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Ultimo aggiornamento: July 07 2012 07:55:46.

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Autore Città Giorno Ora
Giuseppe Zanon Cottolengo-Brescia 05/7/2012 15.55
Titolo:Complimenti
Carissimo Nadir,

cone al solito, complimenti per il tuo nuovo pezzo ''Educare se stessi...' sui preti sposati e sul loro raduno internazionele a Bruxelles.
Mia impressione: voli alto, voli alto perchè dici benissimo quello che si dovrebbe fare per applicare pienamente il Vangelo, perchè la Chiesa applichi la legge del confronto, dell'amore, dell'apertura indicata da Concilio Vaticano. Dici bene (come già nel tuo libro 'Uomini senza collare...') ma le cose, per i preti sposati, stanno un pò differentemente (almeno secondo me) e la loro lotta si infrange contro un muro di gomma; la controparte non ci sente, solo la speranza ci sorregge.
Provo a fare una chiacchierata su questo, riprendendo alcune tue affermazioni.
1 '..a Bruxelles ci sarà la riunione del Movimento internazionale di tutte le organizzazioni dei preti sposati'
No, a Bruxelles ci saranno alcune oraganizzazioni internazionali, per l'Italia l'organizzazione più solida e antica 'Vocatio' con il valido rappresentante Franco Brescia, ma quanti anche da noi parlano di preti sposati e a loro modo: Barbero,Serrone,Miragoli, Gennari (il fondatore di Vocatio), Sante Sguotti, Bollettini Federico, per non parlare di te e di Giovanni Sarubbi, per non parlare, nel mondo, di Milingo.... et omnis spiritus laudet Dominum, son convinto che ognuno ha qualcosa di valido da portare avanti....
2 '...superamento dell'obbligo del celibato...dal punto di vista biblico, storico,teologico,pastorale,spirituale...'
ma serve poco, han sempre ragione loro, sono i maestri in Israele, loro parlano a nome di Dio! Ci vogliono anche argomenti più terra terra e le cose cambieranno 'per forza', quando i fatti costringeranno a rivedere tutti i loro bei discorsi.
Il magistero degli ultimi pontefici parla del celibato come 'sommamente conveniente al sacerdozio', ma bisogma aggiungere che anche l'attuale gerarchia, in pratica, lo considera 'sommamente conveniente' ma per motivi pratici: economico, perchè il prete celibe costa meno e dà tutto alla chiesa,motivo organizzativo perchè il prete senza famiglia può essere spostato facilmente. E non importa se la legge del celibato non viene rispettata, c'è la giustificazione della fragilità umana e la sanatoria della misericordia di Dio.
E la severità contro i separati-divorziati-risposati? Eh, ma quelli infrangono il sacramento del matrimonio,...quelli sono in peccato!
E se dicessimo che per la par condicio nei componenti il popolo di Dio, anche tutti i preti con relazione con donne non possono celebrare e confessare:ma no, non si può dire, impensabile! diabolico! Fuori di ogni logica!
3 '..una chiusura quesi totale al dialogo....'
Non illudiamoci, è chiusura e basta, totale,di tutta la gerarchia (almeno per adesso...e chi pensa diversamente rischia forte).
Ti ricordo il fatto concreto. Giubileo 2000, Mauro del Nevo, presidente di Vocatio, inoltra tramite il suo vescovo Ablondi e tramite il cardinale Re, una umile domanda al Papa perchè i preti sposati siano ricevuti da lui, anche in forma privata e silenziosa. Esito?
Nessuna risposta, neanche una risposta di cortesia, e in bella evidenza televisiva, don Benzi presentava al Papa ..le prostitute (e che diamine...era Giubileo o no?) molto più gratificanti di quei romp.............che sono i preti sposati!!!!!!!!!
4 'grande e valido aiuto per quanti hanno abbandonato il ministero'
In questo ci dobbiamo impegnare tutti perchè il trauma dell'abbandono del ministero ha buttato fuori causa qualcuno di noi, che non ce l'ha fatta. Chi ha percorso un faticoso cammino ed ha metabolizzato la triste esperienza passata e ha recuperato fiducia in sè e soprattutto in Dio Padre, deve aiutare 'evangelicamente' il fratello in difficoltà. E il sito di Giovanni ci aiuta al dialogo e, in merito, conosco qualcuno di noi che sta facendo cose davvero belle. Come dici tu '..un ascolto attento diventa un grande servizio ed un effettivo aiuto che si offre al fratello'.
Nadir Giuseppe, un incoraggiamento ed una preghiera per i nostri confratelli che sono a Bruxelles, qualcosa di buono verrà fuori di certo per la causa dei preti sposati, senza pretendere l'unità di intenti perchè c'è già quella della fede e del vangelo.
Ciao e belle cose
Giuseppe Zanon
Autore Città Giorno Ora
Ernesto Miragoli Como 07/7/2012 07.55
Titolo:LASCEREI I MORTI SEPPELLIRE I MORTI
Ho letto con molto interesse l'articolo di G.Nadir e la risposta di G.Zanon. Mi sento in sintonia con entrambi. A proposito del raduno dei preti sposati a Bruxelles ho inviato delle riflessioni al presidente di Vocatio Giovanni Monteasi. Ha ragione G.Zanon quando afferma che quell'incontro potrebbe essere incompleto, ma non credo che si possa fare altrimenti in quanto mi sembra un po' difficile riuscire ad organizzare tutti.
E qui vengo al punto.
Le riflessioni di Nadir ben esprimono il sentire di moltissimi di noi sacerdoti che hanno abbandonato il ministero e le sue indicazioni sono sintesi di quanto molti di noi dicono e scrivono in questi anni.
Vorrei aggiungere una mia riflessione particolare.
Sono sempre stato - e lo sono tuttora - per un dialogo collaborativo con i Pastori, ma trovo la centralità romana e anche quella italiana sempre più refrattaria a questo.
Allora proporrei che ognuno faccia il proprio percorso di testimonianza. Non sempre l'unione materiale fa la forza perchè qui non si tratta di rivendicazioni sindacali, ma di un nuovo modo di vivere la propria testimonianza ecclesiale. Mi piace pensare che i preti sposati siano un seme per la chiesa di domani. Essi soffrono situazioni e disagi che spesso sono frustranti, ma debbono continuare la propria testimonianza a livello singolo o di piccolo gruppo per il futuro di una realtà che trascende le opinioni di coloro che s'arrogano il diritto di parlare in nome di Dio e del Cristo di Dio.
Il piccolo seme crescerà come una grande pianta : a Dio ed al suo Spirito il compito di stabilire i tempi del germoglio della pianta.