IL RISCHIO CONCRETO? E' QUELLO DI RENDERE LEGALE LO SFRUTTAMENTO. SPAGNA: IL FALLIMENTO DELLE CASE CHIUSE, GERMANIA E OLANDA PAGANO LE CONSEGUENZE DI SCELTE SBAGLIATE

A CURA DI CARLO CASTELLINI

ANTONELLA MARIANI, GIORNALISTA, INTERVISTALA DEPUTATA CINQUE STELLE FABIANA DADONE.
“La prostituzione non è uno slogan politico”. Un altolà agli alleati di governo della Lega, da sempre favorevoli all'abolizione della legge Merlin, ma anche a quella parte del Movimento Cinque stelle che appare possibilista sulla riapertura delle CASE CHIUSE.
Così 66 esponenti di primo piano del Movimento (senatori deputati, europarlamentari, consiglieri regionali e comunali, 50 dei quali donne), hanno firmato una LETTERA APERTA in cui si dichiarano contrari alle “normalizzazioni” della prostituzione con le case chiuse, soprattutto per i pericoli legati allo sfruttamento e alla tratta delle donne.
FABIANA DADONE, 35 anni, deputata M5s dal 2013, cuneese, esperta di diritto, è tra le firmatarie, della LETTERA APPELLO, conosce la prostituzione dal “vero” grazie ai due anni di servizio volontario, con l'associazione papa Giovanni XXIII, e ha studiato in COMMISSIONE ANTIMAFIA, il sistema della tratta.
DOMANDA- “Dunque onorevole DADONE, sulle case chiuse rischia di aprirsi l'ennesima frattura con l'alleato di governo, la Lega. Cosa ne dice?”
RISPOSTA- “Con la Lega abbiamo differenza di vedute su molti argomenti. Ma la riapertura delle case chiuse non è nel contratto di governo, quindi non è un argomento su cui discutere. Aggiungo però che la Lega farebbe bene ad approfondire il tema con chi lo conosce a fondo (ndr il 16 marzo alla Camera è in programma un convegno di esperti). Attenzione a ripristinare le case chiuse: c'è il rischio concreto di rendere signori coloro che sfruttano e di dare il colpo di grazia alle vittime, rendendo legale lo sfruttamento. Anche perchè è difficile tornare indietro: GERMANIA E OLANDA pagano le conseguenze di scelte sbagliate, con le cosiddette CASE DI TOLLERANZA, piene di donne vittime di tratta e schiavizzate.
DOMANDA. -”La Lega dice che riaprire le case chiuse significa scardinare la tratta. Non è d'accordo?”
RISPOSTA:”Sappiamo benissimo quanto già oggi sia difficile il sistema messo in piedi ad esempio dalle MAFIE CINESI, con le ragazze segregate nei CENTRI MASSAGGI. Quanto alle DONNE NIGERIANE, oggi le associazioni con le loro unità di strada sono praticamente le uniche ad avvicinarle e a rendere possibile in tanti casi, l'emersione dello sfruttamento. Se chiudiamo le donne nelle case, si negherebbe loro anche una possibilità di mettersi in salvo”.
DOMANDA:”Nemmeno il Movimento 5 Stelle ha le idee chiarissime. Nella scorsa legislatura la MARIA ELENA SPADONI, ha presentato una proposta di legge, suggerita dalla Piattaforma ROUSSEAU, che disciplinava l'esercizio della prostituzione in forma individuale......”.
RISPOSTA:”La proposta di legge istituiva un sistema ibrido, che garantiva sia le vittime di tratta sia chi intendesse esercitare liberamente. Penso però che la priorità sia proteggere la la grandissima maggioranza di chi si prostituisce perchè costretta e non tutelare un'esigua minoranza di chi lo fa volontariamente. Sono convinta che il modello vincente sia quello nordico: (che punisce il cliente, Ndr). E credo che ci sia qualcosa di sbagliato in una società che costringa una ragazza a vendere il suo corpo per mantenersi”. (ANTONELLA MARIANI, MILANO, “AVVENIRE”, a cura di Carlo Castellini).



Venerdì 08 Marzo,2019 Ore: 19:15