A proposito di un gruppo di sostegno sul problema del celibato
di DEBRA WEINER (NYTiimes)
Pubblicamente è un religioso di un ordine della chiesa cattolica romana.
In privato, nonostante i voti di povertà, castità e obbedienza, racconta di aver sofferto a 23 anni di una dipendenza dal sesso, aggirandosi di nascosto nei bar, nei parchi e nella riserva naturale di Cook County per rimorchiare alla svelta.
Sei anni fa i suoi superiori lo hanno scoperto ed incoraggiato a cercare aiuto. Egli acconsentì prontamente e trascorse i sei mesi successivi in terapia intensiva presso una clinica residenziale a nord di Toronto dedicata a chierici donne e uomini con problemi psicologici e di dipendenza.
Fra Patrick era sempre stato casto (il nome è fittizio nel rispetto della sua richiesta di anonimato). Oggi 49enne, nato in California con una voce cantilenante e occhialetti tondi stile John Lennon, è uno dei membri fondatori di uno dei rari gruppi di sostegno nel paese sul tema del celibato riservato a preti e religiosi.
Allan Schnarr, psicologo e docente alla Loyola University di Chicago, nonché ex prete e religioso dell'ordine dei Risurrezionisti per dieci anni, ha dato vita al gruppo nel 2009 su richiesta del primo cliente, un prete.
Da allora due lunedì mattina al mese Fra Patrick e altri tre tra religiosi e preti del gruppo di supporto, si incontrano all'interno di Hyde Park al Claret Center, che offre servizi psicoterapeutici e direzione spirituale.
Seduti in cerchio nella sala conferenze del centro, discutono dei problemi e delle gioie spirituali ed emotive legat alla fedeltà ai loro voti.
"Purtroppo la chiesa ha adottato la disciplina secondo la quale una volta che hai scelto quesa professione, la tua sessualità scompare", afferma Fra Patrick. "Ma non è così. Dio non vorrebbe mai una cosa tanto assurda".
Specifica invece che occorre incanalare la sessualità in modi differenti. "Se però non puoi parlarne o hai timore di farlo, e la tua sessualità diventa un grande, sporco segreto, sarà gestito , in un modo o nell'altro, in modo insano".
Il Rev. Shawn McKnight, direttore esecutivo del Segretariato per il Clero, la Vita Consacrata e le Vocazioni presso la Conferenza Episcopale statunitense ha dichiarato che il celibato, obbligatorio per i preti e i religiosi della chiesa cattolica romana, è "l'impegno a rinunciare al proprio diritto naturale al matrimonio e a vivere una vita casta per il Regno di Dio".
"Pensieri erotici, tentazioni e attrazioni sono parte della vita umana", afferma McKnight, "ma tutto dipende da come questi si gestiscono. Non ci lasciamo prendere da situazioni in cui l'obiettivo sia la gratificazione sessuale".
Tuttavia A.W. Richard Sipe, psicoterapeuta ed ex monaco benedettino, prete per 18 anni, in uno studio etnologico sul celibato e il comportamento sessuale del clero cattolico americano dal 1960 al 1985, riferisce che la metà tra preti e religiosi erano sessualmente attivi. Sipe, autore e co-autore di molti testi sul tema, afferma che i numeri oggi non sono molto diversi.
La masturbazione è l'attività più frequente, seguita da relazioni con donne, con uomini e dalla pornografia via Internet.
"Il sesso è ad un passo dalla dipendenza. E' un impulso che non sparisce. Se ne fai a meno, non potrai vivere come una persona normale. Non puoi un giorno dire 'Sono celibe'; il celibato è un processo. La mancanza di formazione è una parte essenziale del problema".
La chiesa ha avuto a che fare per anni con famosi casi di preti che abusavano sessualmente di minori e, di frequente, li ha coperti. Lo studio commissionato dalla Conferenza Episcopale statunitense nel 2004 al John Jay College of Criminal Justice riferisce che circa il 4% dei preti ordinati tra il 1950 e il 2002 ha subito accuse di molestie sessuali su minori. Un rapporto più recente ha parlato di una percentuale vicina al 5%.
Per il 61enne P. Lawrence (il suo nome dopo l'ordinazione), altro membro del gruppo di sostegno di Fra Patrick, il silenzio che circonda il celibato è l'altro annoso problema. "Come puoi sapere quale sia la maniera migliore per seguire la disciplina celibataria se non puoi neanche parlarne?"
Quando P. Lawrence si trovava in seminiario negli anni '70 chiese in che modo poter gestire le pulsioni sessuali e i pensieri erotici. Gli fu risposto di andare a confessarsi. Oggi, se prova a parlare dell'argomento con i suoi confratelli, questi tacciono. "Quando è scoppiato lo scandalo della pedofilia hanno incominciato a parlare, ma esclusivamente dei casi giuridici, delle questioni legali, quanto sarebbe costato alla chiesa", aggiunge P. Lawrence. "Solo nel gruppo di sostegno, con i membri di vari orientamenti sessuali, può condividere i dettagli sul suo modo di approcciare il celibato senza paura di essere giudicato o senza "scontrarmi con la linea religiosa".
L'Arcidiocesi di Chicago approva l'esistenza del gruppo di sostegno. "Tutto ciò che può aiutare i preti sulla questione del celibato è benvenuto dalla chiesa", ha detto il Rev. John Collins, vicario per il clero dell'arcidiocesi.
Per quanto alcune tesi discusse dai membri del gruppo di sostegno sono contrarie all'ortodossia cattolica romana. "Il celibato è un ideale irreale con aspettative irragiungibili che non hanno nulla a che fare con l'essere un buon prete. Credo che debba essere facoltativo." afferma P. Lawrence che è stato innamorato due volte ma dichiara di non aver mai "saltato il fosso".
"Prendo sul serio il mio voto. Ho avuto tentazioni? Sì. Provo attrazione per qualcuno ogni giorno. E ringrazio Dio per questo poiché mi dice che sono un essere umano normale".
Il Sig. Schnarr, il facilitatore del gruppo di sostegno, afferma che la sfida è trovare un modo per essere pienamente umani nel celibato.
"L'approccio tradizionale conservatore riguardo al celibato è quello di soffocare tutto ciò che può provocare istinti sessuali. Ciò significa spegnere le emozioni e mantenere una distanza professionale in ogni relazione".
Durante gli incontri il gruppo ingaggia conversazioni aperte e personali su dove tirare una linea che separi una sana intimità e il celibato, su chi possa definire quale sia tale linea, su "come accettarsi ed amarsi quando si è a corto di ideali o insicuri del fatto che Dio ci accolga".
"Per via dei casi di pedofilia, i preti hanno subito una terribile caduta in disgrazia. La pressione su di loro è aumentata", afferma Schnarr. "Quando parli apertamente con gli altri su ciò che davvero ti accade nel profondo, ti aiuta a guarire dal senso di vergogna e paradossalmente favorisce la tua fedeltà agli impegni assunti".
Testo Originale Turning to a Support Group to Deal With Celibacy
By DEBRA WEINER (NYTiimes)Publicly, he is a religious brother with a Roman Catholic order.
Mercoledì 26 Ottobre,2011 Ore: 14:57 |