VIOLENZE SESSUALI
Omesso controllo: condannato un prete

Rassegna stampa


Il responsabile di una comunità di accoglienza religiosa non impedì gli abusi commessi dal direttore della stessa. Il gup li ha condannati a 4 anni e 8mesi

Milano, 10 maggio 2006 - In giudizio abbreviato davanti al Gup milanese Enrico Manzi, sono stati condannati a 4 anni e 8 mesi monsignor Renzo Cavallini e Massimiliano Azzolini, rispettivamente il responsabile di una comunità di accoglienza religiosa e il direttore di uno dei centri della stessa, con le accuse, per il primo di omesso controllo e per l’altro di violenza sessuale e violenza privata ai danni di due giovani extracomunitari ospiti del centro.

Per loro il pm Isidoro Palma aveva chiesto una pena di due anni e sei mesi, quasi raddoppiata dal gup.

Ai due erano stati contestati tre episodi di abuso avvenuti nel centro diretto da Azzolini. Per un fatto, lo stesso pm aveva chiesto, ottenendola, l’assoluzione, ma negli altri due casi il giudice ha riconosciuto pienamente responsabili i due imputati.

Azzolini è stato condannato in particolare per avere in un caso compiuto violenze sessuali ripetute su un maggiorenne albanese, in un secondo caso per avere costretto a una doccia, nudo sotto il suo sguardo e nel pieno della notte, un minorenne marocchino, minacciato con un cane da guardia, secondo quanto raccontato dalla stessa vittima.

Il sacerdote è stato invece riconosciuto colpevole per non aver mai tentato di impedire gli abusi di cui era stato avvertito con diverse segnalazioni da parte di operanti del centro.


Fonte: www.ilgiorno.it




Fonte: http://www.merateonline.it

Novate di Merate: abusati ospiti della
``Casa del giovane``. Al Parroco 4 anni e 8 mesi
di carcere per omesso controllo

Monsignor Renzo Cavallini, parroco di Novate, è stato condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione dalla quinta sezione penale di Milano per omesso controllo nella comunità "La casa del giovane" dove sarebbero avvenuti abusi su alcuni ospiti compiuti dall’allora direttore Massimiliano Azzolini. Difeso dagli avvocati della Curia, che avevano chiesto il rito abbreviato, il religioso è stato condannato dal gup milanese Enrico Manzi dopo che il pubblico ministero Isidoro Palma aveva chiesto una pena di due anni e sei mesi. 4 anni e 8 mesi anche a Massimiliano Azzolini con un’accusa più infamante: violenza sessuale e violenza privata ai danni di due giovani extracomunitari ospiti del centro. I capi di imputazione erano tre, ma solo di due il religioso e il direttore sono stati ritenuti responsabili. Per il terzo lo stesso PM aveva chiesto e ottenuto l’assoluzione. I fatti contestati risalgono al 2000. Responsabile della comunità di accoglienza per ragazzi disagiati, con problemi di droga e violenza alle spalle, il religioso secondo l’accusa avrebbe omesso di intervenire mentre all’interno dell’istituto si sarebbero compiuti tali abusi. Azzolini è stato condannato invece per aver compiuto violenze sessuali ripetute su un maggiorenne albanese e in un altro, secondo quanto raccontato dalla vittima, di avere costretto a fare una doccia, sotto i suoi occhi e la minaccia di un cane daguardia, un minorenne di origini marocchine. Fatti che, secondo quanto riferito dal parroco di Novate - che tuttavia al momento preferisce non rilasciare dichiarazioni - non sarebbero accaduti. Gli avvocati difensori della Curia, che da gennaio dello scorso anno si stanno occupando del caso, avevano chiesto il rito abbreviato per il religioso che, da un anno circa, è stato nominato parroco nella comunità di Novate Brianza. La questione, assai delicata, era nota solamente in pochi ambienti ecclesiastici e solo lo stesso Cardinale Dionigi Tettamanzi ne era a conoscenza. L’accusa, infatti, per il sacerdote risulta un "atto dovuto" poiché al tempo dei fatti Monsignor Renzo Cavallini era responsabile, quindi anche penalmente, della "Casa del giovane" e di ciò che avveniva all’interno. Il religioso, stimatissimo per via dei suoi incarichi fra cui diverse cause di beatificazione (Don Gnocchi, i marchesi Faletti di Barolo,…) è stato raggiunto dalla notizia mentre si trovava nella sua abitazione di Via Cerri a Novate e, come dicevamo, al momento ha preferito non commentare l’accaduto. E’ probabile che gli avvocati proporranno ricorso in appello contro la sentenza.

Luisa Biella




Fonte: Antennatre

Milano - Condannati monsignor Renzo Cavallini e Massimiliano Azzolini, rispettivamente responsabile di una comunità di accoglienza religiosa e il direttore di uno dei centri.


Milano - Sono stati condannati a 4 anni e otto mesi di reclusione, in giudizio abbreviato davanti al Gup milanese Enrico Manzi, monsignor Renzo Cavallini e Massimiliano Azzolini, rispettivamente il responsabile di una comunita’ di accoglienza religiosa e il direttore di uno dei centri della stessa, con le accuse, per il primo di omesso controllo e per l’altro di violenza sessuale e violenza privata ai danni di due giovani extracomunitari ospiti del centro. Per loro il pm Isidoro Palma aveva chiesto una pena di due anni e sei mesi, quasi raddoppiata dal gup.
Ai due erano stati contestati tre episodi di abuso avvenuti nel centro diretto da Azzolini. Per un fatto, lo stesso pm aveva chiesto, ottenendola, l’assoluzione, ma negli altri due casi il giudice ha riconosciuto pienamente responsabili i due imputati. Azzolini e’ stato condannato in particolare per avere in un caso compiuto violenze sessuali ripetute su un maggiorenne albanese, in un secondo caso per avere costretto a una doccia, nudo sotto il suo sguardo e nel pieno della notte, un minorenne marocchino, minacciato con un cane da guardia, secondo quanto raccontato dalla stessa vittima. Il sacerdote e’ stato invece riconosciuto colpevole per non aver mai tentato di impedire gli abusi di cui era stato avvertito con diverse segnalazioni da parte di operanti del centro.
10 maggio 2006



Venerdì, 12 maggio 2006