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www.ildialogo.org Nessuno ci degna neanche di una risposta…,gli operatori del Consorzio Pubblico di Sevizi Sociali A4 di Avellino

Avellino
Nessuno ci degna neanche di una risposta…

gli operatori del Consorzio Pubblico di Sevizi Sociali A4 di Avellino

COMUNICATO DEL 26.04.2013

 

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I collaboratori a vario titolo del Consorzio A4

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La richiesta inoltrata al Prefetto Guercio

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I Sindaci dei 15 Comuni riuniti per discutere su come affrontare la spinosa questione

"Nessuno ci degna neanche di una risposta. Le Istituzioni giocano a scacchi e noi subiamo. Abbiamo inviato una formale richiesta di incontro al Presidente della Giunta Regionale Stefano Caldoro, all’Assessore Regionale alle Politiche Sociali Ermanno Russo, al Dirigente Regionale alle Politiche Sociali Antonio Oddati ed al Prefetto di Avellino Umberto Guidato, ad oggi però restiamo nel limbo dell'incertezza”.

"Il tempo scorre inesorabile ed il 30 giugno si avvicina, vorremmo almeno sapere di che morte moriremo. Non è possibile che si continui a parlare di enti pubblici come fossero astrazioni con le quali fare ciò che si vuole, gli enti funzionano perché sono le persone a farli funzionare e non i giochi di potere tanto cari alla politica. Questo è l’ennesimo accorpamento per il nostro territorio e, per l’ennesima volta, utenti ed operatori non sono stati presi in considerazione. E’ una vergogna”!

“Noi, non chiediamo altro che qualcuno addetto ai lavori abbia la compiacenza di spiegare cosa succederà a padri e madri di famiglia che, in un periodo non florido, si vedranno scippare il lavoro: un lavoro che, fino a prova contraria, ha una sua utilità sociale ed un suo impatto territoriale forte. Se nell’ultimo decennio il sociale ha funzionato nei nostri territori non è certo merito dei burocrati di turno ma, fuor di dubbio, di quelli come noi che, malgrado le difficoltà, non si sono mai sognati di far crollare l’equilibrio del sistema. Se dopo anni di servizio non siamo neanche degni di una risposta abbiate almeno il coraggio di dircelo guardandoci negli occhi”.

“A breve incontreremo i sindacati, abbiamo già chiesto una convocazione a tutte le sigle riunite, non è possibile essere dimenticati in questo modo, useremo ogni mezzo lecito per far valere i nostri diritti. Abbiamo dei contratti in essere che non possono essere ignorati in questo modo”.

“Abbiamo chiesto di incontrare anche il Prefetto Cinzia Guercio, ci siamo recati ad Avellino ed abbiamo consegnato formale richiesta (vedi foto), ora, la speranza e che almeno lei, dopo le non risposte dei nostri interlocutori, prenda in considerazione la possibilità di dedicarci pochi minuti del suo tempo. Noi tutti confidiamo nel suo essere al di sopra della parti”.

***

COMUNICATO DEL 19.04.2013

Ci state buttando in mezzo a una strada!

La dura requisitoria degli operatori del Consorzio A4 che vedono sfumare il lavoro di tutta una vita.

Ulteriore beffa per i lavoratori del Consorzio A4 che, dopo la delibera di Giunta Regionale n. 320 del 03 luglio 2012 con la quale la Regione Campania ha posto in essere la “modifica degli ambiti territoriali sociali e dei distretti sanitari”, hanno visto andare in fumo tutte le loro speranze di stabilizzazione. Contrariamente a quanto si aspettavano, forti dell’esperienza dei loro colleghi di altri Ambiti della provincia di Avellino, che hanno raggiunto una posizione stabile ed indeterminata, dopo una vita intera spesa ad occuparsi dei problemi dei tanti utenti assistiti, dopo le umiliazioni professionali, economiche e le incertezze di stipendi prossimi alla fame, ecco l’ultimo smacco: il Consorzio Pubblico di Servizi Sociali A4 che, dopo varie modifiche aveva trovato una forma giuridica stabile e tutelante per utenti ed operatori, è stato, in base alla succitata delibera regionale, accorpato ulteriormente. Infatti, oltre ai comuni originari (Altavilla Irpina, Capriglia Irpina, Cervinara, Chianche, Grottolella, Montefredane, Petruro Irpino, Pietrastornina, Prata di P. U., Pratola Serra, Roccabascerana, Rotondi, San Martino V. C., Torrioni e Tufo), nella delibera si apprende dell’accorpamento con un ulteriore comune, quello della città di Avellino, che si è aggiunto al sistema creando un ambito di quasi centomila abitanti. A tal proposito va precisato che al fine di garantire la continuità dei servizi sociali e socio-sanitari erogati ai cittadini era necessario, a partire dal primo gennaio 2013, individuare una forma giuridica di gestione dei servizi sociali del nuovo Ambito. Il problema che gli operatori pongono è proprio nella scelta della forma giuridica di gestione associata da attribuire alla nuova istituzione. Per quale motivo il Consorzio A4 - domandano gli operatori - un ente funzionante, che ha maturato al suo interno un’esperienza tale da risultare negli anni e più volte un’eccellenza, deve essere smembrato per favorire la costituzione di un nuovo organismo di gestione? Precisiamo - fanno il punto gli operatori - non siamo contrari all’ampliamento dell’Ambito che può e deve essere considerata una opportunità di crescita ma - proseguono - a che serve dare origine ad un nuovo sistema che porterà solo e soltanto nuovi ed ingenti costi? Perché riaffidare servizi già affidati, perché bandire nuovi concorsi per reperire personale già formato, selezionato ed operante? Non sarebbe cosa più semplice - ribadiscono - far confluire un unico comune, quello di Avellino, all’interno dell’Ente esistente e non azzerare tutto il sistema?! Quali sono i motivi di tale scelta? Le preoccupazioni degli operatori terminano con un unico grande appello: il Consorzio Pubblico di Servizi Sociali A4 deve proseguire, non facciamo degli interessi politici il metro di valutazione per la gestione dei nostri territori. Precisiamo che, in seguito a quanto stabilito attraverso le Circolari regionali n. 860236 del 21 novembre 2012 e n. 957445 del 28 dicembre 2012 ed in riferimento alla Nota n. 207189 del 21 marzo 2013, a firma del dott. Antonio Oddati, essendo ormai imminente (30 giugno 2013) la sospensione dei servizi erogati dal Consorzio Pubblico dei Servizi Sociali A4 sul territorio dei 15 Comuni Consorziati e la conseguente incertezza occupazionale, gli attuali dipendenti/collaboratori e operatori, impegnati a vario titolo, seriamente preoccupati per il loro futuro e per quello delle proprie famiglie, hanno chiesto, con la massima urgenza, un incontro con il Presidente della Giunta Regionale Stefano Caldoro, con l’Assessore Regionale alle Politiche Sociali Ermanno Russo, con il Dirigente Regionale alle Politiche Sociali Antonio Oddati e con il Prefetto di Avellino Umberto Guidato. La cosa curiosa - puntualizzano gli operatori - è che gli altri Consorzi dei Servizi Sociali, anche in provincia di Avellino, hanno stabilizzato il sistema. Il PSR 2009-2011 indicava, inoltre, agli Ambiti Territoriali Sociali di scegliere una forma giuridica più stabile e suggeriva appunto la costituzione di un Consorzio. Perché chiudere proprio il nostro Consorzio?

***




Venerdì 26 Aprile,2013 Ore: 16:46
 
 
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