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Una risposta e un appello,di Giovanni Sarubbi

Ultimo aggiornamento: February 10 2013 15:27:26.

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Autore Città Giorno Ora
Renzo Coletti Genova 10/2/2013 15.27
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Caro Giovanni,
ti ringrazio per aver dato voce ai miei pensieri, non sempre però riesci a comprendere ciò che mi motiva ed a esplicitarlo. ciò che non riesci a comprendere, ma non sei il solo, è che il nostro tempo è caratterizzato dalla incapacità di affrontare la realtà, è troppo folle, troppo al di fuori della nostra immaginazione, supera ogni fantasia, e solo chi ha sofferto molto, ha vissuto l’emarginazione, la lotta senza quartiere, la persecuzione ha qualche chance di comprensione. Tu, caro amico, ammetti di essere in una democrazia che ha tradito la Costituzione, sai di essere governato da criminali che hanno distrutto tutto ciò che avevamo conquistato con lotte e spargimento di sangue, sai che siamo una colonia americana, sai che esiste un trattato che ha di fatto cancellato la nostra sovranità nazionale, ma continui ad illuderti ed a illudere il tuo prossimo che vi sia una possibilità di riscatto attraverso il voto.
Ammesso e non concesso che tu abbia ragione, mi puoi indicare il programma che ti ha convinto a scegliere un partito che sia in grado di opporre una resistenza, una pur minima iniziativa, una nuova linea politica, un nuovo pensiero, una alternativa, un nuovo progetto sociale?
Una campagna elettorale così squallida non credevo fosse possibile, è un vero insulto alla intelligenza umana, non credevo possibile si arrivasse a tanto. Il tuo beniamino politico, non è difficile capire chi sia, ha già detto di volersi alleare con il Pd, di voler essere parte del governo: non sia mai che si possa essere opposizione, non sia mai che qualcuno in questo paese scelga di lottare, di essere controparte, di battersi per una nuova realtà, per un mondo migliore, per una società del domani, ciò che tutti vogliono è entrare nella mangiatoia e rubare, ingozzarsi fino a soffocare.
No! Non vedo proprio per chi dovrei votare, quindi caro Giovanni cosa dovrei fare se non astenermi? Non è una scelta, è una imposizione, una realtà a cui non posso che sottomettermi. Che cosa dovrei fare? Dovrei votare per Grillo? Certo, lui è contro, un contro che se per caso dovesse vincere sarebbe per noi l’inizio di una nuova guerra civile oppure, se ci va bene, l’inizio di una nuova strategia della tensione.
Lascia stare i morti, che riposino in pace, la resistenza è stata usata troppe volte per giustificare posizioni di comodo di questa maledetta sinistra stracciona ed ipocrita; la guerra partigiana non ha mai voluto nessun governo colonizzatore, non voleva nessun governo della Chiesa, non voleva certo governi tecnici di massoni o banchieri alla guida del nostro paese.
I comunisti combatterono per il comunismo, accettarono la democrazia perché gliela imposero, ma non era certo ciò che volevano.
I partigiani non combatterono perché la mafia fosse insediata al governo, non combatterono perché vi fossero i brogli elettorali nel 48 e non solo, quindi per favore lascia stare i morti.
Non farmi passare per un brigatista, non teorizzo la lotta armata, non sono così idiota, ma non credo che con il voto si possa cambiare di un solo millimetro la condizione politica e culturale nel nostro paese.
Il problema è piuttosto creare un nuovo soggetto politico e sindacale, una nuova coscienza di classe, ripartire da una sconfitta che si deve accettare e riconoscere come tale, non farsi illusioni di sorta, non credere alla befana; è dura, lo so che è dura, ma è così.
Tu ti definisci un cristiano, ma un cristiano non si sporca le mani votando per dei criminali, degli psicopatici che in questi anni, avallando le scelte della NATO, hanno sostenuto dittature fasciste in ogni parte del mondo e hanno compiuto violenze e repressioni di ogni tipo in missioni militari definite “di pace”. Un cristiano non si allea con chi ha costretto con leggi oppressive e discriminatorie i propri cittadini a svendere, e sottolineo il termine svendere, la propria casa perché impossibilitati a pagare una tassa spropositata come l’IMU. Un cristiano non chiude gli ospedali, né privatizza i servizi sociali. Cos’altro dovrebbe ancora succedere affinché qualcuno si accorga che stiamo precipitando in un abisso ?
Ci sentiremo dopo aver espletato il nostro dovere diritto costituzionale di voto, vedremo allora cosa sarà cambiato e quali prospettive avremo dinnanzi a noi.
Renzo Coletti