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IL "PADRE NOSTRO" E LA PAROLA DEL PANETTIERE. I Discepoli - una poesia di Serge Wellens (1927-2010), un poeta francescano,a cura di Federico La Sala

Ultimo aggiornamento: July 23 2010 09:27:34.

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Autore Città Giorno Ora
Federico La Sala Milano 23/7/2010 09.27
Titolo:Con una genuina disposizione di buona volonta’) (Non faraonica o costantiana)
Con una genuina disposizione di buona volonta’) (Non faraonica o costantiana)

[di John Mazzei *]



Pur se! anche loro erano fatti di Polvere-Fango e Sabbia;

con sentimenti e imperfezioni come tutti gli altri...

Senza alcuna ombra del dubbio! Andavano Avanti.

“Con la loro tristezza e la loro fame; sia fisica che “spirituale” e con tutte le loro tentazioni che; l’imperfezione gli recava e la loro fatica erano là per ascoltare...

Con discernimento per imparare a lampo e mettere in pratica al “campo” la parola del panettiere, Gesu’.

Il suo stesso corpo; simboleggiava il pane.

Era il miracolo del pane e I cinque pesciolini che; un ragazzo s’aveva portato, per andare appresso al Maestro e mangiando, “mangiando”;Il vero pane dal cielo!

“Chi si nutre della mia carne e beve il mio sangue rimane unito a me, e io unito a lui”. “Questo discorso è offensivo; chi lo può ascoltare?” “Molti dei suoi discepoli se ne tornarono alle cose [lasciate] dietro e non camminavano più con lui. Perciò Gesù disse ai dodici: “Non ve ne volete andare anche voi, vero?” Simon Pietro gli rispose: “Signore, da chi ce ne andremo? Tu hai parole di vita eterna;

"Padre santo, vigila su di loro a motivo del tuo nome che tu mi hai dato, affinché siano uno come lo siamo noi.

E dall’ora; Tutto; si muto’; nella moltiplicazione...degli uomini ( Con una genuina disposizione di buona volonta’) (Non faraonica o costantiana)

(Con tutto il bene del mondo)


* JOHN MAZZEI - mazzei_1945@hotmail.com