Una poesia per Natale
DAVVERO GIOVANNI

di MARIO PAVAN

Si piange ancora dopo quasi mezzo secolo
sull’eco di quella sua notte di plenilunio
in nuova Efeso di fiaccole accese al cielo
e lui , dalla sua finestra, inquilino provvisorio .

La stessa atmosfera di cielo al solo pensiero
di contagio fraterno d’ amore , ora come allora,
in un acronico cercare e ritornare bambini
nella commozione di una carezza: il suo dono.

E’ sempre il cuore di carne a ritessere il dialogo
in un mondo che lo ha diabolicamente esorcizzato .
Ritorna sempre e solo nella pace e nel perdono
il nuovo Vangelo di un Giovanni da riamare.

Il nostro tempo dalle bugie planetarie dovrà cercare
e ritrovare il suo annuncio incarnato nel grido del profeta,
nel quotidiano vissuto dall’apostolo che Egli amava
e nel suo umano già impastato di un Dio di misericordia.

(a papa Giovanni XXIII )

E’ questa la mia poesia di Natale perché sia un augurio VERO di vita da consumare nel messaggio di Buona Novella , che nasce nella notte silenziosa di Betlemme, sulla scia del Concilio Ecumenico Vaticano II.

MARIO PAVAN, Vicenza 2012-Anno Nuovo 2013




Lunedì 10 Dicembre,2012 Ore: 21:55