Lettera dal cielo

di Marco e Alberto Senatore

 Spettabile redazione  IL DIALOGO,

nell'augurarvi un felice Natale , vi invio la poesia  " Lettera dal cielo " che insieme a mio figlio Marco,

scrivemmo qualche Natale fa, in occasione di una sua recita scolastica.

L'idea nacque leggendo le parole di Gesù nel Vangelo di Luca 18:8

 

" Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra ? "

 

Immaginammo il Signore Gesù Cristo, che seduto alla destra del Padre che è nei cieli,

vedendo il modo in cui, noi umani ricordiamo e celebriamo la Sua nascita, 

invia una lettera amichevole ad un bambino, metaforicamente figura dell'umanità. 

 

 

 

LETTERA  DAL  CIELO

 

Caro bambino ascolta un po’, così tuo amico diventerò.

Il mio nome è Gesù, colui che è sceso da quassù.

 

Da quando son venuto sulla terra, son passati molti anni.

Ma la gente ancor non crede, che un bambino più non sono.

Pensa ancora che son piccino e mi chiama Gesù bambino.

 

Sì, bambino sono stato ma con gli anni son cresciuto.

Il mio tempo è passato ed un uomo son diventato.

Se sapessi che problemi quella barba da curare.

 

Ho anche molto lavorato perché falegname sono stato.

Sono nato, sono cresciuto, ed in croce sono andato.

Sono morto e son risorto, ed in cielo son tornato.

 

La Novella è proclamata ma la gente non ci crede.

Pensa ancora alla stalla, ai pastori e a quella stella.

Fanno festa ad ogni costo, ma per me non hanno posto.

 

Sorrisi, dolci e tanti auguri, anche a chi non si ama più.

La Novella è arrivata, ma la gente non ci crede.

E dimentica che io adesso sono il Re.

                                                                                                

                                                            Con affetto, il tuo Gesù.   

  

Marco e Alberto Senatore,

Giffoni Valle Piana,  24 Dicembre  2010 

 



Venerd́ 24 Dicembre,2010 Ore: 17:33