Natale 2010

Di Aldo Antonelli

Se solo potessi trasfondere

 

dal cuore alle mani il fuoco che mi divora,
questo computer liqueferebbe.
Sono le tre e mezzo del mattino e non trovo parole per dare voce al turbinio di dentro.
Il silenzio della strada è solo apparenza..., o cos'altro?
Leggo i messaggi che mi vengono dogniddove: Italia, Brasile, Germania e Belgio.
E questi non fanno che soffiare sul fuoco.
Scrivo e cancello, memorizzo e resetto.
Ma perché non torno a letto?
Mannaggia a te che non mi lasci in pace.
Riscrivo e ricancello, rimemorizzo e di nuovo resetto.
.............
...............

Sono innamorato

di questo Dio rovesciato

che non abita i palazzi del potere,

per il quale non c'è posto negli alberghi dei satolli

e che i sacerdoti del tempio non conoscono e non riconoscono!

 

Mi dà ribelle speranza

questo Dio non più Dio

(o, forse, ancor più Dio?)

che non piove dall'alto

delle presunzioni spocchiose dei saputi

ma nasce dal basso di una storia

fuori legge e fuori canone.

 

I selci sconnessi di campagna

hanno più dignità

dei prefabbricati compatti della città:

questi facilmente componibili,

quelli non gestibili.

 

Le parole balbettate

nel silenzio della notte

sono più eloquenti

che i mantra urlati dai cannoni mediatici dei satrapi a gongolo.

 

Il dubbio

del pensiero che domanda

è più splendente della certezza insolente

di profferte risposte.

 

Ti amo, rovesciato Dio.

 

Con te piango,

ferita tenerezza.

 

Con te sogno,

inesistente,

a (v) venire!

 

Avezzano 23 dicembre 2010- Ore 3,50

 



Giovedì 23 Dicembre,2010 Ore: 11:37