USA, VATICANO ASSOLTO: NON È IL DATORE DI LAVORO DEI PRETI PEDOFILI

da Adista Notizie n. 31 del 08/09/2012

36831. WASHINGTON-ADISTA. Il Vaticano può tirare un sospiro di sollievo: il tribunale distrettuale dell’Oregon gli ha infatti dato ragione nell’ambito del processo “John Doe vs Holy See”, che lo vedeva imputato perché, secondo l’accusa, “datore di lavoro” di un sacerdote molestatore.

All’origine del caso, le denunce di abusi sessuali - commessi negli anni ‘60 - avanzate contro un prete irlandese, il reverendo Andrew Ronan, deceduto nel 1992: i legali della vittima accusavano la Santa Sede di non aver preso provvedimenti limitandosi a trasferire Ronan da una diocesi all’altra (dall’Irlanda a Chicago, fino a Portland, in Oregon) e, allo scopo di chiamare in causa le autorità vaticane, avevano fatto leva sulla responsabilità diretta della Santa Sede, chiamata a rispondere delle azioni dei suoi “dipendenti”.

Per scongiurare questa possibilità, il Vaticano aveva investito della questione la Corte Suprema, appellandosi alla legge federale che consente cause contro altri Stati sovrani per responsabilità civile solo se viene provato che l’atto che ha causato il danno è una conseguenza della “finalità dell’impiego”: in questo caso quindi gli abusi avrebbero dovuto essere direttamente connessi alla funzione presbiterale. Ipotesi negata con decisione dalla Santa Sede, che aveva quindi chiesto l’immunità, trovando l’avallo della Casa Bianca (v. Adista n. 46/10) ma non quello della Corte suprema che, nel giugno del 2010, aveva ingiunto al tribunale dell’Oregon di proseguire nell’accertamento delle specifiche responsabilità degli organi vaticani (v. Adista n. 57/10).

La sentenza del 20 agosto scorso chiude quindi il procedimento: il giudice Michael Mosman ha sancito che i preti non sono impiegati della Santa Sede e che non ci sono fatti che creino un vero rapporto di lavoro tra Ronan e la Santa Sede, scagionando così quest’ultima. (i. c.)



Giovedì 06 Settembre,2012 Ore: 17:20