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Appunti per l'estate,di Giovanni Sarubbi

Ultimo aggiornamento: August 05 2015 06:38:39.

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Autore Città Giorno Ora
CENTRO GANDHI ONLUS Pisa 05/8/2015 06.38
Titolo:La rivoluzione nonviolenta dell'89

Caro direttore Giovanni Sarubbi,
proprio perché come Centro Gandhi  seguiamo  da anni con vivo interesse il prezioso e insostituibile lavoro informativo a favore della paceche svolgi col giornale in rete Il Dialogo di Monteforte irpino
e alcuni di noi come Raffaello Saffioti sono diventati
giustamente tra i tuoi principali collaboratori,
organizzando insieme a te  l'importante Marcia della Pace svoltasi l'anno scorso a san Giovanni in Fiore,
di cui è appena uscito il libro  "La montagna, la luce e il fiore", che ne racconta la storia,
ci permettiamo di sollevare forti perplessità e una certa incomprensione rispetto al tuo recente editoriale del 03/08/2015 - Appunti per l'estate
Capiamo la tua avversione verso l'attuale politica del governo tedesco e dell'attuale Europa delle banche, che condividiamo,
ma da questo arrivare a riaccreditare le dittature dell'Est Europa e il muro di Berlino, provando nostalgia
per il regime di Erich Honecker, ci pare stupefacente.
Credo che tu sia consapevole che posizioni di questo tipo oltre ad essere infondate
possono essere facilmente attaccate da chi avversa una politica di pacee rischiano di essere controproducenti, screditando e vanificando il tuo sostegno all'azione esemplare di padre Alex Zanotelli
e il valore del tuo appello a Papa Francesco per ulteriori passi
a favore della pace  e della nonviolenza (cfr. "Fermiamo la guerra
Scriviamo a Papa Francesco").
Nel tuo editoriale del 3 agosto arrivi a ironizzare sulla rivoluzione nonviolenta dell'89.
Non possiamo in questa sede riprodurre  tutte le analisi prodotte sul tema in questi anni da Nanni Salio, Tonino Drago,
  e dallo stesso  Centro Gandhi ( cfr. LE ROSE SBOCCIARONO IN AUTUNNO
La rivoluzione nonviolenta del’89 e il recente quaderno di Theodor Ebert, Il Potere dal basso
con l'azione nonviolenta ), alla cui lettura  necessariamente rimandiamo.
Qui vogliamo ribadire che furono i popoli europei a scongiurare con l'azione nonviolenta
la guerra atomica tra Est ed Ovest e a dissolvere il muro e i regimi autoritari dell'Est Europa.
Lungo questo stesso cammino bisogna proseguire per costruire
un'Europa solidale, abbattendo i nuovi muri che si stanno costruendo verso il Sud del mondo,
 chiedendo in modo prioritario un cambiamento del modello di sviluppo,
una politica di disarmo e lo scioglimento del patto militare della Nato.
Tu hai una responsabilità troppo grande per non rimediare
a questo che riteniamo un pericolo scivolone
che espone il movimento per la pace
 alle facili accuse di vetero-stalinismo.
Fraterni saluti,
Rocco Altieri
presidente del Centro Gandhi