I commenti all'articolo:
PAPA FRANCESCO IL VANGELO E GANDHI,di Raffaello Saffioti

Ultimo aggiornamento: February 20 2017 17:43:31.

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Autore Città Giorno Ora
CENTRO GANDHI ONLUS Pisa 27/12/2016 13.48
Titolo:Rompere il silenzio ...
Un "silenzio assordante" circonda nella Chiesa, sia tra le alte gerarchie che tra i semplici parrorci e fedeli, l'importante documento di papa Francesco sulla nonviolenza. A rompere il silenzio viene opportunamente questo prezioso saggio di Raffaello Saffioti, che avendone colto la portata storica, lo rilancia alla nostra attenzione e riflessione.  C'è molto da lavorare e da studiare: la riforma della Chiesa andrà di pari passo con la crescita nella società mondiale della cultura della nonviolenza. Riusciranno le chiese cristiane a diventare quella Internazionale della nonviolenza che salverà l'umanità dal flagello della guerra ?
 
Autore Città Giorno Ora
Antonio D'Agostino Vibo Valentia 28/12/2016 21.45
Titolo:Le porte strette della riforma
Rigorosa e preziosa l’analisi di Raffaello Saffioti nella riproposizione di un tema cruciale nella storia dei popoli, che continua a rimanere irrisolto e che chiama in causa, ancora e sempre, la responsabilità di chi governa ma anche di ognuno di noi. I testi fondamentali che sottopone al nostro approfondimento, portano tutti ad una sola conclusione: non è più il tempo e non c’è più spazio per le omissioni, le contraddizioni, le ambiguità... Il Vangelo reclama radicalità anche e soprattutto sulla scelta della nonviolenza! E qui  facciamo nostra la domanda finale: “Fino a che punto si potrà spingere Papa Francesco per la riforma della Chiesa in senso evengelico?”Antonio D’Agostino
Autore Città Giorno Ora
Mariella Ratti La Spezia 29/12/2016 10.29
Titolo:
Splendido lavoro, grazie Raffaello! Ci invita a riflettere non solo sul futuro della Chiesa, ma anche  sul futuro dell'umanità per salvarsi. Il percorso è la nonviolenza. La vera rivoluzione è il passaggio dalla cultura dell'oppressione e delle guerre alla cultura della nonviolenza. La storia ce lo insegna, il Papa lo ha ribadito. Resta la domanda finale e la consapevolezza che il percorso è arduo, ma resta l'unico.
Autore Città Giorno Ora
Raffaello Saffioti Palmi 26/1/2017 18.54
Titolo:
Ricevo dall'amico p. Felice Scalia s.j. il seguente messaggio che con la sua autorizzazione rendo pubblico. Raffaello Saffioti




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Raffaello carissimo,
                                    devo prima di tutto chiedere scusa del mio lungo silenzio. Sono stati mesi per me molto difficili, costellati da viaggi di cui avrei fatto volentieri a meno. Questo trambusto (che però non mi esonerava dagli impegni quotidiani ...) mi ha impedito di leggere il Suo lungo articolo sulla nonviolenza di papa Francesco. Articolo prezioso perché permette di conoscere retroscena di un messaggio per la pace che ha fatto scalpore. Tante cose mi erano sfuggite e quindi... Grazie! 
La nonviolenza ed il ripudio della guerra anche giusta (se mai ci fosse) non fanno parte delle cultura cristiana almeno dal 313 quando "per miracolo" le guerre imperiali divennero guerre cristiane e non esistettero più martiri obiettori di coscienza al "sacramentum" imposto da Roma, ma vigliacchi paurosi che non volevano rischiare la pellaccia. E' una triste storia che ha impedito che il cristianesimo tracciasse una "storia altra", alternativa. Insomma c'è un pacchetto di atteggiamenti che distorcono la prassi cristiana ed offuscano il vangelo, ma portano potere e splendore ai vertici, ininterrottamente fin da Costantino. L'Occidente così solo di parata si cristianzza, non si costruisce sul Vangelo, ma sul suo svuotamento. Sulla separazione netta tra una fede da vivere in chiesa ed una vita da vivere coi parametri del mondo sui campi di battaglia, di sterminio o nelle Borse.
Papa Francesco - lo dice bene Lei - deve essere cauto, perché già ora è accusato di avere rotto con la tradizione. Non lo chiamano "protestante", "comunista", "poveraccista", illegittimo? Messori e Socci sarebbero divertenti se non avessero dietro le spalle chi ha interesse a mondanizzare il Vangelo. E non parlo solo di laici.
Grazie per il Suo lavoro, grazie per il Suo affetto, Professore carissimo.
Fraterni e cordiali saluti nella speranza.
Felice  

 
Autore Città Giorno Ora
elio cassano bari 20/2/2017 17.43
Titolo:Mai perdere la speranza, luce sempre accesa
Era davvero ora. Spero con tutto il cuore che da queste scintille divampi fiamma viva. In qualche modo si dovrebbe parlare un po' meno di Gesù e mettere al centro l'uomo, il suo senso di responsabilità. Far emergere insomma il Divino nell'uomo, quel divino che è immesso con il Soffio di vita in noi. Forse si è messo troppo l'indice sull'uomo peccatore " in pensieri, parole, opere e (persino) omissioni" e "per mia colpa mia colpa, mia grandissima colpa". Da questa premessa credo che non si riuscirà mai a fa emergere il Divino che è in me, e figuriamoci quanto di divino nel fratello. Siamo spinti forse a chiuderci, a nasconderci e temere il fratello. Come se non fossimo fatti, in tutto e pe tutto, a immagine e somiglianza di Dio. Come se Dio non ci lasciasse davvero liberi di fare qualsiasi cosa, anche malvagia. Penso che dovremmo partire da questa consapevolezza per capire e accettare la grande resposabilità affidataci. "...dominare la terra", noi, non chiedere solo a DIo di intervenire, a volte, scusate, quasi ci rivolgessimo a mago Merlino.