TELEGRAFO

di Agenzia NEV del 10-12-2008

Notizie ecumeniche brevi


(NEV) – L'Unione cristiana evangelica battista d'Italia (UCEBI) avrà un nuovo logo. Il Comitato esecutivo dell'UCEBI ha infatti bandito un concorso, aperto ad artisti e grafici, per la creazione di un suo nuovo simbolo ufficiale. L'esigenza è nata dal dover utilizzare il logo dell’UCEBI in tutti gli ambiti mediatici e dalla necessità di avere un simbolo stilizzato e di facile identificazione. Il nuovo logo dovrà quindi avere una grafica semplice, comunicativa, che consenta un’immediata comprensione del significato simbolico rappresentato. Gli elaborati grafici potranno essere realizzati con qualsiasi tecnica e dovranno pervenire nelle seguenti forme: cartacea (formato A4), in formato digitale su CD (formato JPEG – minimo 300 dpi), eventuale proposta di applicazione per la corrispondenza (busta commerciale, etichette, ecc.), eventuale proposta di applicazione su internet-video (fornita su CD). L’autore dell’opera selezionata riceverà la somma di € 500 come premio. Gli elaborati dovranno pervenire entro e non oltre il 20 febbraio 2009 a mezzo spedizione postale o consegna a mano in busta chiusa indirizzata a UCEBI – LOGO piazza S. Lorenzo in Lucina 35 00186 Roma (www.ucebi.it).
 
(NEV) – Il Dipartimento di evangelizzazione dell'Unione cristiana evangelica battista d'Italia (UCEBI) annuncia l'apertura delle iscrizioni per la Scuola Asaf per animatori e animatrici musicali per il culto e la missione. “Questa scuola – spiega il maestro Carlo Lella che ne è il direttore – è nata nel 2007 con l'intento di valorizzare il patrimonio musicale evangelico e di favorire la formazione di ministeri musicali all'interno delle nostre chiese soprattutto nell'ambito della liturgia e dell'azione di testimonianza”. Il nome Asaf si riferisce all'omonimo poeta biblico a cui sono attribuiti 12 Salmi. Per informazioni sui corsi e iscrizioni: 081.2203051; carlo.lella@ucebi.it
 
(NEV/WARC) – Promuovere e mettere in atto la Confessione di Accra a favore dei deboli, dei poveri e degli esclusi. Questo è quanto hanno affermato i partecipanti all'incontro delle Chiese dell'Alleanza riformata in Africa (ARCA), tenutosi a Maputo (Mozambico) lo scorso 6 dicembre. La Confessione di Accra è un documento stilato durante il 24° Consiglio generale dell'Alleanza riformata mondiale (ARM), tenutosi nella capitale del Ghana nel 2004; essa critica la globalizzazione economica neoliberista e impegna i cristiani a denunciarne e combatterne gli effetti devastanti sui popoli e sul pianeta. “I danni della globalizzazione economica, la distruzione ecologica e l'imperialismo sono particolarmente evidenti in Africa – afferma il documento finale dell'ARCA - dove provocano marginalizzazione, crisi alimentari, nuove schiavitù, povertà e abusi sugli esseri umani e la natura”. Considerando poi l'attuale crisi finanziaria, i riformati africani hanno sottolineato come i governi dei paesi più ricchi abbiano stanziato ingenti somme per il salvataggio delle proprie banche, facendo cadere nel vuoto gli Obbiettivi ONU del Millennio, tra cui dimezzare la povertà entro il 2015. Per il testo della Confessione di Accra: www.riforma.it/documents/accra.pdf
 
(NEV/APD) – In Serbia le chiese avventiste sono da mesi oggetto di ripetuti atti di vandalismo che ne limitano il diritto a riunirsi liberamente. Solo nel mese di novembre sono stati presi di mira ben cinque locali di culto: muri sporcati con frasi ingiuriose, finestre rotte, uffici messi a soqquadro, automobili danneggiate. “Abbiamo denunciato alle autorità questi incidenti che si sono ripetuti costantemente per tutto il 2008, ma le misure prese non hanno portato né all'arresto dei colpevoli né posto fine ai vandalismi”, ha spiegato Miograd Zivanovic, presidente delle chiese avventiste nell'Europa sudorientale. Per questo gli avventisti serbi hanno lanciato un appello all'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) e al Consiglio d'Europa, oltreché ad altre istituzioni della comunità internazionale, affinché venga fatta pressione sulle autorità serbe per efficaci misure di protezione.
 
(NEV/WCC) – Nell'ambito del programma del “Decennio per sconfiggere la violenza” e in vista della “Convocazione ecumenica per la pace” prevista per il 2011, continuano le visite di delegazioni, denominate “Lettere viventi”, del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) in nazioni luogo di scontri e conflitti violenti. A guidare la visita attualmente in corso (6-12 dicembre) in Colombia è il vescovo metodista argentino Aldo Etchegoyen, accompagnato da rappresentanti di chiese filippine, zimbabwesi e caraibiche. La Colombia è considerato uno dei paesi più violenti del mondo: oltre alla criminalità legata al mercato della droga, dagli anni ‘60 è infatti in corso un conflitto armato che coinvolge l'esercito, due organizzazioni di guerriglieri di sinistra e forze paramilitari di destra. Il calendario della delegazione del CEC prevede incontri con rappresentanti delle chiese, della Rete ecumenica colombiana ed esponenti della società civile. È in programma anche una visita nelle “zone umanitarie”, aree delimitate a cui nessuna forza armata può accedere, per garantire spazi di incolumità ai civili.
 
(NEV/ENI) – Le chiese hanno mancato di sostenere il popolo dello Zimbabwe. È quanto hanno affermato i delegati dell'assemblea quinquennale della Conferenza delle chiese di tutta l'Africa (CETA), tenutasi a Maputo (Mozambico) lo scorso 9 dicembre. “Accanto ai fallimenti delle istituzione panafricane, è doloroso dover ammettere anche quello delle chiese nel levare la loro voce contro il regime di Mugabe e nell'invio insufficiente di aiuti umanitari”, così si è espresso il pastore presbiteriano sudafricano Jerry Pillay. In altre occasioni, come per esempio nel Sudafrica dell'apartheid, le chiese sono state veicolo del cambiamento, perché non è stato così con lo Zimbabwe? Il pastore Mvume Mandala, segretario generale uscente della CETA, offre una risposta parziale nel rifiuto di interferenze esterne da parte delle chiese locali: “Quando, con il Consiglio ecumenico delle chiese, abbiamo iniziato ad occuparci dello Zimbabwe, le chiese nazionali hanno rifiutato di cooperare con noi a causa della diversa analisi politica e sociale dei problemi del paese”. Un forte richiamo ad un intervento in Zimbabwe è stato lanciato lo scorso 5 dicembre dal premio Nobel per la pace, Desmond Tutu: “Se Mugabe rifiuta di andar via, deve esservi costretto anche con l'uso della forza militare”. Intanto, nello stato africano divampa un'epidemia di colera che ha già provocato centinaia di morti e rischia di espandersi nei paesi confinanti.
 
(NEV) - "Il Libro dei Salmi potrebbe a ragione chiamarsi una piccola Bibbia in cui è presente nella maniera più bella e più concisa tutto quello che si trova nell'intera Bibbia, confezionato e preparato come un elegante manuale". Questa citazione di Martin Lutero apre il libro di Paolo Ricca “Davanti a Dio. Leggendo i Salmi” (ed. Claudiana, pagg. 96, euro 8). L'autore ci presenta il salterio come uno specchio della realtà dell'essere umano, del mondo e di Dio, e quindi non solo come scuola di preghiera e di fede ma come fonte della più alta conoscenza - di sé, del mondo e di Dio - che ci sia dato raggiungere. Guidandoci nella lettura di otto salmi, il teologo offre una chiave interpretativa per tutto il salterio, e quindi, seguendo Lutero, di tutta la Bibbia. Claudiana, via S. Pio V 15, 10125 Torino; www.claudiana.it
 
(NEV) - “Hans Ruh, per un'etica della finanza”, “Presidenziali americane, Dio non è più repubblicano”, e “Diritti umani, giustizia e dignità per tutti”, sono i servizi di copertina del numero di dicembre di “Voce evangelica”, mensile della Conferenza delle chiese evangeliche di lingua italiana in Svizzera (CELIS). In sommario, articoli su pastori riformati, 500 anni di Calvino, Natale e consumi. Completano il numero le rubriche “Libri” e “Vita delle comunità”. Voce evangelica, via Landriani 10, 6900 Lugano, Svizzera; www.voceevangelica.ch
 
(NEV) - Il numero di dicembre della rivista “Confronti”, mensile di fede, politica e vita quotidiana diretto da Gian Mario Gillio, si apre con sei editoriali dedicati alla cosiddetta “riforma Gelmini” della scuola (Gian Mario Gillio, Giuliano Ligabue, Simonetta Salacone), sul “pacchetto sicurezza del governo (Franca Di Lecce), sul caso Englaro (Ermanno Genre) e sui diritti umani (Paolo Pobbiati). In sommario, servizi su provvedimenti Gelmini e scuole elementari, Barack Obama, Bibbia e sinodo dei vescovi, dialogo cristiano islamico. Completano il numero le notizie brevi e le rubriche Opinione, Note dal margine, Cinema, Musica. Confronti, via Firenze 38, 00184 Roma; www.confronti.net


Sabato 13 Dicembre,2008 Ore: 16:57