Natale 2010
Di Aldo Antonelli
Se solo potessi trasfondere
dal cuore alle mani il fuoco che mi divora, di questo Dio rovesciato che non abita i palazzi del potere, per il quale non c'è posto negli alberghi dei satolli e che i sacerdoti del tempio non conoscono e non riconoscono!
Mi dà ribelle speranza questo Dio non più Dio (o, forse, ancor più Dio?) che non piove dall'alto delle presunzioni spocchiose dei saputi ma nasce dal basso di una storia fuori legge e fuori canone.
I selci sconnessi di campagna hanno più dignità dei prefabbricati compatti della città: questi facilmente componibili, quelli non gestibili.
Le parole balbettate nel silenzio della notte sono più eloquenti che i mantra urlati dai cannoni mediatici dei satrapi a gongolo.
Il dubbio del pensiero che domanda è più splendente della certezza insolente di profferte risposte.
Ti amo, rovesciato Dio.
Con te piango, ferita tenerezza.
Con te sogno, inesistente, a (v) venire!
Avezzano 23 dicembre 2010- Ore 3,50
Giovedì 23 Dicembre,2010 Ore: 11:37 |