Una questione di cui non si discute

Notizie, commenti, documenti sullo stato di salute delle chiese cristiane

Una questione di cui non si discute

Messaggioda admintore » 10/02/2010, 13:29

di Giovanni Sarubbi

Preti che scappano, da soli o con la donna con cui hanno incontrato l’amore. Ma anche preti omosessuali o pedofili, o pastori protestanti che divorziano, o chiese dove si celebrano sempre più funerali invece che battesimi. Sono dati che chiunque viva una qualsiasi realtà ecclesiale tocca con mano ogni giorno. Per la Chiesa cattolica molti ritengono che il problema potrebbe risolversi aprendo il sacerdozio al matrimonio. Esiste anche un movimento che si prefigge tale scopo. Ma la crisi che vivono i preti cattolici non si risolverà così. Fra i pastori protestanti, che si sposano, i problemi non mancano: molto alta è la percentuale di divorzi, con tutto ciò che questo può comportare, come accade in tutti i divorzi, per i figli. Quello che è in crisi non è questa o quella forma di presbiterato, ma il presbiterato stesso e la chiesa nel suo complesso. Il prete che abbandona, o quello arrestato per pedofilia, o finito sulle pagine dei giornali per omosessualità, sono il sintomo che nella chiesa si vive senza amore. I preti interpretano un ruolo simile a quello di un supereroe dei fumetti. Sul prete, ma lo stesso dicasi per i pastori protestanti, si scarica di tutto: dalle messe o dal culto, al catechismo o agli studi biblici e quant’altro. Senza il prete o il pastore non esiste la chiesa, e questo perché le chiese hanno da tempo perso il loro essere comunità, dove tutti hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri. La vera crisi della chiesa è la perdita di quello che i riformatori del 1500 e il Concilio Vaticano II° hanno chiamato "sacerdozio universale dei credenti". Questo principio stenta a divenire vita vissuta delle chiese; prevale il clericalismo, la delega al prete o al pastore, salvo poi gridare allo scandalo quando il prete o il pastore vanno in crisi. Di questo e di altro ancora vorremmo discutere in queste pagine, fornendo notizie, ma anche raccogliendo idee e commenti.


Lunedì, 25 agosto 2003
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Re: Una questione di cui non si discute

Messaggioda augmoden » 03/06/2010, 23:32

mi sembra strano che in questi sette anni, da quando è stato posto questo argomento nel fornum nessuno abbia messo un commento, beh ci provo io, sono un sacerdote ho 25 anni di ministero credo di poter dire qualcosa con cognizione di causa- Proviamo.
sul malessere che c'è già da decenni nella Chiesa, forse possimao dire da secoli, si può dire che più si legge la storia della Chiesa e più si può dire tranquillamente che non va bene da molto tempo... già Rosmini identificava dei problemi, Gioacchino da Fiore anche lui... ma credo che in definitiva occorra prendere il coraggio a due mani e andare direttamente sulla bibbia per verificarci correttamente, ad esempio nella lista dei carismi che San Paolo elenca nelle sue lettere (I Cor. 12) c'erano ad esempio i profeti, oggi dove sono? coloro deputati a fare guarigioni, dove sono? coloro che parlano in lingue dove sono? è questo un piccolo esempio per capire che oggi la chiesa ha perso molto non è più come fu creata da Gesù e dallo SPirito Santo, se volgliamo curare il malato dovremmo sapere come dovrebbe essere un sano e se legiamo la bibbia, lì possiamo saperlo, non da altri.
quindi la cura non può essere altro che nella vera, potente e nuova effusione di Spirito Santo
assieme ad una onesta riforma strutturale dove ridiamo dignità a tutti i battezzati, togliamo ad esempio quello stupido voto di obbedienza che non è nemmeno evangelico, e ridiamo dignità ad ogni uomo che nella chiesa ha il coraggio di prendersi delle responsabilità e quindi dei servizi.
eppoi perché non riconsiderare che anche la Chiesa è bene che sia povera quanto basta per sussistere e non di più, eppoi a cosa serve ancora lo stato del Vaticano? insomma ce n'è da fare..
buona notte.
augmoden
 
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