I commenti all'articolo:
Lettera aperta a Benedetto XVI,

Ultimo aggiornamento: December 02 2011 21:18:53.

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Autore Cittą Giorno Ora
Enrico Sciarini Segrate 05/4/2010 17.10
Titolo:lettera aperta
Ora aspettiamo che i sacerdoti che hanno una compagna prendano coraggio e scrivano anche loro una lettera aperta al pontefice
Autore Cittą Giorno Ora
chino piraccini Cesena(FC) 12/4/2010 18.47
Titolo:eprimo gratitudine per vostra lettera aperta a papa benedetto
Avete centrato tutte le questioni del celibato obbligatorio, soprattutto la questione del cuore che dev'essere indiviso per servire degnamente il Signore. Il prete non può perdersi in sentimenti frantumati per la sua donna e i suoi figli eventuali. Questo argomento appare a molti, vescovi, preti e buoni laici e buone donne come l'argomento ecclesiale che taglia la testa al toro, e fa gridare alla libertà dei figli del regno, là dove "neque nubent,neque nubentur". Purtroppo questi signori dimenticano che l'essere umano solo è un rischio permanente, non tanto per la pedofilia, ma per gl'infiniti surrogati dell'amore di cui è a rischio il cuore dell'uomo-prete. Grazie a Voi. Chino
Autore Cittą Giorno Ora
filippo angileri trapani 14/4/2010 11.30
Titolo:Lettera aperta a Benedetto XVI
Complimenti per la lettera.Nella Fede Baha'i di cui mi onoro farne parte, non esiste la gerarchia, non ci sono preti nè suore,la comunità va avanti con il contributo di tutti/e non ci sono caste, la religiosità e gli aspetti pratici vengono gestiti da tutti/e attraverso la legge della consultazione.E' un mondo nuovo e meraviglioso, venite a vedere.. inoltre chi vuole può sposarsi, non esiste il celibato imposto.
Tutti dovete ancora scoprire questa cosa così entusiasmante che realizza le migliori aspirazioni di tutti/e noi.
Fraternamente
filippo

www.bahai.it
Autore Cittą Giorno Ora
Silvio Brozzi Roma 26/4/2010 15.01
Titolo:Cosa dice Gesù Cristo
Vangelo secondo Matteo (MT 19,10):

Gli dissero i discepoli: "Se questa è la condizione dell'uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi". Egli rispose loro: "Non tutti possono capirlo, ma solo coloro ai quali è stato concesso.
Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca".
Autore Cittą Giorno Ora
Giuseppe Morelli ROMA 17/5/2010 14.16
Titolo:Scelta, Vocazione e RESPONS-ABILITA'
Due sono le vocazioni dell'ESSERE UMANO:
MATRIMONIO oppure CONSACRAZIONE RELIGIOSA.
Il SACERDOZIO non è un LAVORO ... ma una CHIAMATA VOCAZIONALE e ci sono SOLO DUE modalità di VIVERE la VOCAZIONE che i SACRAMENTI, cioè la CONSACRAZIONE a DIO della VITA di RELAZIONE, offrono: l'ORDINE nel MATRIMONIO e l'ORDINE nel SACERDOZIO.

Infatti, gli SPOSATI, i MARITATI, collaborano con il proprio ministero UNICO ed IRRIPETIBILE, al DISEGNO ddi DIO per la VITA dell'UMANITA' "nel SECOLO" ... ed hanno una dignità che non è nè superiore nè inferiore alla dignità del SACERDOZIO MINISTERIALE.

Ecco l'esempio di San Paolo con il suo rapporto fruttuosissimo con Aqulia e Priscilla.

Mi chiedo ... ma questi uomini che non sono nè carne né pesce ... e queste donnicciuole da quattro soldi ... abbiano il coraggio di vivere la vita delle povere persone che LAVORANO per SBARCARE il LUNARIO ... e RINUNCINO al PRIVILEGIO dell'ABITO SACRO ... SEEVENDO DIO da LAICI ... ad esempio nel DIACONATO ... che è dignitosissimo.

Questa è VERITA' di VITA ECCLESIALE E SPIRITUALE secondo ORDINE e che GESU' IN PERSONA APPROVA.

Poi, ogni situazione è degna di ricevere COMPASSIONE, COMPRENSIONE, ACCOGLIENZA ... ma laddove l'UMILTA' è "IL" SEGNO dell'ESSERE NEL'AMORE DI DIO e nella SUA GRAZIA.

Direttore, la SALVEZZA sta solo ... nella FEDE ... mentre la GIUSTIFICAZIONE sta SOLO nei SACRAMENTI e la SANTITA' sta solo nelle OPERE!!!

Convertitevi e credete al Vangelo.

Baqdate bene a non dover rispondere di tante anime che contribuite a confondere per la vostra IDEOLOGIA ANTICATTOLICA ... ANTICRISTICA!!!

Basta con questo scempio di FALSI CRISTIANI!!!

BASTA!!!

CONVERTITEVI e CREDETE AL VANGELO.

NEL NOME DEL SIGNORE GESU' CRISTO, CONVERTITEVI E CREDETE AL VANGELO.

IN NOME DEL SIGNORE,
Giuseppe Morelli
Autore Cittą Giorno Ora
Stefania Salomone Roma 17/5/2010 19.31
Titolo:Chiamati alla felicità, alla libertà. Altrimenti parliamo di aria fritta.
E, oltretutto, bisognerebbe informarsi seriamente.
Le prime comunità cristiane avevano presbiteri sposati. La storia della chiesa cattolica conta 39 papi sposati ...
Come la mettiamo?
Gesù non ha mai parlato di consacrazione né tanto meno ha preferito gente celibe a gente sposata, tanto è vero che ha riposto tante speranze nel testardo Pietro che, per giunta, aveva ceduto alle insidie della carne ...povero lui.
Mi sorprende peraltro la massiccia presenza di maiuscole, perché queste persone amano distinguere ciò che merita da ciò che non merita, e va scritto in minuscolo.
Peccato che spesso questo riguardi perfino le persone, ma forse loro hanno letto un altro vangelo, uno in cui si narra di un Gesù che discrimina o ignora i diritti fondamentali della persona umana.
Ho letto di presunti privilegi, addirittura il privilegio dell'abito sacro, ma quale Dio è mai questo?
Mi dispiace che viviate questo inferno, perché non deve essere una vita serena la vostra, ma, coraggio! Rimettete in tasca il dito inquisitore e sorridete.
E' l'augurio sincero di una donnicciola da quattro soldi, che cerca la ricchezza al di fuori delle assurde leggi della religione, lì dove Gesù ha piantato la sua croce. Fuori della religione.
Autore Cittą Giorno Ora
Salvatore Trotta Tampa 31/5/2010 17.49
Titolo:La libertà non si elemosina
La questione del celibato è una NON questione, da un lato e una questione di sottomissione dall\\\'altro.
a) La sottomissione all\\\'uomo è contraria al Vangelo perchè lo stesso vangelo condanna la schiavitù o sottomissione volontaria ad altri uomini: "smettete di divenire schiavi degli uomini. " (1 Corinti 7.23) "Per tale libertà Cristo ci rese liberi. State dunque saldi e non vi fate porre di nuovo sotto un giogo di schiavitù." (Galati 5.1)
Perchè voler chiedere ad un altro uomo il permesso di fare ciò che Dio permette ?

b) La non questione è più facilmente comprensibile perché che se si chiede a qualcun altro qualcosa che si può facilmente ottenere autonomamente evidentemente c\\\'è una convenienza personale economica alla base di tale richiesta.
Ciò è talmente più vero quando il Vangelo stesso, il quale chi vuol essere prete decide di servire, afferma : "Il vescovo deve perciò essere irreprensibile, marito di una sola moglie, di abitudini moderate, di mente sana, ordinato, ospitale, qualificato per insegnare, non ebbro schiamazzatore, non percotitore, ma ragionevole, non bellicoso, non amante del denaro, uomo che diriga la propria casa in maniera eccellente, avendo i figli in sottomissione con ogni serietà;  (se in realtà un uomo non sa dirigere la propria casa, come avrà cura della congregazione di Dio?) (1 Timoteo 3.2-5)

Quindi perchè voler chiedere ad un altro uomo il permesso di fare ciò che Dio permette ?

Dio disse: "Se ti volgi per fare il bene, non ci sarà un'esaltazione?" (Genesi 4.7) - "Ma se, quando fate il bene e soffrite, lo sopportate, questa è cosa gradita presso Dio." (1Pietro 2.20)
Così per fare il bene non c\\\'è bisogno di chiedere il permesso a nessuno se qualcuno lo fa va pure contro Dio.
Autore Città Giorno Ora
XXXXXX XXXXXX LLLLLLLLLLLLLLLLL) 25/11/2011 17.24
Titolo:finalmente qualcuno che ha il coraggio della verità!
sono prete da oltre quarant'anni e il problema da voi presentato è vissuto da molti preti. C'è una considerazione da fare che mi faceva un prete e che condivido: spesso la donazione è solo costrizione anche perchè negli anni 60 quando iniziai la mia strada verso il sacerdozio ci veniva se non impedito almeno sconsigliato il fare gli esami alle scuole pubbliche in modo che non avendo alcun foglio in mano si era coscretti a rimanere anche se controvoglia. Questo prete, ora in Svizzera dagli anni '70 mi diceva: "Rientrerò in Italia solo quando sarò economicamente libero": Che dire poi della "eguaglianza" che avrebbero dovuto fare con l'8 per mille?
C'è qualche prete che deve mangiare pane e cipolle ed altri che ancora si costruiscono ville (vedi don Verzè). Io purtroppo sono vecchio ma spero che "i miei figli????????" possano godere di una maggiore libertà di essere preti ed insieme avere il conforto di una donna che possa condividere la loro solitudine, cosa che mi pesa particolarmente ora che sono vicino ai '70. Grazie!
Autore Città Giorno Ora
Paolo Gianardi Piombino 02/12/2011 21.18
Titolo:grazie
sono convinto che la mia fede in Gesù il Liberatore sia sopravvissuta alle delusioni per lo strapotere e l'ipocrisia vaticani anche grazie al fatto di avere vissuto da vicino - negli anni sessanta del secolo scorso, quand'ero poco più di un ragazzo... - l'esperienza di qualche carissimo, coraggioso amico prete cattolico, che decideva di vivere alla luce del sole il proprio amore per la propria, non meno coraggiosa compagna: sono grato a quelle care persone ed a voi