In Memoria di NELSON MANDELA (MADIBA)

di Laura Tussi

In Memoria di NELSON MANDELA (MADIBA)Nelson Mandela è stato il simbolo della lotta dell'Africa contro l'estremo baluardo della dominazione colonialista nel continente: trascorse ventisette anni nelle galere del regime segregazionista, ma non pronunciò mai la parola "vendetta" e, dopo la sua liberazione e la fine dell'Apartheid, fece della Riconciliazione il filo rosso della sua vita.
Nell'ora della morte, è doveroso rendere omaggio alla grandezza di un uomo a cui l'intera umanità dovrebbe ispirarsi. Ogni essere umano riconosce in Nelson Mandela la parte migliore di sé, in un alto senso di appartenenza, fratellanza e solidarietà con la Comune Umanità. L'intera esistenza di Nelson Mandela convoca la comunità umana ad un dovere di dignità, nell'impegno per la verità, la solidarietà, la giustizia, contro tutte le forme di oppressione, contro tutte le violenze, in un messaggio unanime, fedele alla sua testimonianza, un monito e un annuncio di libertà e di uguaglianza, di pace e riconciliazione, di liberazione e solidarietà, di condivisione e responsabilità, nell'universale spirito di fraternità e sororità, nella prosecuzione della lotta per la verità, per la vita, la dignità, i diritti, l'emancipazione, la liberazione e la solidarietà di tutti gli esseri umani, tramite l'alto monito della Nonviolenza, come sete di onestà, coerenza, intransigenza etica e morale, per la Pace e per il Bene Comune. I veri leader devono essere in grado di sacrificare tutto per il bene della loro gente, per cui l'educazione, l'istruzione e la formazione costituiscono l'"arma" più potente per cambiare il mondo. Dunque essere liberi non significa semplicemente rompere le catene, ma vivere in modo tale da rispettare e valorizzare la libertà altrui, nel ripudio viscerale contro tutte le forme di discriminazione, in ogni loro manifestazione. Infatti la Pace non è un sogno: può diventare realtà, ma per custodirla occorre essere capaci di sognare e di credere nell'utopia che si realizza nel quotidiano, nelle relazioni con gli altri, perchè "un vincitore è solo un sognatore che non si è arreso".
Mandela sosteneva che, ad eccezione delle atrocità durante la Seconda Guerra Mondiale, con i Lager, i campi di concentramento e di sterminio, non sussiste nessun altro crimine che sia stato condannato all'unanimità, come l'Apartheid, in quanto tortura psicologica impossibile da descrivere. Mandela ha vissuto per l'ideale di una società libera e democratica, nella quale tutti possano vivere uniti in armonia e con uguali possibilità: era questa la sua utopia, il suo concetto di Ubuntu, che non significa non pensare a se stessi, ma aiutare la comunità fraterna e umana, di donne e uomini in ricerca e confronto comunitario, a migliorare e a realizzarsi nella pace, nella solidarietà e nel Bene Comune, oltre i muri imposti dall'odio e dal razzismo.



Sabato 07 Dicembre,2013 Ore: 14:52