Satira
Pasqua 2010

di Beppe Manni

A Pasqua, Gesù da Nazareth ottiene il permesso da suo Padre, di andare in licenza premio sulla terra, a Roma. Si confonde con la folla in piazza e incuriosito si avvicina all’omino che bianco ed elegante con un gran mantello d’oro e un alto copricapo, sembra abbia una parte importante nella festa. Cerca di salutarlo ma riceve un colpo di alabarda sulla mano destra che rischia di aprirgli un’antica ferita. Vede che l’omino bianco ha preso in braccio un bambino di colore. Allora con i poteri che gli sono stati dati, si trasforma in un piccolo e smagrito palestinese, sperando di suscitare la compassione dell’uomo dorato. Ma una guardia svizzera, lo allontana bruscamente con un calcio. Allora si mette un bel vestito e protende le manine. L’uomo biancovestito lo vede, gli sorride e lo prende in braccio. “Come ti chiami?” gli chiede. “Nazzareno” risponde. “Che bel nome mi ricorda qualcuno…Io mi chiamo Joseph ma mi faccio chiamare Benedetto XVI. Sono il Papa, il successore di Pietro e il vicario di Cristo in terra, “Mo veh, gli risponde Gesù, noi che sappiamo tutto, proprio questo non lo sapevamo. Ma dimmi cosa fai di lavoro?”. “Sei un bambino, bello, curioso e intelligente. A te lo voglio dire. Dirigo la chiesa cattolica. Facciamo delle belle funzioni in chiesa, la gente viene e mi batte le mani. Scrivo dei discorsi; giro il mondo e incontro uomini importanti dappertutto. La televisione parla molto di me, quasi più che del papa precedente. Ma, sono molto preoccupato per l’andamento generale. Specialmente qui in Italia la patria del cristianesimo. Pensa che dei politici che si dicono cristiani, brigano per fare il matrimonio dei gay, altri vogliono far morire i malati gravi e permettere il preservativo…La famiglia è in pericolo e i giovani diventano sempre più libertini. Pensa che alcuni vescovi vogliono addirittura dare la moglie ai preti. Poi ci sono i musulmani, i comunisti, i laici, i protestanti… L’ 8 per mille è in grave pericolo. E i preti sporcaccioni…mi danno solo dei dispiaceri. Per fortuna adesso abbiamo un governo serio che appoggia la religione cattolica. E la profvvidenza ci ha dato una brava donna anche come governatore del Lazio. “Ma veramente, pensa il Nazzareno, dall’alto dei cieli ci sembravano altri i problemi di questa terra e di questi uomini, sofferenti, affamati, malati, senza casa e senza lavoro, in guerra, cacciati dalla loro terra, annegati…”. E poi aggiunge forte: “Ma io volevo dirti che mia madre è morta annegata su una barca mentre fuggiva dalla guerra e mio padre un clandestino è in carcere da due anni, un mio fratello non trova un buco di casa, due miei cugini sono saltati in aria sulle mine e io non ho un soldo per mangiare …Ti chiedevo se potevi fare qualcosa. La vera religione…”. “Bravo dice il papa, non c’è più religione…Dobbiamo difendere la verità della religione, della famiglia, costruire chiese, mica moschee” “Hai proprio ragione, caro Benedetto Giuseppe, Shalom, sospira il Nazzareno, infatti della “religione” che ho portato c’è rimasto pochino...”. “Cosa dici? Non sento, c’è troppa confusione, sbotta stizzito Giuseppe Benedetto, piccolo pampino maleducato e petulante. Poi con quello che succede non è bene che i pampini vengano a me. Vedo che sei anche un piccolo palestinese musulmano. Cosa fai qui? Vai da tua madre che ti ha perso. Bagnasco dai che continuiamo a benetire la gente. Alleluia, Alleuia. Ma ora defo fare il discorso. Quel pampino mi ha guastato la festa”.
Beppe Manni
Pasqua 2009


Marted́ 27 Aprile,2010 Ore: 16:21