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Collirio per il Cardinale: apra gli occhi.,di don Paolo Farinella

Ultimo aggiornamento: June 13 2011 07:24:19.

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Autore Città Giorno Ora
Ernesto Miragoli Como 13/6/2011 07.24
Titolo:Solo collirio?
L'articolo di don Paolo centra il problema del clero e del suo "reclutamento": si guarda al passato. Sì, siamo una chiesa che vive di ricordi e di nostalgie per un mondo che non c'è più.
E meno male che non c'è più!
Era un mondo fondato sul sacro come potere e non sulla sacralità come proposta. Era un mondo in cui - come si dice in Lombardia - "pret e re: o parlan ben o tasè (preti e re: o parlarne bene o tacere)". Era un mondo che aveva dei valori che tuttora sono validi, ma che erano fondati più sul perbenismo che sull'autenticità.
Paolo stimola il suo Pastore (Bagnasco è vescovo della sua chiesa) e, bonariamente, lo invita ad aprire gli occhi prestandosi metaforicamente a fornirgli del collirio (di cui Paolo, reduce da intervento agli occhi, conosce certamente i benefici). Credo che il collirio non basti, a meno che uno dei principi attivi del preparato sia il Ginseng, radice di pianta orientale celebre anche in occidente.
Oltre al collirio serve anche la "voglia di vedere".
Di questa voglia di vedere non trovo che siano dotati molti vescovi i quali, secondo i canoni classici ai quali fa riferimento Paolo nel suo articolo, sono modellati su uno schema di episcopato che è ancora "onore e promozione" e non "servizio e dedizione". Stanno fra la gente, ma non s'accorgono che la gente li onora senza accoglierli perchè non sono testimoni di un Messaggio, ma solo proclamatori di verità codificate e stantie.
Ernesto Miragoli