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IL PORCELLUM IL MALE MAGGIORE - IL VOTO DI PREFERENZA, PER FAVORE,di Agostino Spataro

Ultimo aggiornamento: May 26 2013 23:07:51.

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Autore Città Giorno Ora
domenico stimolo catania 26/5/2013 23.07
Titolo:
Per oltre 45 anni la democrazia in Italia sull’uso del voto è stata elementare, per come si addice alla democrazia. Voto con il proporzionale e con preferenza, per tutti i livelli nella gerarchia competitiva (specificità dell’ambito territoriale). Semplice e trasparente.
Poi, sono arrivate le “menti fini”. I contorsionisti dell’equilibrismo….ad uso e consumo. Risultato: ormai tutte le tecniche operative del voto sono differenziate, tra di loro. Circoscrizionali, comunali, provinciali, regionali, camera, senato, europee.
Preferenza sì, e poi no. Maggioranze nazionali, camera, che esistono solo in virtù di enormi regali, frutto della più bizzarra ed infausta fantasia. Al senato, vale la regione.
Per chi si allea vale una soglia, per gli altri, singoli, il metro si espande a dismisura.
In alcuni ambiti solo il primo turno, per altri, più che la singola tornata vale la doppia.
In più c’è la bellezza del voto unico o del voto disgiunto. Si veda le comunali. La scelta del sindaco si accavalla e si separa rispetto ai partiti.
La nostra democrazia di voto è diventata un vero e proprio casino…..secondi i gusti di questi o di quelli.
Poi, come nel caso di Roma, dato che ormai tutti…. gli amici degli amici, diretti ed indiretti, presentano lista, giusto per allegro gioco, la scheda si allunga…..arriva a un metro e quaranta. La cabina, però, è sempre la stessa, e non permette la stiratura completa.
I cittadini sono diventate cavie degli esperimenti di laboratorio degli “scienziati pazzi”. Si incazzano e non vanno più a votare.
I Padri costituenti si rivoltano nelle tombe, ma non frega proprio a nessuno…..dei “soloni” manovratori.
E poi, tutti i ciarlanti di turno, che con il loro continuo chiacchiericcio si mantengono lauto soldo, dicono che la nostra democrazia è in crisi.