodo scolastico, di diverse classi, hanno tuttavia dato un segno di speranza.
Ora, dopo il 26 agosto, data di chiusura, Devis Vezzaro è stato richiesto con “Il silenzio assordante di Chernobyl” a Bologna e Milano. E il suo impegno, per i luoghi abbandonati ma di una memoria presente e viva per tutti noi, continua!
Mario Pavan, Vicenza.



Domenica 12 Agosto,2018 Ore: 09:12
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Ambiente

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info