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IN DIGIUNO CONTRO LA GUERRA,di Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Ultimo aggiornamento: September 06 2013 20:36:48.

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Autore Città Giorno Ora
Federico La Sala Milano 05/9/2013 17.20
Titolo:DIGIUNO? NO GRAZIE! (don Aldo Antonelli)
DIGIUNO? NO GRAZIE! *

Paolo Farinella, amico e compagno, scrive:

«Volevo anche io aderire all’invito di Francesco papa per un giorno di digiuno per la Pace in Siria, sabato 7 settembre 2013, mentre i G20 a San Pietroburgo, mangiano caviale e salmone e decidono la guerra o meglio la vendita di armi, sempre redditizia. Poi leggo che vi aderiscono: Mario Mauro, ministro italiano della guerra, sempre in quota CL, già Pdl ora montiano e favorevole alla grazia per Berlusconi; Formigoni Roberto, CL celestiale, non nuovo ai rapporti con i Dittatori e indagato anche lui e strenuo difensore di Berlusconi.

Potrei continuare nella litania dei colpevoli che non dovrebbero nemmeno farsi vedere, se avessero un minimo di coscienza e di dignità. Invece ...

A questo punto più che un digiuno per la pace mi pare un coffe break dalle larghe intese con delinquenti e guerrafondai e immorali in passerella da primo piano. No, il casino non fa per me!»

A ciò che scrive l’amico Paolo, aggiungo che un vero e serio discorso sulla Pace non può non comprendere e coinvolgere anche il discorso "politica" e il discorso "economia". Una politica ed una economia che nulla hanno a che fare con l’affarume, politico ed economico, di CL, PdL e compagnia brutta!

E non per essere "puritani" e/o "schizzinosi".

Ma per non essere conniventi!

*

Aldo [don Antonelli]
Autore Città Giorno Ora
Giovanni Sarubbi Monteforte Irpino 06/9/2013 20.36
Titolo:
Non condivido quello che afferma don Aldo che riporta una affermazione di di Paolo Farinella. A questo scritto si attaglia perfettamente il detto "QUANDO IL SAGGIO INDICA LA LUNA, LO STOLTO GUARDA IL DITO". Non comprendere la drammaticità della situazione del mondo e perdersi in discussioni come quelle di don Paolo e don Aldo significa essere proprio fuori dalla realtà. Chiunque oggi dica qualcosa contro la guerra deve essere sostenuto al di la delle proprie contraddizioni. E dico questo con stima e affetto per don Aldo e don Paolo.