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Il cattolico adulto che il Papa non vuole,di Vito Mancuso
Ultimo aggiornamento: July 14 2009 18:22:23.
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Autore | Cittą | Giorno | Ora |
SAVERIO DE PINTO | BARI | 14/7/2009 | 18.22 |
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Caro Professore Vito Mancuso, leggo sempre con piacere e condivisione le sue riflessioni, sto anche leggendo un suo libro.
Rimango spesso sgomento dall'insegnamento della gerarchia cattolica e del papa in particolare, sia perchè spesso dicono con parole contorte quello che i vangeli dicono chiaramente, con la universalità e l'amore che tutti sperimentiamo nella meditazione della lieta novella, sia perchè come lei sottolinea in questa lettera sui "cattolici adulti che il papa non vuole" da sempre c'è stata e c'è la pretesa di comandare alle intelligenze, alle coscienze, dei credenti, dell'uomo in genere. Così facendo questi novelli scribi e farisei mostrano che il passo evangelico di matteo 23, è ancora attuale "Sulla cattedra di Mosè si sono assisi gli scribi e i farisei, dicono ma non fanno ". La cosa più bella che l'uomo , il figlio di Dio eredita con la nascita è la libertà, che è sorella della fraternità, ed anche della uguaglianza, come reale possibilità di guadagnarsi da vivere.( oggi 14-07/09) a 220 dalla rivoluzione ; diritti fondamentali dell'uomo. In quel tempo il Filosofo G.W.F. Hegel 25enne in "Vita di Gesù" così scriveva:Quando Gesù tenne un altra volta un discorso pubblico nel tempio i farisei gli si opposero chiedendo quale prova potesse addurreche garantisse a se stesso e agli altri la verita dei suoi insegniamenti. Essi, per parte loro, godevano della buona sorte di avere una costituzione e delle leggi che erano legittimate attraverso le solenni rivelazionni della divinità. Gesù rispose:<<Credete forse che la divinità abbia gettato nel mondo il genere umano, che l' abbia lasciato alla natura senza una legge, senza una coscienza dello scopo finale della sua esistenza, senza la possibilità di trovare in se stesso come possa divenire gradito alla divinità? Credete che la conoscienza della legge morale sia una questione di buona sorte? Che essa sia stata concessa solo a voi in questo angolo della terra a esclusione, non si sa perchè, di tutte le nazioni della terra? Questo vi fa figurare l'egoistica limitatezza delle vostre teste! Io mi attengo soltanto alla voce non adulterata del mio cuore e della mia coscienza. Chi le obbedisce rettamente, viene illuminato da lei con la verità. Da i miei discepoli pretendo soltanto che obbediscano a questa voce. Questa legge interiore è una legge della libertà, a cui l'uomo si sottomette liberamente in quanto gli è data da se stesso. Voi siete schiavi, poiche state sotto il giogo di una legge, che vi è stata imposta daal'esterno e perciò non ha il potere di strapparvi dal servizio alle inclinazioni attraverso il rispetto di voi stessi>>. Hegel ha buon gioco nell'applicare ai capi politici e religiosi del suo tempo, con libera e ardita interpretazione, l'apostrofe di Gesù contro gli scribi e i farisei:<<se voi stimate i vostri statuti eclesiastici e comandamenti positivi come la legge suprema che sia stata data all'uomo, disconoscete la dignità dell'uomo e la facoltà in lui di attingere da se stesso il concetto della divinità e la conoscenza della sua volontà; chi non onora in se questa facoltà, non onora la divinità. Cio che l'uomo può chiamare il suo io, ed è sublime al dila della tomba e della putrefazione e determinerà da se stesso quale ricompensa ha meritato, è capace di giudicare se stesso. Esso si annucia come ragione, la cui legislazione non dipende altrimenti da nient'altro, alla quale nessun'altra autorità sulla terra o in cielo può fornire un altro criterio di orientamento. Saverio De Pinto infermiere a Bari |