Ubuntu: una parola da e per non dimenticare.

Una nota a margine della Lettera enciclica SULL’ EUCARISTIA (del 17.04.2003) .


di Federico La Sala

Il personale è teologico-politico e il teologico-politico è personale. Gli uomini della Chiesa cattolico-romana non sanno più quello che fanno ... e subito si danno da fare a cancellare le tracce e a costringere a dimenticare. Dato i tempi che corrono è meglio ricordare e riflettere ("Il ministero dei sacerdoti che hanno ricevuto il sacramento dell’Ordine [...] manifesta che l’Eucaristia, da loro celebrata, è un dono che supera radicalmente il potere dell’assemblea ed è comunque insostituibile per collegare validamente la consacrazione eucaristica al sacrificio della Croce e all’Ultima Cena": pf. 29) ... sulla figura del sacerdote e, ovviamente, di Gesù e della stessa Chiesa. Riprendiamo: riapriamo il caso!
La storia sembra finita: la Chiesa non permette a Milingo di essere sposato. .. e Maria promette di seguirlo nella sua missione. Che peccato e che confusione! A questo punto credo che sia necessario e doveroso mettere in evidenza il terreno e le radici da cui è nato e nasce lo scandalo. La questione ruota intorno alla parola-chiave padre o, se si vuole, abate (cfr. l’omonima voce del Dizionario filosofico di Voltaire), e mette in gioco non tanto e solo la vita interna della Chiesa ma la libertà e la dignità di tutti gli uomini e di tutte le donne in carne ed ossa. Il cardinale Milingo è stato quello che è stato ed è quello che è, ma ora e in questo caso il suo Partito, quello dell’Uomo-Dio, se ha vinto un’altra battaglia, ha perso la faccia e la guerra. E per gli uomini dell’Apparato le parole di Voltaire saranno ancora e sempre più all’ordine del giorno: "badate che non venga il giorno della ragione".
Chiariamo. Milingo non è un uomo qualsiasi, è un prete, un padre, un cardinale della Chiesa cattolico-romana. E’ come il Papa e il Papa è come Milingo. E ogni sacerdote, pur se non è Milingo, è vicino a lui e gioca (appena vuole e può) al ’mi-linko’ e peggio. Dov’è il bubbone? A mio parere, il problema sta nel modo in cui la chiesa farisaico-paolina, cattolico-romana, ha concepito la sacra famiglia: ha accettato la maternità di Maria ma ha sempre n e g a t o la paternità di Giuseppe.... per assicurare direttamente all’Uomo (cioè solo al Papa e ai preti) il diritto di essere Figlio di Dio e di Maria e nello stesso tempo Dio Padre in persona. Questa è la Fides et Ratio della questione!

La dichiarazione del Cardinale Dario Castrillon Hoyos alla XV conferenza internazionale del Pontificio consiglio ("Duemila anni fa, un ovulo fu miracolosamente fecondato dall’azione soprannaturale di Dio, da questa meravigliosa unione risultò uno zigote con un patrimonio cromosomico proprio. Però in quello zigote stava il Verbo di Dio": La Repubblica del 17 novembre 2000, p. 35) non è uno scherzo o una battuta: dice semplicemente ciò che l’Istituzione ha sempre creduto (fatto credere), pensato (fatto pensare), e voluto (fatto volere), che Edipo fosse il re e il padre-padrone della regina-madre-chiesa-città del Vaticano... altro che Cristo!
La peste e la morte si diffonde sempre di più. E non a Tebe. Il medioevo non è finito! Ma non è finito nemmeno l’Illuminismo! E Kant, Feuerbach, come Marx (cfr. La sacra famiglia, scritta insieme con Engels), Nietzsche (il cattolicesimo: un platonismo per il popolo), Freud e tutti gli altri non sono cani morti! Essi sono stati degli edipo che volevano e osavano sapere, per liberarsi dal male...
La Chiesa Cattolica non sarà mai cattolica-universale, e sarà sempre solidale (in gioco è la proprietà e il monopolio del potere) con lo s p i r i t o (di Hegel e) del Capitalismo, se non ha il coraggio di aprire le porte a ogni Maria e ogni Giuseppe, di riconoscere il loro liberissimo patto di alleanza d’Amore e di Amicizia e - a pieno titolo - la loro completa e personale maternità e paternità dei figli e delle figlie del loro amore e dell’Amore che muove il Sole e le altre stelle. Sulla Terra nessuno è straniero e nessuno è figlio di Nessuno - nemmeno Ulisse. E noi, uomini e donne di tutta la Terra, non siamo più esseri ciclopici... con un solo occhio e con un solo genitore, e per di più zoppi. Siamo figli e figlie dell’unione di Due IO, non della sola madre e dello spirito di Dio, ma della madre e del padre e dello Spirito di Dio (=Amore)! Le parole non sono innocenti: la chiesa-istituzione farisaico-romana non è una sacra famiglia e non è una democrazia, è un partito-azienda (molto più grande, ma quanto diverso da quello del rev. Moon?) che deve conservare, accrescere, e trasmettere il proprio patrimonio e il proprio potere, non costruire la casa degli uomini e delle donne umanamente e liberamente uniti dal patto e dallo spirito di Amore e di Amicizia...
Tuttavia, nonostante Milingo abbia abbandonato l’Africa , è da dire che è proprio dall’Africa e, in particolare, dal Sudafrica di Mandela, De Klerk e Tutu, che è venuta alla luce una grande novità - la fine dell’apartheid e la fondazione di una nuova repubblica democratica, e ci viene una bella indicazione. In occasione della giornata ONU alla memoria in onore dei milioni e milioni di esseri umani ridotti in schiavitù, Desmond Tutu ha ricordato a tutti e a tutte che nella lingua del Sudafrica hanno da sempre una parola-bussola per non perdersi nella disumanità e nella barbarie: ubuntu - le persone diventano persone attraverso altre persone. Forse vale la pena fissarla per sempre. Così sapremo orientarci sia nel pensiero sia nel mondo, ed evitare a noi stessi e a noi stesse come ai vari Milingo e alle varie Marie di vendere la propria anima, di rinnegare il rinnegamento della propria dignità di esseri umani, e costruire una società - come esortava don Milani - che sappia dire ai suoi giovani e alle sue giovani che sono tutti e tutte sovrani e sovrane o, che è lo stesso, figli e figlie del Dio di Maria e di Giuseppe.... non figli e figlie di Nessuno! Non cè alcuno che è sapiente o buono come Dio, così ha insegnato Socrate e così ha insegnato Gesù: perché continuare a confondere le idee e impedire il dialogo ... e l’eucaristia tra tutti gli esseri umani?



Mercoledì, 30 aprile 2003