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"Abbundantis abbuntandum",di Giovanni Sarubbi

Ultimo aggiornamento: December 09 2011 17:46:03.

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Autore Città Giorno Ora
Alberto Bencivenga Roma 09/12/2011 17.44
Titolo:Sono d'accordo con te
Carissimo,

siamo completamente d'accordo ed io ho difeso le iene nello stesso spirito di ironia con cui Tu le hai citate, oltre che perchè, in fondo, possono anche essere simpatiche.
Hai citato l'art. 49 della Costituzione molto a proposito e mettendo il dito su una delle piaghe più puzzolenti della nostra degenerazione politica: quella dei partiti diventati feudi personali! E' logico che se questi feudatari possono contare sull'attuale legge elettorale che permette loro di nominare i deputati, il Parlamento perde gran parte del suo potere a favore dell'Esecutivo, con una grave malattia della democrazia, dimostrata dalle rimostranze che Burlesconi fece a suo tempo dicendo che le leggi scritte da lui venivano poi sempre cambiate prima di diventare esecutive, col che dimostrava di ignorare appunto una regola fondamentale delle moderne democrazie: le leggi le fa il Parlamento, non l'esecutivo, il cui compito è solo di applicarle!
Per cui, invece di impalare i politici, basterebbero poche regolette per moralizzare il nostro mondo politico:
1. nessun membro di assemblea elettiva può percepire uno stipendio che superi la media degli stipendi pagati agli impiegati dell'organizzazione che fa capo alla loro assemblea (per cui i parlamentari non possono percepire uno stipendio superiore alla media degli stipendi percepiti dagli impiegati dello stato);
2. nessun partito può essere riconosciuto come legale se i suoi dirigenti non sono stati eletti per scrutinio segreto dai tesserati (e piantiamola con la buffonata delle primarie dove se Burlesconi è furbo solo la metà di quello che crede manda i suoi tirapiedi a votare alle primarie del PD per far dirigere questo partito da D'Alema & Co.);
3. nessun parlamentare può ricoprire cariche esecutive, perchè un controllato non può essere anche controllore, come i francesi si sono accorti da lunga pezza, vietando ai parlamentari di far parte del governo;
4. per creare nei malfattori l'interesse a stare lontani dalla politica, bisognerebbe che le pene inflitte ad un parlamentare, anche e soprattutto per reati commessi prima di entrare in politica, siano automaticamente raddoppiate e, magari, triplicate per reati di corruzione, concussione e fiscali!
5. E' vietato per chi ricopre più di una carica politica di percepire più di uno stipendio.
Queste poche regolette credo che cambierebbero la situazione, senza ricorrere a riforme che spesso mi viene di sognare, anche se non sono capace di prevederne bene l'impatto finale, come permettere ai cittadini di votare solo per l'elezione dei consigli comunali, per poi far eleggere dai consiglieri comunali di una regione i consiglieri regionali e dai consiglieri delle regioni i deputati, conservando l'elezione dei senatori a collegio uninominale; far votare separatamente uomini e donne in modo che la metà dei membri di ogni assmblea elettiva siano donne elette da donne e l'altra metà uomini eletti da uomini...
Da ultimo vorrei fare una proposta che non c'entra con la politica, ma curerebbe un altro mondo malato di corruzione e nepotismo: quello accademico: commissari a concorsi per cattedre universitarie possono essere solo professori ordinari della materia in oggetto, purchè non siano cittadini italiani e non insegnino in università italiane. Negli anni '60 i finlandesi, con una legge di questo tipo guarirono definitivamente le loro università.
Cari saluti
Alberto Bencivenga