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Lo sanno anche i bambini,di Giovanni Sarubbi

Ultimo aggiornamento: July 27 2016 22:36:39.

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Autore Città Giorno Ora
Mauro Matteucci Pistoia 27/7/2016 22.36
Titolo:Studiare, studiare, studiare
Carissimo Giovanni,
                             il tuo articolo, sul quale ho riflettuto a lungo prima di risponderti, pone, come al solito, grosse problematiche che ci interrogano di fronte agli ultimi tragici avvenimenti. Vorrei dare anch'io un modesto contributo alla riflessione. Innanzi tutto, perché ci turbiamo di fronte agli ultimi sanguinosi episodi, che hanno riguardato città della vecchia Europa? Credevamo di essere immuni dall'ondata di guerra e di morte, che tocca vaste aree del Mediterraneo e del Medio-Oriente? Non sappiamo che intere città e interi stati sono stati cancellati da bombardamenti e da conflitti interni su cui molti del buon mondo occidentale lucrano in modo infame? Quante centinaia di migliaia se non milioni di vittime - e non poche centinaia, come in Europa - ha fatto una guerra in essere, anche se non dichiarata? Oggi si mescolano in una miscela esplosiva denaro, religione, tecniche dell'informazione per non parlare della formazione: in pochi mesi avviene la radicalizzazione religiosa dei disperati, che poi organizzano le assurde stragi cui assistiamo.  Ma guardiamo un attimo all'Italia e in particolare alla scuola: vi ho lavorato per quasi 40 anni, credendo sempre alla sua funzione educativa secondo l'obiettivo di formare "cittadini sovrani", come insegnava il grande don Milani. Oggi ne restano brandelli miserevoli, grazie alle continue riforme, dalla Berlinguer alla "nuova scuola" del duo Renzi-Giannini! La Costituzione, baluardo di etica e di civismo, la si vuole stravolgere da politici, la cui arroganza è proporzionale alla loro inettitudine, ignoranza e  corruzione. Siamo da anni immersi in una trasformazione epocale, quella della globalizzazione, ma quanti politici, italiani e stranieri, sono all'altezza del momento storico che viviamo? Concludo ricordando r le parole sempre attuali del vecchio Marx: La politica è studio: guai a chi si perde nei vuoti giri di parole, phraseur-parolaio; odiare a morte i politicanti da strapazzo e la loro ciarlataneria. Pensare con rigore logico ed esprimere chiaramente i pensieri: ciò impone di studiare, studiare, studiare!  Un abbraccio
Mauro Matteucci