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www.ildialogo.org Napoli-Barcellona, quasi bene la prima per continuare a sognare,di Giovanni Sarubbi

Curva Sud Monteforte Irpino
Napoli-Barcellona, quasi bene la prima per continuare a sognare

Cronaca di Napoli-Barcellona del 25-02-2020


di Giovanni Sarubbi

Alla fine Napoli-Barcellona è finita 1-1, ma il Napoli ha sprecato due grandi occasioni da gol. Il primo su azione di Insigne che invece di passare al centro dove c’era un Milik libero e solo davanti alla porta vuota, tira sul portiere. Il secondo su azione di Callejon che tira anche lui sul portiere un gol fatto, impossibile da sbagliare. E poi il solito “tiro a giro” del solito Insigne, che conclude in modo inutile un’azione offensiva e prolungata del Napoli, e un’altra occasione mancata da Manolas.
In tutte queste occasioni le bestemmie gli urli e i “Chitemmuort” si sono sentiti fino a Piazza Libertà ad Avellino, a 8 km, tanto che il sindaco della città, preoccupato dai ripetuti urli, ha allertato immediatamente la polizia municipale che subito si è recata nella centrale piazza a verificare l’origine di quegli urli così inconsueti. Ogni angolo della piazza è stato ispezionato a cominciare dal monumento simbolo della città, quel cubo di pietre speciali di Fontanarosa che sorge proprio al centro della piazza, di fronte al palazzo Vescovile, a quello della Provincia e alla Prefettura e di fianco alla fontana stile Mostra di Oltremare a Napoli. Ma nulla, non hanno capito nulla e sono tornati a dormire. Ma cominciamo con ordine.
La partita è iniziata puntuale alle 21. Stadio strapieno, nessuno porta la mascherina e nessuno ha paura del coronavirus. Per una volta i "colerosi" sono i milanesi ma anche se quì qualche sindaco sprovveduto avesse voluto bloccare la partita sarebbe successa la rivoluzione. È l'ultimo giorno di carnevale e c'è aria di festa nonostante il clima di paura diffuso ad arte nei giorni scorsi sul coronavirus e dintorni. E Napoli, come sempre nelle grandi occasioni, ha risposto alla grande. Lo spettacolo dello stadio San Paolo è stato eccezionale. Tutti aspettavano Messi. Dicono che sia il migliore del mondo e la classe indubbiamente ce l’ha ma nulla a che fare con Maradona. E ieri è stato imbrigliato a dovere da una difesa del Napoli arcigna e determinata. Praticamente non è stato in grado di fare granché anche se le poche volte che ha preso la palla un brivido di paura ha preso tutti nello stadio e nella Curva sud di Monteforte Irpino da dove scrivo queste note. Una Curva sud speciale quella di Monteforte Irpino, dove c’è un pezzo di popolo napoletano in una irpinia piena zeppa di juventini, manco fossimo a Torino fra gli ex operai meridionali in pensione della Fiat, quelli che il padrone Agnelli ha spremuto bene bene e poi buttati via.
Nei primi trenta minuti lo stadio ha sostenuto all’inverosimile la squadra. Una intensità di tifo a un milione di decibel che ha impressionato i giocatori del Barcellona. Sembrava quasi che gli mancasse l’aria e gli tremassero le gambe, passaggi prevedibili e tutti intercettati da un centro campo molto attento e determinato. Tutti aspettavano Messi che ci mette ben 10 minuti per farsi vedere in azione tirando da fuori aria un tiro che finisce alle stelle. E il tiro di Messi è l’unico tiro degno di nota del primo tempo del Barcellona che alla mezzora subisce il gol, un gol stupendo firmato Mertens, un gol da grande campione che ha premiato il gioco di squadra invece che l’egoismo individuale.
Zielinksi ruba palla sulla trequarti superando Firpo e con una accelerazione da centometrista arriva al limite dell’area dove effettua un passaggio millimetrico verso l’altro lato del campo. Al centro c’è Insigne che per fortuna non tenta di bloccare la palla che giunge fra i piedi di Mertens che giungeva sul lato sinistro del campo. Arpionare la palla, mirare la porta, tirare e segnare un gol capolavoro è stato tutt’uno. Lo stadio viene giù, la gioia è alle stelle. La curva sud di Monteforte Irpino è incontenibile. Saltano in aria Gennaro, Salvatore, Walter,...i bambini. Molti di noi sono allo stadio, poi ci racconteranno forse le loro emozioni. Antonio via WhatsApp manda un audio del momento del gol da due milioni di decibel, roba da accapponare la pelle con un Mertens felice come un puffo, come lo definisce il nostro amico Felice, che si consacra come il miglior marcatore nella storia del club al pari di Hamsik.
Ma la partita non è ancora finita. Il Barcellona è un osso duro da battere e reagisce ma il Napoli non molla e prima dell’intervallo costruisce un’azione che per un pelo non porta il Napoli al raddoppio. Callejon, che poi nel secondo tempo non riesce a segnare un gol fatto, evitando il fuori gioco riesce ad effettuare l’assist verso il centro, dove Manolas in posizione favorevolissima non riesce ad inquadrare la porta e il tiro finisce fuori di pochissimo.
Nel secondo tempo il Barcellona tira fuori la grinta che si traduce in numerosi falli il più grave ai danni di Mertens che al 54’ è costretto ad uscire infortunato subito sostituito da Milik. Ma non è più la stessa squadra che nei minuti successivi ha l’unica disattenzione di tutta la partita e il Barcellona pareggia con Griezmann.
I decibel dello stadio scendono a zero e anche quelli della Curva sud di Monteforte Irpino. Ma il Napoli reagisce e anche lo stadio che ricomincia a sostenere la squadra e si costruiscono le due azioni da gol descritte all’inizio che Insigne e Callejon sbagliano clamorosamente. E ci è andata bene perché nel calcio di solito quando non si segna il gol lo si subisce. “Gol mancato gol subito”, dice il vecchio adagio inventato da non so più quale cronista sportivo e invece a noi è andata bene.
Nel finale le solite sostituzioni inutili di Gattuso, Politano al posto di Callejon e Allan al posto di Demme che non danno alcun apporto alla squadra e nessuna maggiore spinta offensiva. Deludenti entrambi i giocatori con Allan diventato l’ombra di se stesso e Politano sostanzialmente inconcludente e vistosamente privo di grinta e capacità di padroneggiare l’avversario. La cattiveria del Barcellona raggiunge il culmine nel finale di partita quando all’88’ Vidal viene espulso per doppio giallo dopo un brutto fallo ai danni di Mario Rui e una sua reazione scomposta ai danni dello stesso. Alla fine risulteranno Ammoniti: Busquets, Messi, Griezmann per il Barcellona e Insigne e Mario Rui per il Napoli. E nella partita di ritorno non ci saranno né Vidal né un altro giocatore del Barcellona già diffidato.
Alla fine tutto sommato un “Grande Napoli”, come scrive Paolo su WhatsApp. “Bella prestazione... andiamo a Barcellona a testa alta”, aggiunge Felpan sempre su WhatsApp e Francesco aggiunge: “Nientedimeno che al San Paolo ha lasciato più un segno Fideleff che Messi. In ogni caso, per me, bravi uagliù”. E non posso che concordare con Pako che conclude così: “🤞🏻io dico che possiamo ancora giocarcela con una tattica più offensiva. FNS”, che sta per Forza Napoli Sempre, per chi non lo sapesse.
Alla prossima, sempre col Napoli e sempre dalla Curva sud di Monteforte Irpino.
Giovanni Sarubbi



Mercoledì 26 Febbraio,2020 Ore: 07:48
 
 
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