Storia
Peppino impastato, ecco cosa scriveva il Corriere della Sera il 10 maggio ’78
di Adele Palazzo
09/05/2012
Ci sembra utile (e non solo storicamente) riproporre l’articolo, firmato S.V., pubblicato sul Corriere della Sera il 10 maggio 1978, all’indomani della morte di Peppino Impastato. Un clamoroso caso di disinformazione (per non dire di depistaggio) che fa comprendere come, sin da subito, alla grande borghesia italiana, la morte dello scomodo attivista di Cinisi (definito “ultrà di sinistra dilaniato dalla sua stessa bomba”) convenne liquidarla come conseguenza di un suo sconsiderato gesto o addirittura come suicidio. Significativo l’interrogativo lanciato dal giornale: “era sua intenzione divellere i binari e, nel mettere a punto l’ordigno, è saltato in aria come Feltrinelli?”. Insomma, un po’ come dire: se l’è cercata. Nell’articolo, che è il simbolo del contesto torbido di demonizzazione e isolamento che accompagnò la morte di Peppino, non si accenna al movente vero, ossia l’omicidio mafioso. Eppure, era noto l’impegno di Peppino (che nell’articolo viene chiamato Giovanni) contro i mafiosi del Paese: non solo attraverso la sua emittente radiofonica (Radio Aut) ma anche con la sua militanza in Democrazia Proletaria. su facebook: Adele Palazzo - sul suo blog: Adele Palazzo Ecco l’articolo del Corriere della Sera del 10 maggio ’78: ULTRA’ DI SINISTRA DILANIATO DALLA SUA BOMBA SUL BINARIO Un treno è passato sulle rotaie semidivelte, rischiando di deragliare. Suicidio, attentato o l’uno e l’altro assieme? Ieri mattina poco dopo le cinque il conducente del treno Trapani-Palermo, all’altezza di Cinisi, trentotto chilometri prima del capoluogo siciliano, ha avvertito una pericolosa impennata del locomotore. Ha frenato immediatamente e, sceso dal treno, ha notato che un binario per una lunghezza di un metro circa era quasi divelto dalla traversa, anche se non era bastato a fare deragliare il convoglio. Ha dato l’allarme e i carabinieri subito intervenuti hanno constatato che il danno alla rotaia era stato provocato da un’esplosione. Cercando meglio nella campagna, hanno trovato, per un raggio di circa cinquanta metri, i resti, alcuni non più grandi di un pugno, di quel che era stato (l’hanno accertato successivamente) Giovanni Impastato, di 30 anni, saltato in aria nei pressi del binario con una potente carica di esplosivo. S.V Mercoledì 09 Maggio,2012 Ore: 17:37 |