Ricordare Pio La Torre, un giusto caduto per la giustizia e la legalità
di Mauro Matteucci , Giancarlo Niccolai , don Massimo Biancalani
Lo so, lo so che per voi la mafia vi sembra un’onda inarrestabile, ma la mafia si può fermare e insieme la fermeremo!!! In questi giorni ricorre l’anniversario dell’uccisione di Pio La Torre, di cui c’è memoria nel Giardino dei Giusti di Pistoia, davanti alla chiesa di Vicofaro. La sua vita rimane l’ esempio luminoso di impegno etico e politico per la difesa dei diritti dei più deboli e della legalità: chi ordinò la sua morte volle uccidere un giusto, che aveva insegnato agli oppressi a sollevare la testa per difendere la loro dignità di uomini e che troppi, in un Paese disattento e senza memoria, hanno dimenticato. Cresciuto in una numerosa famiglia contadina, matura giovanissimo l’impegno sociale aderendo alle lotte dei braccianti siciliani per il diritto alla coltivazione delle terre. Entrato nel Partito Comunista nel 1945, apre una sezione del partito nella sua borgata e in quelle vicine. Diventa funzionario della Federterra nel 1947, e poi responsabile giovanile della Cgil e del Pci, partecipando attivamente alle lotte dei contadini. Nel 1949 diventa membro del Consiglio Federale del Partito Comunista e dà l'avvio ufficiale al movimento di occupazione delle terre da parte dei contadini, lanciando lo slogan la terra a tutti. La protesta dei braccianti, guidata da Pio La Torre, prevedeva la confisca delle terre incolte o mal coltivate e l'assegnazione in parti uguali a tutti i contadini che ne avessero bisogno. Viene anche incarcerato in seguito agli scontri fra occupanti e forze dell'ordine, ma riprende le lotte contadine e nel 1952 assume la carica di dirigente della Camera confederale del Lavoro, da cui lancia una massiccia campagna di raccolta firme per la messa al bando delle armi atomiche. Assumerà numerosi incarichi politici e sindacali: consigliere comunale a Palermo, Segretario Regionale della Cgil e del Pci siciliano, consigliere dell’Assemblea Regionale Siciliana, fino a entrare nella direzione nazionale del partito, con responsabilità nella sezione agraria e meridionale. Mauro Matteucci – Centro di documentazione e di progetto “don Lorenzo Milani” di Pistoia, Giancarlo Niccolai - Centro studi “G.Donati” di Pistoia, don Massimo Biancalani – Comunità parrocchiali di Vicofaro e di Ramini-Bonelle Giovedì 07 Maggio,2015 Ore: 12:27 |