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Ultimo aggiornamento: July 20 2009 17:41:01.

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Autore Città Giorno Ora
Federico La Sala Milano 20/7/2009 17.41
Titolo:Legge sulla sicurezza, Napolitano: "Chi mi critica non conosce la Costituzion...

Legge sulla sicurezza, Napolitano:
"Chi mi critica non conosce la Costituzione"

ROMA - "Sono stati invocati poteri e doveri che non ho" così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, risponde a chi lo ha criticato per la promulgazione della legge sulla sicurezza. E in materia di intercettazioni auspica che a settembre quando il ddl verrò riesaminato al Senato vi sia "spirito di apertura e senso della misura", per arrivare ad "una riforma condivisa".

La legge sulla sicurezza. Giorgio Napolitano ribatte "a qualche fiero guerriero" che lo ha criticato soprattutto dopo la promulgazione della legge sulla sicurezza. E’ stata una promulgazione piena, e chi "invoca polemicamente poteri e doveri di intervento che non ho, mostra di aver compreso poco della Costituzione". Il Capo dello Stato torna a chiedere capacità di autocritica e dialogo da parte di governo e opposizione, e spiega che il dibattito sulle intercettazioni sarà uno dei "banchi di prova" della nuova stagione.

Le intercettazioni. "Riconoscere che esiste un problema di revisione di regole e di comportamenti in materia di intercettazioni è la premessa per cercare soluzioni appropriate e il più possibili condivise". E’ l’auspicio espresso dal presidente delle Repubblica. Soluzioni che, a suo giudizio, si possono raggiungere "cogliendo l’occasione dell’opportuno slittamento delle votazioni in parlamento sulla legge già da non breve tempo in discussione".

Per Napolitano, dunque, "occorre spirito di apertura e senso della misura da parte di tutti i soggetti interessati". Anche per questo, sottolinea il Capo dello Stato, "sarà prossimamente questo uno dei banchi di prova di quel confronto più civile e costruttivo tra maggioranza e opposizione che continuo a considerare necessario nell’interesse della democrazia e del paese".

* la Repubblica,20 luglio 2009