I volontari e il potere - www.marioragagnin.net

Discutiamo del fenomeno religioso a 360 gradi.
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Messaggioda Mario Ragagnin » 14/02/2011, 18:12

PRESENTAZIONE



Le associazioni di base monotematiche, collegandosi e facendo sistema, diverranno onnitematiche, in grado di sostituire i governi.
Le unificazioni dal basso risolvono definitivamente i problemi, derivanti sempre dalle separazioni (mantenute dai poteri).
I temi degli artisti riguarderanno la vita e riveleranno la comune identità dei popoli, a cominciare dagli immigrati.
Questi incontri favoriranno iniziative sociali e culturali in collaborazione, e faranno da supporto alle cattedre pluralistiche delle religioni. Che si riveleranno le nuove forme di Congressi e Conferenze di Pace, e risolveranno le cause dei conflitti con l'inviare, come ambasciatori, i rappresentanti delle diverse religioni ai loro omologhi in lotta altrove ad annunciare i comportamenti concordati nelle cattedre (embrioni del cervello in formazione dell'umanità), e così trasmettere e comunicare la razionalità dove vige l'emotività (quali diramazioni del nuovo sistema nervoso).
I rappresentanti delle ideologie dominanti avvertiranno i popoli egemoni che ogni potere ha il dovere di diventare puramente organizzativo e fornire ai subordinati i mezzi a sua disposizione, al fine di elevarli al proprio livello e permettere loro di estrinsecarsi (da "capi" transitori) verso i popoli terzi, affinché questi poi facciano altrettanto e il procedimento si allarghi e continui.
I rappresentanti delle ideologie subordinate spiegheranno ai popoli sottomessi che, per acquisire il diritto di ottenere i mezzi e i riconoscimenti alla pari con i dominanti, devono richiederli come necessari all'attuazione di piani generali e programmi in positivo a favore dell'intera umanità, vera ed unica patria comune (ossia devono già comportarsi "da capi": che diventano tali proponendo soluzioni e servizi).
L'economia di credito mondializzata, a carico dei governi e dell'ONU, potenzierà le risorse naturali e le ridistribuirà secondo il predisporsi all'umanità delle diverse realtà.
L'umanità, unificata e liberata, si proietterà all'universo, che diverrà il suo corpo unitario.
Prima parte - Il potere ai Volontari
Si ridistribuirà il potere a tutti gli uomini sotto forma di libertà attraverso l'intrecciarsi delle ideologie fra i popoli e le nazioni. Ciò capovolgerà i rapporti tra i governi e le basi all'interno degli Stati.
Non è un passaggio di poteri a una determinata categoria. Ma è la dissoluzione del fenomeno "potere" (verticistico attuale) consistente nella somma di libertà sottratte ai sottoposti.
Il potere ritornerà al punto di partenza, ad ogni uomo, ad acta, in forma di mezzi, facoltà e riconoscimenti da utilizzare ai fini dell'unificazione umana.
I Volontari, ottenendo quanto è necessario per realizzare il loro progetto, svuoteranno i governi di diritti e legittimazione. La sovranità assoluta degli Stati sarà riconosciuta alle singole persone.

Seconda parte - Il nuovo ordine umano passerà per Israele
Israele è l'occhio del ciclone perché è la culla delle idee che muovono i Paesi decisionali, l'Occidente e l'Islam.
Israele, fornendo le strutture ai Palestinesi e predisponendosi ad essi per l'espansione comune verso i Paesi terzi, diverrà il leader degli Arabi e dell'Islam.
I Volontari di tutto il mondo, nuovi emergenti di base, con l'intrecciare religioni e politiche fra gli Stati, uniranno i popoli. E, appoggiandosi ai religiosi (cattolici, protestanti, ortodossi e musulmani) col legittimarli e renderli egemoni rispetto ai governi, controlleranno l'ONU.

Terza parte - L'autogestione dal basso unificherà e libererà l'umanità
Per unificare l'umanità dal basso e così risolvere tutti i problemi, tradurremo le ideologie (oggi qualitative, e perciò intraducibili fra loro se non con la forza) nel comune denominatore dei rapporti di potere fra basi e vertici (individuali e collettivi) da cui le ideologie derivano.
I fini ideologici si risolveranno nei mezzi di reciproca apertura e disponibilità.
La soluzione oggettiva consisterà nell'organizzazione che si formerà a tale fine, e che rappresenterà il cervello dell'umanità, oggi inesistente.
Il procedimento, unificando l'umanità, risolverà i problemi delle conflittualità già dall'inizio del suo configurarsi. Lo spirito unitario immortalerà in sé chi avrà contribuito a farlo essere.

Quarta parte - Gli intellettuali non esistono, sono un'invenzione dei poteri
L'evoluzione è arrivata al suo punto critico.
Ora tocca a noi assumerci in proprio l'incarico di mandare avanti le cose, come la natura è riuscita finora.
Essa è arrivata a costruire noi; che dobbiamo continuare, responsabilmente e razionalmente, a sviluppare ciò che essa intende raggiungere.
Se non lo facciamo, ci spazzerà via, come ha fatto con tutte le specie egemoni, che non avevano capito ciò che la natura si aspettava da esse.
Perciò dobbiamo chiarire quali sono e quali dovrebbero essere i rapporti tra conoscenza e azione, tra cultura e vita, in modo che la conoscenza preceda l'azione, e non ne dipenda, come è avvenuto finora.

Quinta parte - Siamo noi l'Essere, Dio: che si sta autocreando
Siamo noi l'Essere, Dio: che si sta autocreando tramite ciascuno di noi.
L'evoluzione è la continuazione della creazione.
Le mutazioni genetiche non sono casuali, ma regolate dall'evoluzione in corrispondenze vicendevoli.
Nel procedimento razionale in ritorno le scienze umanistiche coordineranno, completeranno e unificheranno le leggi naturali scoperte in venuta.
Le corrispondenze reciproche fra esterno e interno del Principio Antropico tendono a realizzare lo scopo dell'Essere: l'Assoluto finale.
La Natura ci ha formati affinché la continuiamo facendo essere l'Assoluto, in cui ci immortaleremo.

Mario Ragagnin
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