3 gennaio 2014:  Centovent’anni dalla strage di Marineo ( Palermo)

a cura di Domenico Stimolo

Centoventi anni fa, in moltissimi paesi della Sicilia, contadini, braccianti, artigiani, donne ed uomini di ogni età, uniti nei Fasci dei Lavoratori, lottando la rassegnazione, si schierarono contro i gabelloti ed i campieri che sfruttavano i lavoratori, portando avanti un sogno di giustizia per una società migliore.
Moltissimi Marinesi aderirono al Movimento dei Fasci dei lavoratori, ed in esso si distinsero nella protesta soprattutto le donne, aspirando ad un benessere sociale da conquistare con la forza della partecipazione popolare, proponendo così alla comunità un senso nuovo della dignità umana.
Purtroppo i Fasci Siciliani furono repressi nel sangue dal governo di Francesco Crispi e Marineo ebbe il 3 gennaio del 1894 il più alto numero di morti in Sicilia con ben 18 caduti e circa un centinaio di feriti. È giusto! pertanto non dimenticare quella tragica giornata di tanti anni fa, poiché il tributo di sangue, versato da quanti sacrificarono la propria vita, è stato fondamentale per le successive battaglie dei lavoratori.
A centoventi anni dalla strage, è stata indetta una seduta straordinaria del Consiglio Comunale di Marineo che avrà luogo il 3 gennaio 2014 alle ore 18,00, presso il Castello Beccadelli di Marineo per rendere il doveroso omaggio, alle vittime di quel massacro.
Subito dopo sarà deposta una corona di alloro sul luogo dell’eccidio davanti la lapide presso la sede municipale di corso dei Mille.
Marineo 30 dicembre 2013
F.to Il presidente del Consiglio Comunale Giuseppe D’amato
F.to il Sindaco Dott. Pietro Barbaccia
moti fasci siciliani marineo
Venne un momento in cui i contadini si guardarono negli occhi e compresero che quel movimento schiacciante della crisi non poteva essere fermato senza una resistenza collettiva. Bisognava non lasciarsi mangiare uno ad uno e divorarsi a vicenda. E fecero i Fasci.
Memorandum dei Socialisti Siciliani, 1894



Sabato 04 Gennaio,2014 Ore: 17:34