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Sulle attuali risse tra economisti,di Gianni Mula

Ultimo aggiornamento: September 24 2012 10:38:20.

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Autore Città Giorno Ora
Guido Pegna Monserrato (Ca) 23/9/2012 14.27
Titolo:E allora?
Condivido completamente. Essendo sconsolatamente consapevole di questa situazione da tempo non leggo più ne’ quotidiani ne’ settimanali. Nel tentativo di capire le cose del mondo e il loro senso mi sono “ritirato” a leggere Borges (occorre conoscere anche quella parte), Soriano, Alvaro Mutis, Vitaliano Brancati, Sciascia, Lussu, e poi Gadda, Bianciardi e di tanto in tanto anche il buon Manzoni.
Autore Città Giorno Ora
Gianni Mula Cagliari 24/9/2012 10.38
Titolo:Quello presente non è l'unico mondo possibile
Caro Guido, la tua reazione è comprensibile e pienamente giustificata dal mondo in cui attualmente viviamo. Ma questo mondo non è l’unico possibile, e quello che tutti siamo chiamati a fare è renderlo diverso e migliore, ciascuno per quello che può fare. Non sto facendo un appello moralistico ad essere più buoni, ma cerco di invitare chi mi legge a rendersi conto che in una società completamente globalizzata non esistono nicchie nelle quali nascondersi ignorando il resto del mondo. Perché quello che succede nel resto del mondo, che lo vogliamo o no, ci riguarda da vicino anche se avviene lontano e anche se riguarda solo persone che non conosciamo.
Grandi del nostro tempo come Ernesto Balducci e Carlo Freccero, ciascuno dal suo punto di vista, di credente impegnato nella testimonianza della propria fede il primo, di laico disincantato ma coerente il secondo, ci esortano, come ho raccontato nel mio post originale sul furto d’informazione, a non aver paura di cercare l’impossibile, cioè a non rassegnarsi alla scomparsa, nella nostra società industriale avanzata e competitiva, di rapporti umani autentici, cioè non soffocati e uccisi dalla convinzione che l’interesse personale è la sola cosa che conta.
E allora quello che possiamo fare è testimoniare tutti, ciascuno nella maniera a lui più congeniale, che la visione del mondo di Balducci e Freccero è anche la nostra. La tua maniera, quella di ritirarti a leggere Borges e gli altri autori che ami, va benissimo, purché non sia vissuta come una rinuncia all’azione e alla testimonianza: la tua azione è contribuire a preservare i valori della cultura non astrattamente, con le solite roboanti e vuote parole della retorica ufficiale, ma concretamente, testimoniando nei fatti che le parole di quegli autori aiutano davvero a vivere e a superare momenti difficili come quello che attraversiamo.
Tornerò presto sull’argomento.