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Difendere la rivoluzione islamica, ampliare i diritti e la giustizia,di Amina Salina

Ultimo aggiornamento: July 06 2009 10:55:42.

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Autore Cittą Giorno Ora
Mario Migliarese Catanzaro 05/7/2009 20.01
Titolo:MA COSA VOLETE PROVARE?
Non Capisco come si possa difendere l'indifendibile. Uno stato Teocratico dove a comandare sono gli Haiatollà e le loro leggi indiscutibili, dove le donne devonno uscire con il velo, dove non c'è democrazia, dove l'uomo non è rispettato nei suoi diritti fondamentali di libertà, uguaglianza ed autodeterminazione, come è possibile tollerarlo e stare in silenzio? Non penso certamente alla guerra, ma che bisogna sostenere chi lotta per i diritti umani si! Non è possibile il dialogo - anche quello interreligioso - con chi pensa di possedere la verità e considera gli altri "infedeli", con chi non rispetta la libera professione di una fede che sia diversa da quella islamica, se non con pesanti limitazioni, con chi priva dei diritti civili coloro che abbandonano la fede islamica per abbracciare quella cristiana, con chi ha costretto e costringe tanti iraniani a chiedere asilo nei paesi occidentali considerandoli traditori. Nel dialogo se uno dei due non vuole o non è capace di mettersi in ascolto dell'altro non sarà possibile. Aiutiamo l'Iran se continuiamo a sostenere chi crede nei valori della tolleranza, del rispetto e del vero dialogo!
Autore Cittą Giorno Ora
Lucia Martina Avellino 06/7/2009 10.55
Titolo:Ma cosa conosciamo dell'Iran
Rispondo a Mario Migliarese ponendo una domanda: cosa conosciamo realmente dell'Iran che non sia frutto di pregiudizi liquidatori diffusi da chi ha interesse a mettere le mani anche su quella nazione? Ma come si fa a giudicare una realtà che non è a portata di mano solo basandosi su ciò che dicono i mass-media maggiormente diffusi che sono notoriamente contrari a tutto ciò che si muove contro una visione imperiale del mondo? Io conosco italiani che vivono in Iran per lavoro e che mi descrivono una realtà molto libera e aperta, dove c'è una effettiva libertà religiosa (ci sono comunità cristiane ed ebree), come hanno fra l'altro potuto testimoniare anche una delegazione ecumenica italiana che ha partecipato ad un incontro interreligioso proprio a Teheran. Mostrificare una realtà, come fanno i nostri mass-media nei confronti non solo dell'Iran, è sicuramente sbagliato. I mostri non esistono e chi ci crede sbaglia.
Non capisco poi la battaglia feroce che i nostri mass media fanno contro la teocrazia a Teheran e l'assoluto silenzio contro la teocrazia nostrana imperniata sul Papa, che si comporta come il vero padrone d'Italia (vedi la sua opposizione ai DICO, alla legge sul testamento biologico, alle sue pretese economiche per le scuole confessionali e gli insegnanti di religione, all'appoggio ultimo alla legge razzista contro gli immigrati).
Mi sembrano molto sospette le prese di posizione per la difesa dei diritti umani a Teheran mentre poi in Italia siamo vittime di una violenta ondata di razzismo che è diventato addirittura legge.
Allora non lasciamoci imbrogliare da chi mesta nel torbido per difendere interessi colossali che anche in Iran si chiama petrolio, con la povera gente semplicemente usata per farsi sfruttare meglio.